Al Trianon Viviani prende il via la terza edizione del festival il Teatro delle Persone – per un teatro di prossimità.
La manifestazione ospita dodici appuntamenti, tra musica, teatro, proiezioni, workshop, dibattiti e fa parte del progetto omonimo di arte e inclusione sociale, ideato e diretto dal regista, drammaturgo e pedagogista Davide Iodice.
Ha inizio sabato 31 maggio e si articola in un calendario di iniziative assai vario che culminerà il 5 dicembre con un evento di chiusura straordinario a carattere internazionale.
Il Festival, prodotto e ospitato come sempre nello storico Trianon Viviani di Napoli, propone al pubblico gli esiti di un articolato e intenso processo di pedagogia, relazione, condivisione, scambio culturale, alternando concerti, spettacoli teatrali, incontri pubblici, workshop, residenze artistiche, prove aperte e proiezioni di cortometraggi.
«Anche quest’anno il progetto il Teatro delle Persone – spiega Iodice – nei varî percorsi gratuiti ha accolto adolescenti, ragazze e ragazzi di nazionalità e cultura diverse, persone con disabilità fisica e intellettiva, allievi e professionisti, gruppi in formazione e operatori sociali; una ricca comunità di destino che cerca quotidianamente e a fatica di spingersi oltre le difficoltà di un welfare fragile e spesso insoddisfacente per andare a riprendere, con gli strumenti dell’arte e dell’educazione, chi è stato lasciato indietro».
Oltre che dal Trianon Viviani, il festival è sostenuto, a vario titolo, dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e dalla Fondazione Eduardo De Filippo, fondandosi sul lavoro quotidiano di una rete di cooperative, associazioni, gruppi informali: Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena, Dedalus – Officine Gomitoli, Manovalanza, Forgat, Putèca Celidonia, l’Asilo e Interno 5.
Il primo appuntamento, sabato 31 maggio, alle 19, è il concerto Scetate, un progetto speciale di musica e socialità di Forgat per la Scuola elementare del Teatro, che presenta al pubblico l’esito di Orchestrìa. Questo ciclo laboratoriale – tra musica, teatro, danza, cinema e dibattiti – si è dipanato lungo un articolato e intenso processo di pedagogia, relazione, condivisione e scambio culturale.
Giovedì 5 giugno, alle 20, il festival ospita, in anteprima assoluta, il debutto di Polaroid, il nuovo lavoro della compagnia interculturale Tutto il mondo è paese, con la regia di Adriana Follieri. La compagnia è animata da giovanissimi attori e attrici, provenienti da sei paesi diversi, impegnati anche nella scrittura, nell’allestimento e nella promozione degli spettacoli.
Il festival prosegue, quindi, mercoledì 2 luglio con un doppio appuntamento: alle 17, Il Mare dentro, un incontro sulle pratiche di immersione artistica e pedagogica negli istituti penitenziari italiani, coordinato da Eduardo Di Pietro del collettivo LunAzione; segue, alle 18, la presentazione di A domani, il cortometraggio di Emanuele Vicorito, già vincitore di prestigiosi premi, frutto di un laboratorio di scrittura con gli ospiti dell’Istituto di pena minorile di Nisida.
Giovedì 3 luglio, alle 17, è la volta di Corpo unico, il workshop di danza, aperto a persone con e senza disabilità, curato da Chiara Alborino, che propone, alle 19, la coreografia di restituzione Fiori d’estate.
Il festival presenta, poi, gli esiti del ciclo laboratoriale Officina. Venerdì 4 luglio, alle 18, Quaggiù | Le piaghe di Napoli vol. I di Francesco Rungi, con la regia di Valentina Esposito Carbonara; mentre, alle 20:30, M. Città, scritto e diretto da Enzo Castellone. Il giorno seguente, alle 18, Quaggiù | Le piaghe di Napoli vol. II, sempre di Francesco Rungi, con la regia di Francesco Domenico D’Auria, e la replica di M. Città alle 20:30.
Il programma di luglio si chiude, da lunedì 21 a sabato 26, con la Scuola elementare del Teatro che propone Progetto compagnia, con la residenza e le prove aperte di Alice allo specchio, a cura di Annalisa D’Amato e Davide Iodice.
