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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Ecco i comandamenti di Ancelotti"
10.11.2018 16:22 di Napoli Magazine

NAPOLI - Verso Genova, accompagnati dai comandamenti del timoniere azzurro raccolti e impartiti in cinque punti girati a Insigne e i suoi compagni, appena dopo la straordinaria serata in Champions al San Paolo. Già, la testa. C’è chi potrebbe accusare lo sbalzo dall’avventura europea al campionato. Ma la necessità è impellente. Bisogna rituffarsi nel consueto della stagione, annullando in blocco eventuali pericolosi contraccolpi che dopo il palcoscenico internazionale si possono verificare e subire. Non sarà così e non deve essere così nel Napoli. A Genova per vincere, senza abbassare la guardia. Ancelotti è stato esplicito d’altronde: “Le insidie vanno superate tutti i giorni: dopo aver fatto una partita molto dispendiosa è più complicato trovare motivazioni”. Napoli piacevolmente condannato a vincere. Ma come? Escluse varianti tattiche: “L’atteggiamento non cambia. Siamo nel 4-4-2. A volte spingiamo con un terzino altre volte no. Con 3-4 giocatori tra le linee avversarie. E’ un discorso che può essere riproposto in campionato”. Insomma a testa bassa, senza nessuna esitazione. Migliorando però sul fronte offensivo, è un tema che sta molto a cuore ad Ancelotti e ancora una volta, nell’immediata vigilia col Genoa, l’allenatore lo ha ricordato e raccomandato. Troppe volte sotto rete il Napoli si è lasciato andare a qualche leziosità di troppo, anziché badare al sodo. Che bisogna fare? “Dobbiamo essere più precisi nelle finalizzazioni. Il miglioramento va fatto nella lettura delle situazioni”. Si gioca al massimo dappertutto, contro chiunque e in tutte le competizioni in cui la squadra è impegnata. Una filosofia molto diversa da quella della scorsa stagione. Lo sforzo è comunque enorme e c’è il rischio di pagare pegno. Carletto lo sa bene, gli scontri europei sono micidiali ma niente passi indietro, lascia intendere il tecnico che la pensa così: “Serve uno sforzo supplementare per evitare imprevisti nelle partite successive”. E’ un rischio che è necessario correre: “La Champions è la competizione più importante al mondo e il Napoli ha le caratteristiche per giocare sempre al meglio”. Niente patti all’interno del gruppo, ma un segreto – che poi nemmeno è tale rappresenta l’arma preferita dal trainer, prima ancora dei temi di carattere squisitamente tattico: “Per restare ad alti livelli deve esserci la coesione del gruppo. E’ la qualità collettiva che fa la differenza. Il gruppo mi soddisfa molto”, un’osservazione che rafforza e dà più convinzione alla truppa. C’è da giurarci.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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di Napoli Magazine

10/11/2024 - 16:22

NAPOLI - Verso Genova, accompagnati dai comandamenti del timoniere azzurro raccolti e impartiti in cinque punti girati a Insigne e i suoi compagni, appena dopo la straordinaria serata in Champions al San Paolo. Già, la testa. C’è chi potrebbe accusare lo sbalzo dall’avventura europea al campionato. Ma la necessità è impellente. Bisogna rituffarsi nel consueto della stagione, annullando in blocco eventuali pericolosi contraccolpi che dopo il palcoscenico internazionale si possono verificare e subire. Non sarà così e non deve essere così nel Napoli. A Genova per vincere, senza abbassare la guardia. Ancelotti è stato esplicito d’altronde: “Le insidie vanno superate tutti i giorni: dopo aver fatto una partita molto dispendiosa è più complicato trovare motivazioni”. Napoli piacevolmente condannato a vincere. Ma come? Escluse varianti tattiche: “L’atteggiamento non cambia. Siamo nel 4-4-2. A volte spingiamo con un terzino altre volte no. Con 3-4 giocatori tra le linee avversarie. E’ un discorso che può essere riproposto in campionato”. Insomma a testa bassa, senza nessuna esitazione. Migliorando però sul fronte offensivo, è un tema che sta molto a cuore ad Ancelotti e ancora una volta, nell’immediata vigilia col Genoa, l’allenatore lo ha ricordato e raccomandato. Troppe volte sotto rete il Napoli si è lasciato andare a qualche leziosità di troppo, anziché badare al sodo. Che bisogna fare? “Dobbiamo essere più precisi nelle finalizzazioni. Il miglioramento va fatto nella lettura delle situazioni”. Si gioca al massimo dappertutto, contro chiunque e in tutte le competizioni in cui la squadra è impegnata. Una filosofia molto diversa da quella della scorsa stagione. Lo sforzo è comunque enorme e c’è il rischio di pagare pegno. Carletto lo sa bene, gli scontri europei sono micidiali ma niente passi indietro, lascia intendere il tecnico che la pensa così: “Serve uno sforzo supplementare per evitare imprevisti nelle partite successive”. E’ un rischio che è necessario correre: “La Champions è la competizione più importante al mondo e il Napoli ha le caratteristiche per giocare sempre al meglio”. Niente patti all’interno del gruppo, ma un segreto – che poi nemmeno è tale rappresenta l’arma preferita dal trainer, prima ancora dei temi di carattere squisitamente tattico: “Per restare ad alti livelli deve esserci la coesione del gruppo. E’ la qualità collettiva che fa la differenza. Il gruppo mi soddisfa molto”, un’osservazione che rafforza e dà più convinzione alla truppa. C’è da giurarci.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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