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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, l'Europa chiama!"
14.02.2018 10:44 di Napoli Magazine

NAPOLI - L'Europa chiama, il Napoli come risponderà? Bel quesito. Intanto, stando alla prevendita per l'andata con il Lipsia, il popolo sanpaolino ha già risposto: c'è curiosità, ma niente di più. Quelli che tengono all'onore sostengono che non si può correre il rischio di una magra figura, perché il ranking Uefa dice che il Napoli è tra le prime venti del continente e il Lipsia figura oltre la novantesima posizione. E dunque, si deve osare. Anche per tenere alta l'autostima che nel cortile di casa va che è una bellezza. Premesso che nessuna squadra scende in campo con l'idea di non poter vincere - e tanto meno il gruppo sarriano della grande bellezza - si deve pur tenere conto delle possibilità del momento.  La storia della coperta corta è davanti agli occhi di tutti. Via Giaccherini e Maksimovic, squalificati Mertens e Machach, in precarie condizioni fisiche Hamsik, Chiriches ed Albiol, restano in pochi per poter assicurare un decente turnover. Probabilmente toccherà ad Insigne e Callejòn guidare l'attacco e sarebbe interessante vedere insieme dall'inizio almeno due su tre dei titolarissimi subentranti, che sono Diawara, Zielinski e Rog. Approdare agli ottavi dell'Europa League dovrebbe costituire motivo d'orgoglio. Si vedrà. E' naturale che nella mente degli azzurri ci sia soprattutto il match di campionato con la Spal (quanti gol rifilava agli estensi il mio amico Cané!) che potrebbe dare la possibilità di un ulteriore allungo sulla Juve che dovrà vedersela nel derby con il Toro dell'imbattuto Mazzarri, caro ex. Intrigante il prossimo turno, non c'è che dire. Sono trascorsi un po' di giorni, ma ho ancora negli occhi il secondo tempo degli azzurri contro le aquile di Lotito ridotte a passerotti spennati e infreddoliti. Poesìa autentica il quarto sigillo. Con i tocchetti ravvicinati stile futsal (un omaggio alla recente corona continentale conquistata ai danni della Spagna dal Portogallo del fuoriclasse Ricardinho) e l'uscita di Jorginho per Zielinski e il doppio passo del polacco e l'acchito (adoro il bigliardo) per il colpetto in buca di Mertens detto Ciro. Ne ho raccontati di mondiali, europei e coppecampioni: un gol così è da tramandare ai posteri, geometrico e geniale, degno dell'epopea maradoniana. Il direttore d'orchestra odia lo smoking e preferisce dirigere in tuta. Ma l'importante è che non dimentichi mai bacchetta e spartito. E' zio Maurizio l'autentico top player dell'ensemble azzurro. Chapeau.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, l'Europa chiama!"

di Napoli Magazine

14/02/2024 - 10:44

NAPOLI - L'Europa chiama, il Napoli come risponderà? Bel quesito. Intanto, stando alla prevendita per l'andata con il Lipsia, il popolo sanpaolino ha già risposto: c'è curiosità, ma niente di più. Quelli che tengono all'onore sostengono che non si può correre il rischio di una magra figura, perché il ranking Uefa dice che il Napoli è tra le prime venti del continente e il Lipsia figura oltre la novantesima posizione. E dunque, si deve osare. Anche per tenere alta l'autostima che nel cortile di casa va che è una bellezza. Premesso che nessuna squadra scende in campo con l'idea di non poter vincere - e tanto meno il gruppo sarriano della grande bellezza - si deve pur tenere conto delle possibilità del momento.  La storia della coperta corta è davanti agli occhi di tutti. Via Giaccherini e Maksimovic, squalificati Mertens e Machach, in precarie condizioni fisiche Hamsik, Chiriches ed Albiol, restano in pochi per poter assicurare un decente turnover. Probabilmente toccherà ad Insigne e Callejòn guidare l'attacco e sarebbe interessante vedere insieme dall'inizio almeno due su tre dei titolarissimi subentranti, che sono Diawara, Zielinski e Rog. Approdare agli ottavi dell'Europa League dovrebbe costituire motivo d'orgoglio. Si vedrà. E' naturale che nella mente degli azzurri ci sia soprattutto il match di campionato con la Spal (quanti gol rifilava agli estensi il mio amico Cané!) che potrebbe dare la possibilità di un ulteriore allungo sulla Juve che dovrà vedersela nel derby con il Toro dell'imbattuto Mazzarri, caro ex. Intrigante il prossimo turno, non c'è che dire. Sono trascorsi un po' di giorni, ma ho ancora negli occhi il secondo tempo degli azzurri contro le aquile di Lotito ridotte a passerotti spennati e infreddoliti. Poesìa autentica il quarto sigillo. Con i tocchetti ravvicinati stile futsal (un omaggio alla recente corona continentale conquistata ai danni della Spagna dal Portogallo del fuoriclasse Ricardinho) e l'uscita di Jorginho per Zielinski e il doppio passo del polacco e l'acchito (adoro il bigliardo) per il colpetto in buca di Mertens detto Ciro. Ne ho raccontati di mondiali, europei e coppecampioni: un gol così è da tramandare ai posteri, geometrico e geniale, degno dell'epopea maradoniana. Il direttore d'orchestra odia lo smoking e preferisce dirigere in tuta. Ma l'importante è che non dimentichi mai bacchetta e spartito. E' zio Maurizio l'autentico top player dell'ensemble azzurro. Chapeau.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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