NAPOLI - E’ una storia infinita che sembrava chiusa del tutto e che invece giorno dopo giorno dà la sensazione di essere ancora all’ordine del giorno. Più si avvicina la conclusione della stagione e l’apertura ufficiale del calciomercato e più appare un tantino misteriosa la storia che riguarda Lorenzo Insigne, soprattutto per alcuni commenti chiarificatori espressi dal patron a contorno della vicenda. Certo, può darsi davvero che sia davvero cambiato qualcosa circa la precedente volontà del giocatore di voler andare via, così si era capito e così era stato detto all’indomani del summit a casa Ancelotti. Ma può anche darsi che intanto qualche big si sia fatta avanti e che al momento si stia trattando sul costo del cartellino. Le strategie per un addio: e naturalmente in tale ottica si renderebbe necessario rendere indolore per tutti l’eventuale partenza del capitano che al di là delle sue rinnovate dichiarazioni d’amore potrebbe sempre avere in animo di volare altrove. E ne avrebbe titolo, nel pieno rispetto della libera scelta e della propria vita. Ma allora come la mettiamo? Diciamo pure che c’è un principio che vale sotto ogni latitudine e che è uguale per tutti nel mondo del calcio principalmente, adottato in lungo e in largo, senza spargimenti di sangue: insomma porte aperte per chi vuole andare via. Se sulle condizioni economiche c’è accordo tra le due controparti, in questo caso l’operazione si farà. E  non ci sarà da disperarsi, né da strapparsi i capelli. Non è successo nemmeno quando Maradona lasciò Napoli e riteniamo che non succederà adesso, nel caso. Di certo è che il Club di Castel Volturno opererà per portare in azzurro un sostituto di pari valore - o anche più forte - e di grande spessore tecnico e la caccia è già cominciata, è un altro indizio circa l’eventualità di questo addio. D’altronde il calcio non si ferma mai: lo spettacolo continua. Per fortuna e buona pace di tutti. Solo così si porrà l’ultima parola ad una storia infinita con un finale ancora incompiuto su di un percorso però probabilmente già scritto.

Gianfranco Lucariello

Napoli Magazine

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