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G-FACTOR - Lucariello scrive su "NM": "Napoli, prova a prendere Dybala!"
06.04.2018 14:14 di Napoli Magazine

NAPOLI - Rotta per rotta, vale la pena di andare sino in fondo visto che ci sarebbe tutto da guadagnare e nulla più da perdere, giacchè ogni percentuale in sede di pronostico a otto giornate dalla fine, è favorevole a Madama. Ma non soltanto per questo. Il Napoli in realtà già da un po’ di tempo accusava gli sforzi prodotti in una stagione tiratissima a tutti i livelli. Non è finita comunque, giacchè nello sport e quindi nel calcio si gioca sempre per vincere e non si può mai respingere questo sacrosanto principio se non nell’ultimissima tappa, magari sul filo di lana. Certo è che la pesante sconfitta subita dalla Juve contro il Real ha ridato fiato ai cuori azzurri, rinnovando le speranze – anche se parziali e piuttosto controllate – della Torcida napoletana. Insomma si va avanti ad oltranza e ad ogni costo. E il pienone annunciato al San Paolo per la partita con il Chievo dimostra in maniera più che evidente che la bandiera della resa su questo fronte non esiste affatto. Va detto però che proprio sotto questo aspetto suonano ancora stonate ed hanno fatto storcere la bocca le parole del timoniere Sarri nel dopopartita col Sassuolo: “Puntiamo al record degli 87 punti…”, sinceramente roba da ridere. Avrà parlato così per proteggere la squadra da critiche velenose e pressioni? Ma non si è ancora reso conto - dopo tre anni di lavoro a Napoli - che nessuno ha mai messo pressione agli azzurri anche quando avrebbero meritato qualche tiratina d’orecchi? Per loro sempre applausi e cori, vivaddio, mai come nelle ultime tre stagioni. E sarà così anche contro il Chievo. Lo straordinario rapporto d’amore tra i tifosi e la squadra del cuore è qualcosa che non esiste da nessun’altra parte. E allora diamoci dentro a tutta forza, giacchè il campionato non è finito, pur se dilagano a tutti i livelli voci e trattative sul prossimo calciomercato. Ma tornando al discorso sulle critiche, le osservazioni e le pressioni che nel calcio sono all’ordine del giorno, pensate un po’ cosa si è scatenato a Torino, dove apertamente e senza nessuna riserva l’obiettivo principe sin dall’inizio era stato fissato nella Champions League. L’inferno, dopo il Real. E tra coloro che sono finiti nel tourbillon c’è soprattutto Paulo Dybala. Ne hanno scritto e ne scrivono di tutti i colori sul boy argentino, fino a qualche tempo fa innalzato sugli altari e accostato perfino al più grande del calcio mondiale ed ai più grandi centrocampisti d’attacco nella storia della Vecchia Signora. Ora più che mai però sembra che Dybala già abbia fatto il suo tempo a Torino. Sarà un sogno, una grande suggestione, certo. Diciamola tutta comunque: l’azzurro a Dybala ci starebbe a pennello, così come avvenne con Omar Sivori, grazie all’allora presidentissimo Roberto Fiore che adesso starà seguendo dal Paradiso il suo Napoli. Forse il momento è favorevole per rinnovare un’operazione di quel tipo, quando Manolete detto pure El Cabezon lasciò Madama in totale disaccordo con l’allenatore Heriberto Herrera e venne nella città in riva al Golfo. Sembrava un’operazione impossibile e che invece si realizzò. E’ pure vero che Zamparini offrì Dybala al Napoli, prima della Juve, ma il patron sostenne che il giovanotto argentino e Higuain parlavano un linguaggio calcistico diverso e non se ne fece niente. Ora tuttavia è del tutto diverso. Chissà, dovendo comunque procedere nell’operazione di migliorare il Napoli nella prossima stagione, può darsi che De Laurentiis non si lasci sfuggire l’occasione, portato magari fuori strada da qualche suo inopportuno consigliori, come è successo con Immobile. Dybala in azzurro sarebbe un colpaccio. E' un'equazione piacevolissima di calciomercato e riuscita finora per due terzi: Fiore-Sivori, Ferlaino-Maradona. De Laurentiis-Dybala? Chissà...