Il festival si conclude sabato 5 dicembre, alle ore 21, con un evento internazionale in esclusiva, inserito nella programmazione della nuova stagione teatrale del Trianon Viviani. Va infatti in scena il pluripremiato Vizita, firmato da Davide Iodice e allestito dal teatro Migjeni di Scutari e Sardegna teatro in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Tirana. Lo spettacolo, in lingua albanese con i sottotitoli in italiano, vanta già riconoscimenti, come il premio Festival del Teatro albanese Moisiu: miglior spettacolo, migliori scene, migliori musiche; premio della critica al Festival internazionale Mess di Sarajevo.
Tutti gli appuntamenti, a eccezione di Vizita, sono a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti.
Il Trianon Viviani si avvale del sostegno della Regione Campania, la Città metropolitana di Napoli e il Ministero della Cultura, con il patrocinio di Rai Campania.
biglietti per Vizita e informazioni
I biglietti per Vizita sono acquistabili presso il botteghino del teatro, oppure online su AzzurroService.net.
Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi, dalle 10 alle 13:30.
Sito istituzionale teatrotrianon.org
programma
sabato 31 maggio
ore 19 – concerto
Forgat presenta
Scetate
esito del ciclo laboratoriale Orchestrìa
progetto speciale di musica e socialità all’interno della Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena
a cura di Paolo Francesco Manna e Antonio Fraioli
guida pedagogica e organizzazione Eleonora Ricciardi
con le allieve e gli allievi di Orchestrìa
Un’orchestra non convenzionale suona strumenti, voci, corpi e oggetti d’uso comune per trasformare la musica d’insieme nella via di cura delle relazioni.
Orchestrìa risveglia suoni antichi per ricrearli più nuovi, suoni che sperimentano un linguaggio musicale che possa accogliere tutte e tutti noi.
giovedì 5 giugno
ore 20 – anteprima assoluta/spettacolo della compagnia interculturale Tutto il mondo è paese
Manovalanza e Dedalus – Officine Gomitoli presentano
Polaroid
progetto con il sostegno di Trianon Viviani ed Edildovi
drammaturgia Adriana Follieri e Andrea Nicole Hernandez Medrano
regia Adriana Follieri
luci Davide Scognamiglio | paesaggio sonoro Thilina Kavinda Silva | aiuto regia, spazio scenico e costumi Francesca Capasso | tutor Ruwani Perera
con Anastasiia Dmyterchuk, Sofiia Dmyterchuk, Diamond Eboigbe, Silvio Lin, Andrea Nicole Hernandez Medrano, Albina Lukianchuk, Axel Mathias, Nunez Montoya, Elisabetta Shariy, Mariantonella Sica, Thilina Kavinda Silva, Andrea Subasinghe, Dina Tabib-Lhay
Polaroid è una quieta riflessione sulla fine del mondo, sull’alienazione dal mondo, con la certezza che come l’Araba Fenice bruciamo e rinasciamo ogni volta dalle ceneri. Scriviamo ad ogni nascita il futuro, quello che desideriamo e che faremo, il futuro che sta scritto nei nostri corpi luminosi, ardenti e vivi sulla scena.
mercoledì 2 luglio
ore 17 – incontro pubblico coordinato da Eduardo Di Pietro – collettivo Lunazione
collettivo LunAzione, Gesualdi – Trono, Manovalanza, Putèca Celidonia, Luigi Sales ed Emanuele Vicorito presentano
Il mare dentro
pratiche di immersione artistiche e pedagogiche negli istituti penitenziarî italiani
ore 18 – proiezione
Giffoni Innovation hub, Mad entertainment, Gabbianella movie e Pathos distribution presentano
A domani
testo e regia Emanuele Vicorito
con Angelo Caianiello, Mia Russell
direttore della fotografia Elio Di Pace | assistente alla regia Antonio Porcaro | montaggio Mirko Platania | suono Leonardo Campanella, Antonio Casparriello | scenografia Vincenzo Rizzo | costumi Viviana Crosato | trucco Carmen Vicorito
premio Cortinametraggio 2025: miglior cortometraggio; premio Rai Cinema channel; premio del Pubblico; premio Young; Nastro d’Argento 2025; premio Film impresa 2025
Arturo da due anni è rinchiuso nel carcere minorile di Nisida. Durante dei lavori socialmente utili su una spiaggia, con fare accorto decide di allontanarsi. Dall’altra parte del muro Arturo incontra Catrine, un’affascinante turista in vacanza. Negli occhi della ragazza e tra le pagine di un libro, Arturo ritroverà il suo nuovo inizio.
