NAPOLI - È un "caratteraccio" don Maurizio che le cose non le manda mica a dire. Sollecitato sulla questione del suo nuovo contratto, ha dettato la sua condizione-base per restare in azzurro, condizione che ha anteposto ai soldi, cioè all'aumento dell'ingaggio tra l'altro già ampiamente meritato per quanto sta facendo. Sarri insomma pensa a restare al posto di comando della squadra del cuore, ma ha puntato i piedi, mandando un messaggio molto chiaro al patron: sarà ancora il timoniere del Napoli ma con Giuntoli confermato nel suo ruolo di "fuoriclasse": così ha definito e lodato il direttore sportivo. In realtà Sarri è sceso in campo a tutela di Giuntoli nel momento in cui in giro - alimentato da voci sotterranee - il fallimento delle operazioni di calciomercato di gennaio, è stato attribuito al diesse toscano. Voci che a livello di informazione hanno riferito all'intero ambiente di una presunta volontà del club di arrivare alla conclusione del rapporto di lavoro, un licenziamento o quasi, insomma. A Sarri tutto questo non è andato giù non condividendo voci e tesi che in maniera pretestuosa hanno chiamato in causa Giuntoli sul "no" di Verdi e sulla "sceneggiata "Politano". Tra l'altro il diesse non ha mica carta bianca. E allora?
Gianfranco Lucariello
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
09/02/2024 - 16:45
NAPOLI - È un "caratteraccio" don Maurizio che le cose non le manda mica a dire. Sollecitato sulla questione del suo nuovo contratto, ha dettato la sua condizione-base per restare in azzurro, condizione che ha anteposto ai soldi, cioè all'aumento dell'ingaggio tra l'altro già ampiamente meritato per quanto sta facendo. Sarri insomma pensa a restare al posto di comando della squadra del cuore, ma ha puntato i piedi, mandando un messaggio molto chiaro al patron: sarà ancora il timoniere del Napoli ma con Giuntoli confermato nel suo ruolo di "fuoriclasse": così ha definito e lodato il direttore sportivo. In realtà Sarri è sceso in campo a tutela di Giuntoli nel momento in cui in giro - alimentato da voci sotterranee - il fallimento delle operazioni di calciomercato di gennaio, è stato attribuito al diesse toscano. Voci che a livello di informazione hanno riferito all'intero ambiente di una presunta volontà del club di arrivare alla conclusione del rapporto di lavoro, un licenziamento o quasi, insomma. A Sarri tutto questo non è andato giù non condividendo voci e tesi che in maniera pretestuosa hanno chiamato in causa Giuntoli sul "no" di Verdi e sulla "sceneggiata "Politano". Tra l'altro il diesse non ha mica carta bianca. E allora?
Gianfranco Lucariello
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