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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Sarri-ADL, il momento cruciale"
12.05.2018 17:23 di Napoli Magazine

NAPOLI - Un altro pasticcio, un altro tormentone con la Torcida azzurra col fiato sospeso e divisa tra le due parti, cioè tra i due duellanti. Come prima, insomma, pur se don Aurelio ha respinto ogni accostamento alle sceneggiate con Mazzarri e Benitez. Questa tra il patron e Sarri è comunque una storia altrettanto tormentata come le altre due, causata quest'ultima anche dalle infinite clausole contrattuali che alla lunga determinano esasperazioni e punti di rottura anzichè rendere i rapporti più fluidi e più forti. E' un'altra singolar tenzone in cui il primo duellante ha mirato al bersaglio grosso rappresentato dalla controparte che finora non ha replicato. Di contorno c'è il popolo azzurro amareggiato, sconcertato, deluso e diviso tra i duellanti. Bel risultato. Sì, don Aurelio ne ha dette tante e non soltanto a Sarri ma anche al sindaco de Magistris e al suo capo di gabinetto Auricchio. Insulti nel mucchio anche alle istituzioni arbitrali, senza far nomi ma con chiari riferimenti e rimandando la resa dei conti di qualche settimana. Tutto ciò nell'Adunata a Castel Volturno. Da perfetto padrone di casa ha salutato uno ad uno i rappresentanti della stampa. Un pizzico d'ironia non guasta, qualcuno forse gli avrebbe baciato anche la mano per ringraziarlo. Ma torniamo ai problemi. Chissà forse sarebbe stata doverosa da parte del premier azzurro una serena autocritica che non c'è stata, nemmeno riferita allo scorso gennaio quando non è arrivato nessuno per rinforzare la squadra, fornendo comunque delle alternative al tecnico, alternative anche per Verdi e Politano. È invece successo come gli altri anni, a gennaio nisba. L'opinione crescente e diffusa sostiene questa tesi, il premier azzurro si accontenta e trova convenienti le postazioni d'onore piuttosto che a vincere lo scudetto, cosa che porterebbe maggiori profitti ma anche maggiori impegni economico-finanziari. "Io il Napoli non lo faccio fallire, il fatturato della Juve è più del doppio del nostro", è la difesa di ADL. Ma oggi come oggi, mentre è scattato il nuovo Totoallenatore, è in discussione anche la nuova programmazione del club a quanto pare determinato nell'acquisire giovani calciatori di provato valore da far crescere in azzurro. 

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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G-FACTOR - G. Lucariello scrive su "NM": "Sarri-ADL, il momento cruciale"

di Napoli Magazine

12/05/2024 - 17:23

NAPOLI - Un altro pasticcio, un altro tormentone con la Torcida azzurra col fiato sospeso e divisa tra le due parti, cioè tra i due duellanti. Come prima, insomma, pur se don Aurelio ha respinto ogni accostamento alle sceneggiate con Mazzarri e Benitez. Questa tra il patron e Sarri è comunque una storia altrettanto tormentata come le altre due, causata quest'ultima anche dalle infinite clausole contrattuali che alla lunga determinano esasperazioni e punti di rottura anzichè rendere i rapporti più fluidi e più forti. E' un'altra singolar tenzone in cui il primo duellante ha mirato al bersaglio grosso rappresentato dalla controparte che finora non ha replicato. Di contorno c'è il popolo azzurro amareggiato, sconcertato, deluso e diviso tra i duellanti. Bel risultato. Sì, don Aurelio ne ha dette tante e non soltanto a Sarri ma anche al sindaco de Magistris e al suo capo di gabinetto Auricchio. Insulti nel mucchio anche alle istituzioni arbitrali, senza far nomi ma con chiari riferimenti e rimandando la resa dei conti di qualche settimana. Tutto ciò nell'Adunata a Castel Volturno. Da perfetto padrone di casa ha salutato uno ad uno i rappresentanti della stampa. Un pizzico d'ironia non guasta, qualcuno forse gli avrebbe baciato anche la mano per ringraziarlo. Ma torniamo ai problemi. Chissà forse sarebbe stata doverosa da parte del premier azzurro una serena autocritica che non c'è stata, nemmeno riferita allo scorso gennaio quando non è arrivato nessuno per rinforzare la squadra, fornendo comunque delle alternative al tecnico, alternative anche per Verdi e Politano. È invece successo come gli altri anni, a gennaio nisba. L'opinione crescente e diffusa sostiene questa tesi, il premier azzurro si accontenta e trova convenienti le postazioni d'onore piuttosto che a vincere lo scudetto, cosa che porterebbe maggiori profitti ma anche maggiori impegni economico-finanziari. "Io il Napoli non lo faccio fallire, il fatturato della Juve è più del doppio del nostro", è la difesa di ADL. Ma oggi come oggi, mentre è scattato il nuovo Totoallenatore, è in discussione anche la nuova programmazione del club a quanto pare determinato nell'acquisire giovani calciatori di provato valore da far crescere in azzurro. 

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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