giovedì 3 luglio
ore 17 – workshop di danza aperto a persone con e senza disabilità
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
Corpo unico
a cura di Chiara Alborino
ore 19 – esito del ciclo laboratoriale Corpo unico
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
Fiori d’estate
coreografia Chiara Alborino
assistente Ester Palmieri | tutor Annalisa Arbolino, Ilaria Buonaiuto, Antonella Esposito, Annamaria Prisco
con gli allievi e allieve di Corpo unico
Che sia io la tua estate / quando l’estate sarà lontana! / E la tua musica, quando allodola / e pettirosso taceranno! / Saprò evitare la tomba e fiorirò per te / e seminerò promesse di fiori / ovunque! Ti prego coglimi – / Anemone – tuo fiore – per sempre!
[Emily Dickinson, dalla raccolta Sillabe di seta]
venerdì 4 luglio
ore 18 – esito del ciclo laboratoriale Officina
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
Quaggiù | le piaghe di Napoli vol. I
di Francesco Rungi
regia Valentina Esposito Carbonara
cura dello spazio ed elementi scenici Alessia Di Pace | cura artistica Scuola elementare del Teatro
con Michele Ciniglio (prologo, epilogo, morte dei primogeniti), Alice Maggioletti (acqua che si tramuta in sangue, Giulia), Antonio Torino (rane, Alessandro ‘o Pullicino), Francesco Rungi (zanzare, Marco ‘o Ragioniere), Libera Tarallo (mosche velenose, Maria), Ciro Esposito (mortalità del bestiame, Biancaneve ‘a Trans), Mario De Mare (ulcerazioni, Ciro)
ore 20:30 – esito del ciclo laboratoriale Officina
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
M. Città
testo e regia Vincenzo Castellone
cura dello spazio ed elementi scenici Alessia Di Pace | aiuto regia Valentina Esposito Carbonara | cura artistica Scuola elementare del Teatro
con Alessandra de Concilio (Carmela), Libera Tarallo (Teresa), Martina Zaccaro (Luisa), Michele Ciniglio (cittadino di M.), Francesco Domenico D’Auria (cittadino di M.), Davide Cristiano (cittadino di M.), Mario de Mare (figlio del sindaco), Ciro Esposito (lo scemo del paese), Alice Maggioletti (cittadina di M.), Francesco Rungi (Umberto), Antonio Torino (prete).
Officina è uno dei percorsi della Scuola elementare del Teatro, un laboratorio che intreccia drammaturgia e composizione scenica, nato per favorire il dialogo tra chi opera nella scena teatrale e per formare comunità temporanee impegnate nella realizzazione collettiva di un comune progetto artistico.
Il laboratorio è condotto da Davide Iodice con la cura drammaturgica di Fabio Pisano. Quest’anno Officina coinvolge quattordici allievi, impegnati in due progetti teatrali ideati e sviluppati nel corso dell’anno di laboratorio, attraverso un processo condiviso e artigianale.
