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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, chi ha ragione, chi ha torto? Certamente non era questo il momento della maretta"
03.02.2021 14:36 di Napoli Magazine

NAPOLI - Psicodramma? Non è il caso di questi tempi. Gioco delle parti, probabile. Ecco, trovato: siamo allo stallo. Che nel gioco degli scacchi consiste nel vantaggio di non poter muovere il re che non è sotto scacco e determina la patta. Nessun vincitore. Mettiamola così. Certo è che non si avvertiva proprio il bisogno della maretta in casa azzurra. Proprio nel momento cruciale della stagione, quando ancora tutto è in gioco. Chi ha ragione, chi ha torto? Forse entrambi i contendenti avrebbero potuto gestire in altro modo l'impasse derivata da incomprensione, mancanza - voluta? - di una comunicazione diretta. Va anche detto che certi sfoghi sono figli della caciara scatenata sui social e in talune trasmissioni. Un bla-bla-bla che ha potuto dare fastidio anche ad un tipo navigato come Ringhio. Venti di tempesta accolti aprendo la finestra anziché chiuderla. Riflettendo sui risultati della squadra c'è da dire che spesso essa ha viaggiato su un'altalena. Fornendo prestazioni roboanti in alcune circostanze, così così in altre. Un'alternanza figlia anche delle contingenze: partite ravvicinate, infortuni, acquisti non del tutto indovinati. Però, poi devi ricordare che un trofeo è stato messo in bacheca, che in Europa League vi sono ferme probabilità di andare ancora avanti, che Lozano è stato restituito ai suoi antichi splendori, che la posizione in classifica è in fluido divenire. Un vecchio adagio recita che chiacchiere e tabacchere 'e legno 'o Banco e Napule nu' 'e mpegna. Ecco che è questo il momento del tutti zitti e pedalare. Perché premono sfide ravvicinate di un certo tipo, a cominciare dall'andata con l'Atalanta in coppa Italia. Un impegno insidioso perché non sai quale Dea avrai davanti, una grande squadra anch'essa dal cammino altalenante. Certo gli azzurri non si troveranno davanti la squadra molle affrontata e legnata in campionato. Poi, il Genoa rivitalizzato da mastro Ballardini, la gara di ritorno con i bergamaschi, infine la madre di tutte le partite, quella con la Juve. Alla fine di questo miniciclo si faranno un po' di conti. Nella certezza, comunque, che la squadra è con Gattuso. Pur nel sospetto che possa essere attuale un altro motto: Giorgio se ne vuole andare e il vescovo vuol mandarlo via. Ed è tutto.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, chi ha ragione, chi ha torto? Certamente non era questo il momento della maretta"

di Napoli Magazine

03/02/2024 - 14:36

NAPOLI - Psicodramma? Non è il caso di questi tempi. Gioco delle parti, probabile. Ecco, trovato: siamo allo stallo. Che nel gioco degli scacchi consiste nel vantaggio di non poter muovere il re che non è sotto scacco e determina la patta. Nessun vincitore. Mettiamola così. Certo è che non si avvertiva proprio il bisogno della maretta in casa azzurra. Proprio nel momento cruciale della stagione, quando ancora tutto è in gioco. Chi ha ragione, chi ha torto? Forse entrambi i contendenti avrebbero potuto gestire in altro modo l'impasse derivata da incomprensione, mancanza - voluta? - di una comunicazione diretta. Va anche detto che certi sfoghi sono figli della caciara scatenata sui social e in talune trasmissioni. Un bla-bla-bla che ha potuto dare fastidio anche ad un tipo navigato come Ringhio. Venti di tempesta accolti aprendo la finestra anziché chiuderla. Riflettendo sui risultati della squadra c'è da dire che spesso essa ha viaggiato su un'altalena. Fornendo prestazioni roboanti in alcune circostanze, così così in altre. Un'alternanza figlia anche delle contingenze: partite ravvicinate, infortuni, acquisti non del tutto indovinati. Però, poi devi ricordare che un trofeo è stato messo in bacheca, che in Europa League vi sono ferme probabilità di andare ancora avanti, che Lozano è stato restituito ai suoi antichi splendori, che la posizione in classifica è in fluido divenire. Un vecchio adagio recita che chiacchiere e tabacchere 'e legno 'o Banco e Napule nu' 'e mpegna. Ecco che è questo il momento del tutti zitti e pedalare. Perché premono sfide ravvicinate di un certo tipo, a cominciare dall'andata con l'Atalanta in coppa Italia. Un impegno insidioso perché non sai quale Dea avrai davanti, una grande squadra anch'essa dal cammino altalenante. Certo gli azzurri non si troveranno davanti la squadra molle affrontata e legnata in campionato. Poi, il Genoa rivitalizzato da mastro Ballardini, la gara di ritorno con i bergamaschi, infine la madre di tutte le partite, quella con la Juve. Alla fine di questo miniciclo si faranno un po' di conti. Nella certezza, comunque, che la squadra è con Gattuso. Pur nel sospetto che possa essere attuale un altro motto: Giorgio se ne vuole andare e il vescovo vuol mandarlo via. Ed è tutto.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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