Teatro Sannazaro
18 e 19 marzo 2025
VERSO LA LIBERTÀ
Un folle gioco, tra sogno e realtà
Liberamente ispirato da "Train de Vie”
Adattamento e regia di STEFANO ARIOTA
Con GIUSEPPE BRANDI, ANTONIO CILVELLI,
EMANUELE DI SIMONE,
FRANCESCO PETRILLO E CIRO SCHERMA
Assistente alla regia SISSY BRANDI
Coreografie ALBERTO SANT’ELIA
Costumi G.D.S.
Arredamento scenico C.L.S.
Grafica ALESSANDRO MASTROSERIO
Martedì 18 e mercoledì 19 al Teatro Sannazaro di Napoli va in scena “Verso la Libertà”, spettacolo liberamente ispirato al film del 1998 "Train de Vie – Un treno per vivere” di Radu Mihaileanu.
Con l’adattamento e la regia di Stefano Ariota, lo spettacolo vede in scena gli attori: Giuseppe Brandi, Antonio Cilvelli, Emanuele Di Simone, Francesco Petrillo e Ciro Scherma.
Al centro della storia troviamo Rob, Ren, Ros, Ric e Raf, cinque amici ebrei che vivono in un villaggio nell’entroterra slava. Mentre si preparano ad organizzare un banchetto con musica, danza e giochi, Ric sopraggiunge sconvolto, dopo aver ricevuto la notizia dell’arrivo dei nazisti e del rischio di essere deportati, incutendo paura e terrore. Per fortuna la crisi si placa quando Ric, che ha dato la triste notizia, trova anche la probabile e folle soluzione, ovvero organizzare una finta deportazione, acquistando un treno. Inizialmente sembrano tutti realmente convinti che sia un’impresa ardua, ma Rob fa capire che potrebbe essere l’unica soluzione per salvare non solo se stessi, ma l’intera comunità dalla deportazione, anche se folle e pazzesca.
Un intreccio surreale, tra sogno e realtà, che porta a riflettere su temi quali la liberta`, il coraggio e la solidarietà, per contrastare le azioni disumane.
Note di regia. Verso la Libertà è la storia raccontata da cinque folli che pensano di conquistare il mondo in un modo assurdo, ed impossibile. La scelta dei costumi di scena con i colori dell’arcobaleno è fortemente voluta per richiamare un grande senso di umorismo e di divertimento e per far sì che lo sgangherato treno sia pronto a partire. In questa storia un po’ surreale non ho voluto sottolineare la megalomania, la crudeltà, bensì ho voluto sognare in modo paradossale, ottimista, assurdo, evidenziando che la libertà è un dono di ogni essere umano; pensare, parlare, decidere, vivere liberi e felici, usando un elemento fondamentale, l’intelligenza.
di Napoli Magazine
15/03/2025 - 13:08
Teatro Sannazaro
18 e 19 marzo 2025
VERSO LA LIBERTÀ
Un folle gioco, tra sogno e realtà
Liberamente ispirato da "Train de Vie”
Adattamento e regia di STEFANO ARIOTA
Con GIUSEPPE BRANDI, ANTONIO CILVELLI,
EMANUELE DI SIMONE,
FRANCESCO PETRILLO E CIRO SCHERMA
Assistente alla regia SISSY BRANDI
Coreografie ALBERTO SANT’ELIA
Costumi G.D.S.
Arredamento scenico C.L.S.
Grafica ALESSANDRO MASTROSERIO
Martedì 18 e mercoledì 19 al Teatro Sannazaro di Napoli va in scena “Verso la Libertà”, spettacolo liberamente ispirato al film del 1998 "Train de Vie – Un treno per vivere” di Radu Mihaileanu.
Con l’adattamento e la regia di Stefano Ariota, lo spettacolo vede in scena gli attori: Giuseppe Brandi, Antonio Cilvelli, Emanuele Di Simone, Francesco Petrillo e Ciro Scherma.
Al centro della storia troviamo Rob, Ren, Ros, Ric e Raf, cinque amici ebrei che vivono in un villaggio nell’entroterra slava. Mentre si preparano ad organizzare un banchetto con musica, danza e giochi, Ric sopraggiunge sconvolto, dopo aver ricevuto la notizia dell’arrivo dei nazisti e del rischio di essere deportati, incutendo paura e terrore. Per fortuna la crisi si placa quando Ric, che ha dato la triste notizia, trova anche la probabile e folle soluzione, ovvero organizzare una finta deportazione, acquistando un treno. Inizialmente sembrano tutti realmente convinti che sia un’impresa ardua, ma Rob fa capire che potrebbe essere l’unica soluzione per salvare non solo se stessi, ma l’intera comunità dalla deportazione, anche se folle e pazzesca.
Un intreccio surreale, tra sogno e realtà, che porta a riflettere su temi quali la liberta`, il coraggio e la solidarietà, per contrastare le azioni disumane.
Note di regia. Verso la Libertà è la storia raccontata da cinque folli che pensano di conquistare il mondo in un modo assurdo, ed impossibile. La scelta dei costumi di scena con i colori dell’arcobaleno è fortemente voluta per richiamare un grande senso di umorismo e di divertimento e per far sì che lo sgangherato treno sia pronto a partire. In questa storia un po’ surreale non ho voluto sottolineare la megalomania, la crudeltà, bensì ho voluto sognare in modo paradossale, ottimista, assurdo, evidenziando che la libertà è un dono di ogni essere umano; pensare, parlare, decidere, vivere liberi e felici, usando un elemento fondamentale, l’intelligenza.