sabato 5 luglio
ore 18 – esito del ciclo laboratoriale Officina
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
Quaggiù | le piaghe di Napoli vol. II
di Francesco Rungi
regia Francesco Domenico D’Auria
cura dello spazio ed elementi scenici Alessia Di Pace
con Francesco Rungi (prologo, epilogo, morte dei primogeniti), Davide Cristiano (zanzare), Martina Zaccaro (mortalità del bestiame, Biancaneve ‘a Trans), Alessandra De Concilio (acqua che si tramuta in sangue), Francesco Domenico D’Auria (rane), Alice Maggioletti (mosche velenose), Michele Ciniglio (ulcerazioni, Ciro)
ore 20:30 – esito del ciclo laboratoriale Officina
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
M. Città (replica)
testo e regia Vincenzo Castellone
da lunedì 21 a sabato 26 luglio
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
Progetto compagnia: residenza e prove aperte di Alice allo specchio
a cura di Annalisa D’Amato e Davide Iodice
venerdì 5 dicembre
ore 21 – evento speciale di chiusura | spettacolo internazionale
teatro Migjieni Scutaris, Sardegna teatro e Istituto italiano di cultura di Tirana presentano
Vizita
testo Fabio Pisano | traduzione Zija Vuka
adattamento, regia, scene e costumi Davide Iodice
musiche originali Lino Cannavacciuolo | luci Loic Hamelin | scenografo collaboratore Divni Gushta | aiuto regia Jozef Shiroka
con Nikolin Ferketa, Raimonda Markja, Pjerin Vlashi, Fritz Selmani, Rita Gjeka Kacarosi, Julinda Emiri, Jozef Shiroka, Merita Smaja, Alexander Prenga, Vladimir Doda
premio Festival del Teatro albanese Moisiu: miglior spettacolo, migliori scene, migliori musiche; premio della critica al Festival internazionale Mess di Sarajevo
spettacolo in lingua albanese con sottotitoli in italiano
Fu d’improvviso, non si sa per quale motivo, ma lui, ma l’angelo si ritrovò a sorvolare i cieli della terra. Fin quando un prete gli spara. Stravolto e sorpreso da questo essere straordinario e dal profondo senso di colpa, il prete si risolve ad accogliere e curare il suo ospite; un angelo, meraviglioso e ambiguo, che osserva con gli occhi della meraviglia quella vita tutta umana. Una vita, però che lentamente si fa difficile, complessa, complice soprattutto l’ostilità del paese che mal sopporta la visita dello straniero, dell’angelo, stigmatizzandone la sua deformità, la sua diversità.
di Napoli Magazine
28/05/2025 - 13:47
Al Trianon Viviani prende il via la terza edizione del festival il Teatro delle Persone – per un teatro di prossimità.
La manifestazione ospita dodici appuntamenti, tra musica, teatro, proiezioni, workshop, dibattiti e fa parte del progetto omonimo di arte e inclusione sociale, ideato e diretto dal regista, drammaturgo e pedagogista Davide Iodice.
Ha inizio sabato 31 maggio e si articola in un calendario di iniziative assai vario che culminerà il 5 dicembre con un evento di chiusura straordinario a carattere internazionale.
Il Festival, prodotto e ospitato come sempre nello storico Trianon Viviani di Napoli, propone al pubblico gli esiti di un articolato e intenso processo di pedagogia, relazione, condivisione, scambio culturale, alternando concerti, spettacoli teatrali, incontri pubblici, workshop, residenze artistiche, prove aperte e proiezioni di cortometraggi.
«Anche quest’anno il progetto il Teatro delle Persone – spiega Iodice – nei varî percorsi gratuiti ha accolto adolescenti, ragazze e ragazzi di nazionalità e cultura diverse, persone con disabilità fisica e intellettiva, allievi e professionisti, gruppi in formazione e operatori sociali; una ricca comunità di destino che cerca quotidianamente e a fatica di spingersi oltre le difficoltà di un welfare fragile e spesso insoddisfacente per andare a riprendere, con gli strumenti dell’arte e dell’educazione, chi è stato lasciato indietro».
Oltre che dal Trianon Viviani, il festival è sostenuto, a vario titolo, dal Teatro di Napoli – Teatro Nazionale e dalla Fondazione Eduardo De Filippo, fondandosi sul lavoro quotidiano di una rete di cooperative, associazioni, gruppi informali: Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena, Dedalus – Officine Gomitoli, Manovalanza, Forgat, Putèca Celidonia, l’Asilo e Interno 5.
Il primo appuntamento, sabato 31 maggio, alle 19, è il concerto Scetate, un progetto speciale di musica e socialità di Forgat per la Scuola elementare del Teatro, che presenta al pubblico l’esito di Orchestrìa. Questo ciclo laboratoriale – tra musica, teatro, danza, cinema e dibattiti – si è dipanato lungo un articolato e intenso processo di pedagogia, relazione, condivisione e scambio culturale.