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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di Napoli Magazine

06/04/2024 - 14:14

NAPOLI - Rotta per rotta, vale la pena di andare sino in fondo visto che ci sarebbe tutto da guadagnare e nulla più da perdere, giacchè ogni percentuale in sede di pronostico a otto giornate dalla fine, è favorevole a Madama. Ma non soltanto per questo. Il Napoli in realtà già da un po’ di tempo accusava gli sforzi prodotti in una stagione tiratissima a tutti i livelli. Non è finita comunque, giacchè nello sport e quindi nel calcio si gioca sempre per vincere e non si può mai respingere questo sacrosanto principio se non nell’ultimissima tappa, magari sul filo di lana. Certo è che la pesante sconfitta subita dalla Juve contro il Real ha ridato fiato ai cuori azzurri, rinnovando le speranze – anche se parziali e piuttosto controllate – della Torcida napoletana. Insomma si va avanti ad oltranza e ad ogni costo. E il pienone annunciato al San Paolo per la partita con il Chievo dimostra in maniera più che evidente che la bandiera della resa su questo fronte non esiste affatto. Va detto però che proprio sotto questo aspetto suonano ancora stonate ed hanno fatto storcere la bocca le parole del timoniere Sarri nel dopopartita col Sassuolo: “Puntiamo al record degli 87 punti…”, sinceramente roba da ridere. Avrà parlato così per proteggere la squadra da critiche velenose e pressioni? Ma non si è ancora reso conto - dopo tre anni di lavoro a Napoli - che nessuno ha mai messo pressione agli azzurri anche quando avrebbero meritato qualche tiratina d’orecchi? Per loro sempre applausi e cori, vivaddio, mai come nelle ultime tre stagioni. E sarà così anche contro il Chievo. Lo straordinario rapporto d’amore tra i tifosi e la squadra del cuore è qualcosa che non esiste da nessun’altra parte. E allora diamoci dentro a tutta forza, giacchè il campionato non è finito, pur se dilagano a tutti i livelli voci e trattative sul prossimo calciomercato. Ma tornando al discorso sulle critiche, le osservazioni e le pressioni che nel calcio sono all’ordine del giorno, pensate un po’ cosa si è scatenato a Torino, dove apertamente e senza nessuna riserva l’obiettivo principe sin dall’inizio era stato fissato nella Champions League. L’inferno, dopo il Real. E tra coloro che sono finiti nel tourbillon c’è soprattutto Paulo Dybala. Ne hanno scritto e ne scrivono di tutti i colori sul boy argentino, fino a qualche tempo fa innalzato sugli altari e accostato perfino al più grande del calcio mondiale ed ai più grandi centrocampisti d’attacco nella storia della Vecchia Signora. Ora più che mai però sembra che Dybala già abbia fatto il suo tempo a Torino. Sarà un sogno, una grande suggestione, certo. Diciamola tutta comunque: l’azzurro a Dybala ci starebbe a pennello, così come avvenne con Omar Sivori, grazie all’allora presidentissimo Roberto Fiore che adesso starà seguendo dal Paradiso il suo Napoli. Forse il momento è favorevole per rinnovare un’operazione di quel tipo, quando Manolete detto pure El Cabezon lasciò Madama in totale disaccordo con l’allenatore Heriberto Herrera e venne nella città in riva al Golfo. Sembrava un’operazione impossibile e che invece si realizzò. E’ pure vero che Zamparini offrì Dybala al Napoli, prima della Juve, ma il patron sostenne che il giovanotto argentino e Higuain parlavano un linguaggio calcistico diverso e non se ne fece niente. Ora tuttavia è del tutto diverso. Chissà, dovendo comunque procedere nell’operazione di migliorare il Napoli nella prossima stagione, può darsi che De Laurentiis non si lasci sfuggire l’occasione, portato magari fuori strada da qualche suo inopportuno consigliori, come è successo con Immobile. Dybala in azzurro sarebbe un colpaccio. E' un'equazione piacevolissima di calciomercato e riuscita finora per due terzi: Fiore-Sivori, Ferlaino-Maradona. De Laurentiis-Dybala? Chissà...

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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