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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Dear Sarri, da Higuain all'addio, che autogol verbale! Nessuno ti ha tolto il Napoli, hai scelto di andare via"
08.09.2018 20:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - Tra due fuochi Carletto, nell’infinita disputa che si è creata a distanza tra Aurelio De Laurentiis e l’ex timoniere del Napoli Maurizio Sarri, ora in Inghilterra. Stavolta la stoccata l’ha affondata il nuovo allenatore del Chelsea che per la verità – e non se l’abbiano a male i tifosi azzurri che l’hanno elevato al rango di Comandante per i suoi non indifferenti meriti acquisiti nel suo triennio alla guida del Napoli – ha confuso un po’ le carte nel suo ultimo intervento, forse pensando che qui in riva al Golfo abbiamo l’anello al naso. E lui dovrebbe invece dovrebbe ritenere il contrario, per la napoletanità che si porta dentro e il rispetto dovuto a quella tifoseria che tanto lo ha amato e che tanto lo ama ancora. Ma quello che è giusto è giusto ed è bene sottolinearlo, visto che la sua scelta di andare altrove – al di là delle motivazioni nella sua scelta liberamente personale – era maturata già da tempo e cioè da gennaio scorso, mese in più mese in meno rispetto alle lezioni di inglese a cui si sottopose e alle quali si sottoposero anche i componenti del suo staff, si è saputo. Ed è ben noto pure che ha sempre accuratamente evitato di rispondere con un sì o con un no alle insistenti richieste di De Laurentiis per proseguire il suo lavoro a Castel Volturno. Ognuno è padrone del suo destino, giusto. Ma è anche vero che non bisogna capovolgere le situazioni e le posizioni. Così come quella che riguarda Higuain. L’argentino ha tradito i tifosi, ed è l’unica cosa nella testa della gente azzurra. No, quella raccontata da Sarri non è la verità, magari è soltanto una mezza verità che il tecnico toscano poteva anche evitare di raccontare in giro, come ha voluto lui, e che appare tanto come un inutile alibi, una giustificazione diretta alla gente, per aver cambiato strada. Non aveva detto un po’ di tempo fa “con il prossimo contratto mi voglio arricchire”?, per i suoi toni e per il senso della frase da romanzo popolare d’altri tempi, in diversi l’abbiamo realisticamente considerata come un addio anticipato. Dobbiamo anche ricordare che due tecnici che hanno preceduto il Comandante alla guida del Napoli – Mazzarri e Benitez – malgrado le stoccate a suo tempo e in più riprese spedite a loro due da De Laurentiis dopo la loro partenza, non hanno mai replicato con la forza di chi ha il veleno in punta di lingua, mah. Piuttosto – considerando il basso livello dello scontro verbale – sarebbe il caso di rivolgere ogni attenzione all’attuale regista nella cabina di regia del Napoli, impegnato a far quadrare la squadra sul terreno di gioco sotto il profilo tecnico e tattico. Ancelotti ci sta pensando: non vuole sbagliare più. Ed è l'unica cosa che ci interessa veramente. Pensiamo al Napoli: basta con le zuffe, a tutti i livelli.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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08/09/2024 - 20:20

NAPOLI - Tra due fuochi Carletto, nell’infinita disputa che si è creata a distanza tra Aurelio De Laurentiis e l’ex timoniere del Napoli Maurizio Sarri, ora in Inghilterra. Stavolta la stoccata l’ha affondata il nuovo allenatore del Chelsea che per la verità – e non se l’abbiano a male i tifosi azzurri che l’hanno elevato al rango di Comandante per i suoi non indifferenti meriti acquisiti nel suo triennio alla guida del Napoli – ha confuso un po’ le carte nel suo ultimo intervento, forse pensando che qui in riva al Golfo abbiamo l’anello al naso. E lui dovrebbe invece dovrebbe ritenere il contrario, per la napoletanità che si porta dentro e il rispetto dovuto a quella tifoseria che tanto lo ha amato e che tanto lo ama ancora. Ma quello che è giusto è giusto ed è bene sottolinearlo, visto che la sua scelta di andare altrove – al di là delle motivazioni nella sua scelta liberamente personale – era maturata già da tempo e cioè da gennaio scorso, mese in più mese in meno rispetto alle lezioni di inglese a cui si sottopose e alle quali si sottoposero anche i componenti del suo staff, si è saputo. Ed è ben noto pure che ha sempre accuratamente evitato di rispondere con un sì o con un no alle insistenti richieste di De Laurentiis per proseguire il suo lavoro a Castel Volturno. Ognuno è padrone del suo destino, giusto. Ma è anche vero che non bisogna capovolgere le situazioni e le posizioni. Così come quella che riguarda Higuain. L’argentino ha tradito i tifosi, ed è l’unica cosa nella testa della gente azzurra. No, quella raccontata da Sarri non è la verità, magari è soltanto una mezza verità che il tecnico toscano poteva anche evitare di raccontare in giro, come ha voluto lui, e che appare tanto come un inutile alibi, una giustificazione diretta alla gente, per aver cambiato strada. Non aveva detto un po’ di tempo fa “con il prossimo contratto mi voglio arricchire”?, per i suoi toni e per il senso della frase da romanzo popolare d’altri tempi, in diversi l’abbiamo realisticamente considerata come un addio anticipato. Dobbiamo anche ricordare che due tecnici che hanno preceduto il Comandante alla guida del Napoli – Mazzarri e Benitez – malgrado le stoccate a suo tempo e in più riprese spedite a loro due da De Laurentiis dopo la loro partenza, non hanno mai replicato con la forza di chi ha il veleno in punta di lingua, mah. Piuttosto – considerando il basso livello dello scontro verbale – sarebbe il caso di rivolgere ogni attenzione all’attuale regista nella cabina di regia del Napoli, impegnato a far quadrare la squadra sul terreno di gioco sotto il profilo tecnico e tattico. Ancelotti ci sta pensando: non vuole sbagliare più. Ed è l'unica cosa che ci interessa veramente. Pensiamo al Napoli: basta con le zuffe, a tutti i livelli.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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