Giovedì 5 giugno, alle 20, il festival ospita, in anteprima assoluta, il debutto di Polaroid, il nuovo lavoro della compagnia interculturale Tutto il mondo è paese, con la regia di Adriana Follieri. La compagnia è animata da giovanissimi attori e attrici, provenienti da sei paesi diversi, impegnati anche nella scrittura, nell’allestimento e nella promozione degli spettacoli.
Il festival prosegue, quindi, mercoledì 2 luglio con un doppio appuntamento: alle 17, Il Mare dentro, un incontro sulle pratiche di immersione artistica e pedagogica negli istituti penitenziari italiani, coordinato da Eduardo Di Pietro del collettivo LunAzione; segue, alle 18, la presentazione di A domani, il cortometraggio di Emanuele Vicorito, già vincitore di prestigiosi premi, frutto di un laboratorio di scrittura con gli ospiti dell’Istituto di pena minorile di Nisida.
Giovedì 3 luglio, alle 17, è la volta di Corpo unico, il workshop di danza, aperto a persone con e senza disabilità, curato da Chiara Alborino, che propone, alle 19, la coreografia di restituzione Fiori d’estate.
Il festival presenta, poi, gli esiti del ciclo laboratoriale Officina. Venerdì 4 luglio, alle 18, Quaggiù | Le piaghe di Napoli vol. I di Francesco Rungi, con la regia di Valentina Esposito Carbonara; mentre, alle 20:30, M. Città, scritto e diretto da Enzo Castellone. Il giorno seguente, alle 18, Quaggiù | Le piaghe di Napoli vol. II, sempre di Francesco Rungi, con la regia di Francesco Domenico D’Auria, e la replica di M. Città alle 20:30.
Il programma di luglio si chiude, da lunedì 21 a sabato 26, con la Scuola elementare del Teatro che propone Progetto compagnia, con la residenza e le prove aperte di Alice allo specchio, a cura di Annalisa D’Amato e Davide Iodice.
Il festival si conclude sabato 5 dicembre, alle ore 21, con un evento internazionale in esclusiva, inserito nella programmazione della nuova stagione teatrale del Trianon Viviani. Va infatti in scena il pluripremiato Vizita, firmato da Davide Iodice e allestito dal teatro Migjeni di Scutari e Sardegna teatro in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura di Tirana. Lo spettacolo, in lingua albanese con i sottotitoli in italiano, vanta già riconoscimenti, come il premio Festival del Teatro albanese Moisiu: miglior spettacolo, migliori scene, migliori musiche; premio della critica al Festival internazionale Mess di Sarajevo.
Tutti gli appuntamenti, a eccezione di Vizita, sono a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti.
Il Trianon Viviani si avvale del sostegno della Regione Campania, la Città metropolitana di Napoli e il Ministero della Cultura, con il patrocinio di Rai Campania.
biglietti per Vizita e informazioni
I biglietti per Vizita sono acquistabili presso il botteghino del teatro, oppure online su AzzurroService.net.
Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 13:30 e dalle 16 alle 19; la domenica e i giorni festivi, dalle 10 alle 13:30.
Sito istituzionale teatrotrianon.org
programma
sabato 31 maggio
ore 19 – concerto
Forgat presenta
Scetate
esito del ciclo laboratoriale Orchestrìa
progetto speciale di musica e socialità all’interno della Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena
a cura di Paolo Francesco Manna e Antonio Fraioli
guida pedagogica e organizzazione Eleonora Ricciardi
con le allieve e gli allievi di Orchestrìa
Un’orchestra non convenzionale suona strumenti, voci, corpi e oggetti d’uso comune per trasformare la musica d’insieme nella via di cura delle relazioni.
