Ispirato ad un esperimento di Jean Cocteau, debutta al Teatro Serra di Napoli “Una voce umana” indagine sull’identità nell’era tecnologica che serializza la nostra più intima essenza: la voce. Di e con Francesca Fedeli, prima vincitrice del Premio “Serra-Campi Flegrei”. Assistente alla drammaturgia Gian Marco Ferone. Dal 4 al 6 aprile (venerdì ore 21:00, sabato ore 19:00, domenica ore 18:00) a Fuorigrotta, in Via Diocleziano 316.
La voce è ciò che ci rende esseri umani. Punto di incontro con l’animalità, privata e condivisa insieme, simbolo della Creazione con cui abbiamo sviluppato un rapporto molto stretto. In pochi secondi possiamo registrarci e riascoltarci, ma come influenza la ‘percezione del sé’ questa riproducibilità? Negli anni ’30 del Novecento il poliedrico scrittore e drammaturgo francese Jean Cocteau, allestì uno spettacolo sperimentale dal titolo “La voce umana” in cui un’attrice sola in scena, utilizzava il nuovo e avanguardistico strumento del telefono per trasformare un monologo, in un dialogo.
“Ho pensato di rivoltare il senso dell’opera, attraverso un viaggio nella vocalità. Nell’epoca delle singole voci che parlano da sole convinte di dialogare, quali parole non pronunciamo più? E quali suoni attraverseranno la storia, anche quando tanti supporti ci esautoreranno dall’usare la parola? La nostra voce è rimasta sempre uguale o è cambiate nel tempo?” si domanda l’autrice.
Ci sono delle ‘attività vocali’ che ci caratterizzano da sempre? La musica stessa, imitazione e amplificazione dei suoni che emettiamo è cambiata da quando possiamo modificarla e distorcerla. Stiamo definitivamente abbandonando la ‘naturalità’ che, da sempre, rientra nel ‘discorso sull’uomo’ o ci stiamo aprendo ad una nuova idea di umanità?
“Una voce umana”
scritto, diretto e interpretato da Francesca Fedeli
assistente alla drammaturgia, Gian Marco Ferone
Venerdì 4 aprile 2025, ore 21:00
Sabato 5 aprile 2025, ore 19:00
Domenica 6 aprile 2025, ore 18:00
di Napoli Magazine
24/03/2025 - 00:50
Ispirato ad un esperimento di Jean Cocteau, debutta al Teatro Serra di Napoli “Una voce umana” indagine sull’identità nell’era tecnologica che serializza la nostra più intima essenza: la voce. Di e con Francesca Fedeli, prima vincitrice del Premio “Serra-Campi Flegrei”. Assistente alla drammaturgia Gian Marco Ferone. Dal 4 al 6 aprile (venerdì ore 21:00, sabato ore 19:00, domenica ore 18:00) a Fuorigrotta, in Via Diocleziano 316.
La voce è ciò che ci rende esseri umani. Punto di incontro con l’animalità, privata e condivisa insieme, simbolo della Creazione con cui abbiamo sviluppato un rapporto molto stretto. In pochi secondi possiamo registrarci e riascoltarci, ma come influenza la ‘percezione del sé’ questa riproducibilità? Negli anni ’30 del Novecento il poliedrico scrittore e drammaturgo francese Jean Cocteau, allestì uno spettacolo sperimentale dal titolo “La voce umana” in cui un’attrice sola in scena, utilizzava il nuovo e avanguardistico strumento del telefono per trasformare un monologo, in un dialogo.
“Ho pensato di rivoltare il senso dell’opera, attraverso un viaggio nella vocalità. Nell’epoca delle singole voci che parlano da sole convinte di dialogare, quali parole non pronunciamo più? E quali suoni attraverseranno la storia, anche quando tanti supporti ci esautoreranno dall’usare la parola? La nostra voce è rimasta sempre uguale o è cambiate nel tempo?” si domanda l’autrice.
Ci sono delle ‘attività vocali’ che ci caratterizzano da sempre? La musica stessa, imitazione e amplificazione dei suoni che emettiamo è cambiata da quando possiamo modificarla e distorcerla. Stiamo definitivamente abbandonando la ‘naturalità’ che, da sempre, rientra nel ‘discorso sull’uomo’ o ci stiamo aprendo ad una nuova idea di umanità?
“Una voce umana”
scritto, diretto e interpretato da Francesca Fedeli
assistente alla drammaturgia, Gian Marco Ferone
Venerdì 4 aprile 2025, ore 21:00
Sabato 5 aprile 2025, ore 19:00
Domenica 6 aprile 2025, ore 18:00