Focus Azzurro
FOCUS AZZURRO - Cammaroto su "NM": "Napoli, fiato alle trombe agli scettici: è il loro momento"
20.09.2018 20:25 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli europeo che domina ma non sfonda il muro di Belgrado restituisce subito fiato alle trombe degli scettici e riapre il dibattito sulla effettiva consistenza e le reali prospettive della squadra di Ancelotti. La trasferta di Torino sarà subito un banco di prova per tanti aspetti essenziale. A pochi giorni dalla sfida poi con la Juventus, i partenopei sono chiamati a non lasciare più nulla per strada in campionato, ne' contro Mazzari ne' poi nell'infrasettimanale contro il Parma. Il Napoli di Ancelotti e' ancora un cantiere aperto ma questo era prevedibile e per adesso si può solo rimpiangere quel primo tempo kamikaze a Genova, dove si poteva e si doveva fare di più per evitare quell'imbarcata. In Europa con Liverpool e Psg all'orizzonte c'è un Everest da scalare e c'è solo da augurarsi una serata storta dei marziani. La traversa di Insigne non deve alimentare troppi rimpianti, il Napoli ha fatto comunque una buona partita e con le big dovrà essere una sfida da affrontare a testa alta, senza pressioni e ossessioni di classifica. Tutto il resto e' il copione farsesco scritto dall'Uefa con un girone titanico che ha mancato totalmente di rispetto al ranking della seconda squadra della Serie A.

E allora testa, cuore e gambe intanto al campionato e alle prossime partite di un Napoli che per chi non se ne fosse accorto, forse sta inquadrando la difesa. Ancelotti, tra la Fiorentina e la Stella Rossa, sembra aver capito che e' meglio tenere i centrali più alti come nella gestione tattica sarriana. Il vero rebus tecnico e tattico, semmai, ad oggi e' a metà campo, reparto che, a parte l'intoccabile Allan, sembra tutto un cantiere tra i dubbi sull'evanescente Hamsik e il rivedibile Diawara e con Ruiz che all'esordio non ha demeritato a Belgrado. Zielinsky alterna cose da favola ad altre in cui si pavoneggia troppo del suo talento. Spifferi di mercato dicono che qualcosa in entrata sulla mediana potrebbe accadere in casa azzurra a gennaio ma inutile invocare acquisti adesso, e rimango dell'avviso che una chance in mezzo la merita Rog. Il croato cerca fiducia e il suo dinamismo può fare comodo ad Ancelotti.

In avanti Milik sembra ancora in ritardo di condizione, ricordiamoci sempre che il polacco viene da due anni di infermeria ma non ha scordato come si gioca a pallone: ha avuto le spalle larghe per uscire dal tunnel della maledizione e le avrà pure adesso per dimostrare il suo valore. Insigne più centrale e più vicino alla porta può avere senso come ai tempi di Pescara quando spaziava accanto a Immobile e Sansovini. Preso atto che Mertens continua a non convincere e che sia difficile togliere l'equilibratore Callejon, un appello e' lecito: salvate il soldato Verdi. L'ex bolognese ha le qualità per prendersi la scena anche a Napoli, non può essere bollato come il colpevole della scoppola di Marassi, va aspettato e riprovato senza giudizi affrettati. A Belgrado sarebbe servito più lui che l'ancora enigmatico dribblomane Ounas. Infine ricordiamoci pure che si avvicina il momento del rientro per Ghoulam e Meret, l'esterno sinistro più forte d'Europa e il portiere titolare pagato questa estate 30 milioni. Due assi della manica che Ancelotti potrà giocarsi finalmente da ottobre in poi. Sperando che nel frattempo sia finito il tempo degli esperimenti.

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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20/09/2024 - 20:25

NAPOLI - Il Napoli europeo che domina ma non sfonda il muro di Belgrado restituisce subito fiato alle trombe degli scettici e riapre il dibattito sulla effettiva consistenza e le reali prospettive della squadra di Ancelotti. La trasferta di Torino sarà subito un banco di prova per tanti aspetti essenziale. A pochi giorni dalla sfida poi con la Juventus, i partenopei sono chiamati a non lasciare più nulla per strada in campionato, ne' contro Mazzari ne' poi nell'infrasettimanale contro il Parma. Il Napoli di Ancelotti e' ancora un cantiere aperto ma questo era prevedibile e per adesso si può solo rimpiangere quel primo tempo kamikaze a Genova, dove si poteva e si doveva fare di più per evitare quell'imbarcata. In Europa con Liverpool e Psg all'orizzonte c'è un Everest da scalare e c'è solo da augurarsi una serata storta dei marziani. La traversa di Insigne non deve alimentare troppi rimpianti, il Napoli ha fatto comunque una buona partita e con le big dovrà essere una sfida da affrontare a testa alta, senza pressioni e ossessioni di classifica. Tutto il resto e' il copione farsesco scritto dall'Uefa con un girone titanico che ha mancato totalmente di rispetto al ranking della seconda squadra della Serie A.

E allora testa, cuore e gambe intanto al campionato e alle prossime partite di un Napoli che per chi non se ne fosse accorto, forse sta inquadrando la difesa. Ancelotti, tra la Fiorentina e la Stella Rossa, sembra aver capito che e' meglio tenere i centrali più alti come nella gestione tattica sarriana. Il vero rebus tecnico e tattico, semmai, ad oggi e' a metà campo, reparto che, a parte l'intoccabile Allan, sembra tutto un cantiere tra i dubbi sull'evanescente Hamsik e il rivedibile Diawara e con Ruiz che all'esordio non ha demeritato a Belgrado. Zielinsky alterna cose da favola ad altre in cui si pavoneggia troppo del suo talento. Spifferi di mercato dicono che qualcosa in entrata sulla mediana potrebbe accadere in casa azzurra a gennaio ma inutile invocare acquisti adesso, e rimango dell'avviso che una chance in mezzo la merita Rog. Il croato cerca fiducia e il suo dinamismo può fare comodo ad Ancelotti.

In avanti Milik sembra ancora in ritardo di condizione, ricordiamoci sempre che il polacco viene da due anni di infermeria ma non ha scordato come si gioca a pallone: ha avuto le spalle larghe per uscire dal tunnel della maledizione e le avrà pure adesso per dimostrare il suo valore. Insigne più centrale e più vicino alla porta può avere senso come ai tempi di Pescara quando spaziava accanto a Immobile e Sansovini. Preso atto che Mertens continua a non convincere e che sia difficile togliere l'equilibratore Callejon, un appello e' lecito: salvate il soldato Verdi. L'ex bolognese ha le qualità per prendersi la scena anche a Napoli, non può essere bollato come il colpevole della scoppola di Marassi, va aspettato e riprovato senza giudizi affrettati. A Belgrado sarebbe servito più lui che l'ancora enigmatico dribblomane Ounas. Infine ricordiamoci pure che si avvicina il momento del rientro per Ghoulam e Meret, l'esterno sinistro più forte d'Europa e il portiere titolare pagato questa estate 30 milioni. Due assi della manica che Ancelotti potrà giocarsi finalmente da ottobre in poi. Sperando che nel frattempo sia finito il tempo degli esperimenti.

 

 

Emanuele Cammaroto

 

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