Orchestrìa risveglia suoni antichi per ricrearli più nuovi, suoni che sperimentano un linguaggio musicale che possa accogliere tutte e tutti noi.
giovedì 5 giugno
ore 20 – anteprima assoluta/spettacolo della compagnia interculturale Tutto il mondo è paese
Manovalanza e Dedalus – Officine Gomitoli presentano
Polaroid
progetto con il sostegno di Trianon Viviani ed Edildovi
drammaturgia Adriana Follieri e Andrea Nicole Hernandez Medrano
regia Adriana Follieri
luci Davide Scognamiglio | paesaggio sonoro Thilina Kavinda Silva | aiuto regia, spazio scenico e costumi Francesca Capasso | tutor Ruwani Perera
con Anastasiia Dmyterchuk, Sofiia Dmyterchuk, Diamond Eboigbe, Silvio Lin, Andrea Nicole Hernandez Medrano, Albina Lukianchuk, Axel Mathias, Nunez Montoya, Elisabetta Shariy, Mariantonella Sica, Thilina Kavinda Silva, Andrea Subasinghe, Dina Tabib-Lhay
Polaroid è una quieta riflessione sulla fine del mondo, sull’alienazione dal mondo, con la certezza che come l’Araba Fenice bruciamo e rinasciamo ogni volta dalle ceneri. Scriviamo ad ogni nascita il futuro, quello che desideriamo e che faremo, il futuro che sta scritto nei nostri corpi luminosi, ardenti e vivi sulla scena.
mercoledì 2 luglio
ore 17 – incontro pubblico coordinato da Eduardo Di Pietro – collettivo Lunazione
collettivo LunAzione, Gesualdi – Trono, Manovalanza, Putèca Celidonia, Luigi Sales ed Emanuele Vicorito presentano
Il mare dentro
pratiche di immersione artistiche e pedagogiche negli istituti penitenziarî italiani
ore 18 – proiezione
Giffoni Innovation hub, Mad entertainment, Gabbianella movie e Pathos distribution presentano
A domani
testo e regia Emanuele Vicorito
con Angelo Caianiello, Mia Russell
direttore della fotografia Elio Di Pace | assistente alla regia Antonio Porcaro | montaggio Mirko Platania | suono Leonardo Campanella, Antonio Casparriello | scenografia Vincenzo Rizzo | costumi Viviana Crosato | trucco Carmen Vicorito
premio Cortinametraggio 2025: miglior cortometraggio; premio Rai Cinema channel; premio del Pubblico; premio Young; Nastro d’Argento 2025; premio Film impresa 2025
Arturo da due anni è rinchiuso nel carcere minorile di Nisida. Durante dei lavori socialmente utili su una spiaggia, con fare accorto decide di allontanarsi. Dall’altra parte del muro Arturo incontra Catrine, un’affascinante turista in vacanza. Negli occhi della ragazza e tra le pagine di un libro, Arturo ritroverà il suo nuovo inizio.
giovedì 3 luglio
ore 17 – workshop di danza aperto a persone con e senza disabilità
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
Corpo unico
a cura di Chiara Alborino
ore 19 – esito del ciclo laboratoriale Corpo unico
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
Fiori d’estate
coreografia Chiara Alborino
assistente Ester Palmieri | tutor Annalisa Arbolino, Ilaria Buonaiuto, Antonella Esposito, Annamaria Prisco
con gli allievi e allieve di Corpo unico
Che sia io la tua estate / quando l’estate sarà lontana! / E la tua musica, quando allodola / e pettirosso taceranno! / Saprò evitare la tomba e fiorirò per te / e seminerò promesse di fiori / ovunque! Ti prego coglimi – / Anemone – tuo fiore – per sempre!
