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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "Napoli, sotto con Madama, senza ansie e senza tensioni"
29.09.2018 10:41 di Napoli Magazine

NAPOLI - Sotto con Madama, senza ansie e senza tensioni, ma prima di tutto viva la rivoluzione che ha fatto sparire – o comunque allontanato il fantasma di Sarri, un’ombra oscura finora spesso riaffiorata e talvolta condizionate nell’evoluzione tecnico-tattica della squadra del cuore. Vero che, infatti, nel match col Parma Ancelotti si è perfino arrabbiato con gli azzurri legati ancora per un po’ a quel noioso tiki-taka sotto ritmo e senza nessuna finalità di gioco, se non quella di un’inutile perdita di tempo. Ciò perché il nuovo timoniere la pensa diversamente: vuole un team sbrigativo, ben organizzato, pratico e concreto nella manovra in verticale, una squadra insomma tecnicamente costruita a sua immagine e somiglianza, in grado di disorientare gli avversari mostrando più facce e varianti dei propri protagonisti impegnati più ruoli. Insomma il Napoli di Ancelotti – a detta dello stesso tecnico – “è la speranza di un futuro migliore”, che può prendere piede già dalla partita di stasera contro la corazzata bianconera in una sfida scudetto in anticipo sui tempi ma che già assume e riveste tali sapori e significati. Aldilà dello scontro tra le due squadre e dai valori dei giocatori che verranno utilizzati, stavolta la partitissima pone difronte anche i due capintesta, Ancelotti e Allegri, due superman della panchina, due timonieri che con le loro scelte negli uomini e nelle tattiche che verranno espresse sul terreno di gioco dello Stadium, possono davvero determinare il risultato, quasi fossero in campo loro stessi. Si guarderanno in cagnesco? Nient’affatto, pensiamo. Ma pensiamo pure che ognuno dei due cercherà di fregare l’altro con una trovata, un’invenzione tattica sul momento o la scelta di qualche calciatore o più calciatori neanche considerati dal collega sull’altra panchina. Ed in questo giù il cappello, Ancelotti è un maestro. Nulla si sa su chi gioca e dove gioca, in un variopinto tourbillon della formazione azzurra che nessuno riesce ad indovinare completamente alla vigilia del match, così è successo finora con lui al comando di una giostra volante che confonde le idee a tutti mandando tutti, ma proprio tutti, fuori strada. Prima non era così, come ha ricordato lo stesso Ancelotti che con il sorriso sulle labbra ha spedito un’agrodolce bordata verso l’Inghilterra: “eravate abituati a ben altro…”, già, giocavano sempre gli stessi!

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "Napoli, sotto con Madama, senza ansie e senza tensioni"

di Napoli Magazine

29/09/2024 - 10:41

NAPOLI - Sotto con Madama, senza ansie e senza tensioni, ma prima di tutto viva la rivoluzione che ha fatto sparire – o comunque allontanato il fantasma di Sarri, un’ombra oscura finora spesso riaffiorata e talvolta condizionate nell’evoluzione tecnico-tattica della squadra del cuore. Vero che, infatti, nel match col Parma Ancelotti si è perfino arrabbiato con gli azzurri legati ancora per un po’ a quel noioso tiki-taka sotto ritmo e senza nessuna finalità di gioco, se non quella di un’inutile perdita di tempo. Ciò perché il nuovo timoniere la pensa diversamente: vuole un team sbrigativo, ben organizzato, pratico e concreto nella manovra in verticale, una squadra insomma tecnicamente costruita a sua immagine e somiglianza, in grado di disorientare gli avversari mostrando più facce e varianti dei propri protagonisti impegnati più ruoli. Insomma il Napoli di Ancelotti – a detta dello stesso tecnico – “è la speranza di un futuro migliore”, che può prendere piede già dalla partita di stasera contro la corazzata bianconera in una sfida scudetto in anticipo sui tempi ma che già assume e riveste tali sapori e significati. Aldilà dello scontro tra le due squadre e dai valori dei giocatori che verranno utilizzati, stavolta la partitissima pone difronte anche i due capintesta, Ancelotti e Allegri, due superman della panchina, due timonieri che con le loro scelte negli uomini e nelle tattiche che verranno espresse sul terreno di gioco dello Stadium, possono davvero determinare il risultato, quasi fossero in campo loro stessi. Si guarderanno in cagnesco? Nient’affatto, pensiamo. Ma pensiamo pure che ognuno dei due cercherà di fregare l’altro con una trovata, un’invenzione tattica sul momento o la scelta di qualche calciatore o più calciatori neanche considerati dal collega sull’altra panchina. Ed in questo giù il cappello, Ancelotti è un maestro. Nulla si sa su chi gioca e dove gioca, in un variopinto tourbillon della formazione azzurra che nessuno riesce ad indovinare completamente alla vigilia del match, così è successo finora con lui al comando di una giostra volante che confonde le idee a tutti mandando tutti, ma proprio tutti, fuori strada. Prima non era così, come ha ricordato lo stesso Ancelotti che con il sorriso sulle labbra ha spedito un’agrodolce bordata verso l’Inghilterra: “eravate abituati a ben altro…”, già, giocavano sempre gli stessi!

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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