[Emily Dickinson, dalla raccolta Sillabe di seta]
venerdì 4 luglio
ore 18 – esito del ciclo laboratoriale Officina
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
Quaggiù | le piaghe di Napoli vol. I
di Francesco Rungi
regia Valentina Esposito Carbonara
cura dello spazio ed elementi scenici Alessia Di Pace | cura artistica Scuola elementare del Teatro
con Michele Ciniglio (prologo, epilogo, morte dei primogeniti), Alice Maggioletti (acqua che si tramuta in sangue, Giulia), Antonio Torino (rane, Alessandro ‘o Pullicino), Francesco Rungi (zanzare, Marco ‘o Ragioniere), Libera Tarallo (mosche velenose, Maria), Ciro Esposito (mortalità del bestiame, Biancaneve ‘a Trans), Mario De Mare (ulcerazioni, Ciro)
ore 20:30 – esito del ciclo laboratoriale Officina
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
M. Città
testo e regia Vincenzo Castellone
cura dello spazio ed elementi scenici Alessia Di Pace | aiuto regia Valentina Esposito Carbonara | cura artistica Scuola elementare del Teatro
con Alessandra de Concilio (Carmela), Libera Tarallo (Teresa), Martina Zaccaro (Luisa), Michele Ciniglio (cittadino di M.), Francesco Domenico D’Auria (cittadino di M.), Davide Cristiano (cittadino di M.), Mario de Mare (figlio del sindaco), Ciro Esposito (lo scemo del paese), Alice Maggioletti (cittadina di M.), Francesco Rungi (Umberto), Antonio Torino (prete).
Officina è uno dei percorsi della Scuola elementare del Teatro, un laboratorio che intreccia drammaturgia e composizione scenica, nato per favorire il dialogo tra chi opera nella scena teatrale e per formare comunità temporanee impegnate nella realizzazione collettiva di un comune progetto artistico.
Il laboratorio è condotto da Davide Iodice con la cura drammaturgica di Fabio Pisano. Quest’anno Officina coinvolge quattordici allievi, impegnati in due progetti teatrali ideati e sviluppati nel corso dell’anno di laboratorio, attraverso un processo condiviso e artigianale.
sabato 5 luglio
ore 18 – esito del ciclo laboratoriale Officina
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
Quaggiù | le piaghe di Napoli vol. II
di Francesco Rungi
regia Francesco Domenico D’Auria
cura dello spazio ed elementi scenici Alessia Di Pace
con Francesco Rungi (prologo, epilogo, morte dei primogeniti), Davide Cristiano (zanzare), Martina Zaccaro (mortalità del bestiame, Biancaneve ‘a Trans), Alessandra De Concilio (acqua che si tramuta in sangue), Francesco Domenico D’Auria (rane), Alice Maggioletti (mosche velenose), Michele Ciniglio (ulcerazioni, Ciro)
ore 20:30 – esito del ciclo laboratoriale Officina
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
M. Città (replica)
testo e regia Vincenzo Castellone
da lunedì 21 a sabato 26 luglio
Scuola elementare del Teatro – Conservatorio popolare per le Arti della scena presenta
Progetto compagnia: residenza e prove aperte di Alice allo specchio
a cura di Annalisa D’Amato e Davide Iodice
venerdì 5 dicembre
ore 21 – evento speciale di chiusura | spettacolo internazionale
teatro Migjieni Scutaris, Sardegna teatro e Istituto italiano di cultura di Tirana presentano
Vizita
testo Fabio Pisano | traduzione Zija Vuka
adattamento, regia, scene e costumi Davide Iodice
musiche originali Lino Cannavacciuolo | luci Loic Hamelin | scenografo collaboratore Divni Gushta | aiuto regia Jozef Shiroka
con Nikolin Ferketa, Raimonda Markja, Pjerin Vlashi, Fritz Selmani, Rita Gjeka Kacarosi, Julinda Emiri, Jozef Shiroka, Merita Smaja, Alexander Prenga, Vladimir Doda
premio Festival del Teatro albanese Moisiu: miglior spettacolo, migliori scene, migliori musiche; premio della critica al Festival internazionale Mess di Sarajevo
spettacolo in lingua albanese con sottotitoli in italiano
Fu d’improvviso, non si sa per quale motivo, ma lui, ma l’angelo si ritrovò a sorvolare i cieli della terra. Fin quando un prete gli spara. Stravolto e sorpreso da questo essere straordinario e dal profondo senso di colpa, il prete si risolve ad accogliere e curare il suo ospite; un angelo, meraviglioso e ambiguo, che osserva con gli occhi della meraviglia quella vita tutta umana. Una vita, però che lentamente si fa difficile, complessa, complice soprattutto l’ostilità del paese che mal sopporta la visita dello straniero, dell’angelo, stigmatizzandone la sua deformità, la sua diversità.