Golazo
GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, ora il tempo stringe!"
04.12.2019 19:16 di Napoli Magazine

NAPOLI - La terra, l'universo, i mari e i monti nacquero dal caos. Nel Napoli si è andati a ritroso, si avvertiva l'esigenza (peregrina abbastanza) di tornare al caos e così sono caduti vari ammassi di stelle (alcune, stelline). Un bel casotto cominciato a Dimaro, tra proclami di vittoria e finte trattative di ingaggi di giocatori graditi a Sopracciglio Alzato. Furono acquistati buoni giocatori alcuni dei quali, e penso a Lozano Mexico e nuvole, che però erano cloni di un altro clone e di un altro ancora. Insomma: doppioni. Si gridò alla coppia (centrale di difesa) più bella del mondo avendo affiancato Manolas il greco a Koulibaly. Mi astenni, perché anche in questo caso ritenni che la coppia non fosse ben assortita. Uno come Albiol, maestro delle marcature preventive, non c'era più. Un difensore unico, per tecnica ed intelligenza. L'unico affare, in tutti i sensi, è stato l'acquisto di Di Lorenzo. E Paco Llorente il suo lo sta facendo, oltre al minimo sindacale. Si cominciò traballando, càpita. Ci fu entusiasmo per le prestazioni in Champions e si va verso il probabile primo posto nel girone. Azzurri orgogliosi in Europa e colmi di pregiudizi tra i confini italici. All'occhio attento non sfuggì l'incongruenza di certe scelte di mercato e di conseguenza il cammino altalenante (più giù che su) della squadra. Poi, venne il novembre nero. Punizione, tutti in ritiro. Non condivido, sussurrò Sopracciglio Alzato e però ci andò da solo quando ci fu l'ammutinamento. Salvo, poi, dare indirettamente ragione al padrone del vapore e ordinare egli stesso il tutti in ritiro dopo la caduta in casa al cospetto del Bologna. Gli ex ammutinati non avranno gradito, c'è da giurarci. Non so come andrà a finire la battaglia legale in seguito alla decisione presidenziale di decurtare gli stipendi ai reprobi. So per certo, però, che si sta girando una pellicola sbiadita dal titolo: tutti contro tutti. Un casino della madonna, avrebbero chiosato Cochi e Renato. Mi dispiace vedere Carletto (lasciamo perdere il Re Carlo) che ho apprezzato da una vita fare la figura del bolso, lui che ama i cavalli. Prendetevi le vostre responsabilità, ha tuonato ai giocatori nelle prime ore del ritiro antifurlano. Fossi stato in uno qualunque dei giocatori avrei obiettato: è giusto, ma lei mister ci confonde! Formazioni strampalate, elementi spesso fuori ruolo, cambi non logici ma disperati. Una stagione che sta per essere gettata alle ortiche. Se è vero che l'Europa è birichina ma porta soldi a palate, allo stato delle cose, bisognerà vincerla per non far piangere il presidente sul rosso e che dovrà dire ai familiari: ragazzi, non c'è un euro da dividere! Andando di questo passo sarà un'impresa perfino qualificarsi per la zona Uefa. Ho visto Cagliari-Samp e voi? Facevo fatica a catalogarla come una partita del campionato nostrano: gol stupendi, alternanza, vittoria infine dei sardi, al 96', e con Cerri subentrato dalla panca. Tutti i ragazzi di Maran - e bravi anche i doriani, Quagliarella che golazo - hanno dimostrato di avere gli attributi. E vi raccomando quel Nainggolan (e pure Rog) uomo squadra di livello superiore. Mister chewingum - attento, che logora il cervello - sceglierà gli undici che dovranno affrontare l'Udinese bisognosa di punti. I prescelti, anche se in campo dovessero andare quei due o tre che si guardano in cagnesco, dimostrino di avere attaccamento alla squadra (in futuro, farete ciò che riterrete più opportuno) e cerchino di ricordarsi che l'ultimo successo è datato 19 ottobre, il doppio Milik al Verona. E se, corna e bicorna, dovesse andare male anche in Friuli, Mister chewingum o se vi piace di più Sopracciglio Alzato, faccia le valigie. Insieme con figlio e genero. Prima che il vescovo ti mandi via. Sarebbe più inglese.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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di Napoli Magazine

04/12/2024 - 19:16

NAPOLI - La terra, l'universo, i mari e i monti nacquero dal caos. Nel Napoli si è andati a ritroso, si avvertiva l'esigenza (peregrina abbastanza) di tornare al caos e così sono caduti vari ammassi di stelle (alcune, stelline). Un bel casotto cominciato a Dimaro, tra proclami di vittoria e finte trattative di ingaggi di giocatori graditi a Sopracciglio Alzato. Furono acquistati buoni giocatori alcuni dei quali, e penso a Lozano Mexico e nuvole, che però erano cloni di un altro clone e di un altro ancora. Insomma: doppioni. Si gridò alla coppia (centrale di difesa) più bella del mondo avendo affiancato Manolas il greco a Koulibaly. Mi astenni, perché anche in questo caso ritenni che la coppia non fosse ben assortita. Uno come Albiol, maestro delle marcature preventive, non c'era più. Un difensore unico, per tecnica ed intelligenza. L'unico affare, in tutti i sensi, è stato l'acquisto di Di Lorenzo. E Paco Llorente il suo lo sta facendo, oltre al minimo sindacale. Si cominciò traballando, càpita. Ci fu entusiasmo per le prestazioni in Champions e si va verso il probabile primo posto nel girone. Azzurri orgogliosi in Europa e colmi di pregiudizi tra i confini italici. All'occhio attento non sfuggì l'incongruenza di certe scelte di mercato e di conseguenza il cammino altalenante (più giù che su) della squadra. Poi, venne il novembre nero. Punizione, tutti in ritiro. Non condivido, sussurrò Sopracciglio Alzato e però ci andò da solo quando ci fu l'ammutinamento. Salvo, poi, dare indirettamente ragione al padrone del vapore e ordinare egli stesso il tutti in ritiro dopo la caduta in casa al cospetto del Bologna. Gli ex ammutinati non avranno gradito, c'è da giurarci. Non so come andrà a finire la battaglia legale in seguito alla decisione presidenziale di decurtare gli stipendi ai reprobi. So per certo, però, che si sta girando una pellicola sbiadita dal titolo: tutti contro tutti. Un casino della madonna, avrebbero chiosato Cochi e Renato. Mi dispiace vedere Carletto (lasciamo perdere il Re Carlo) che ho apprezzato da una vita fare la figura del bolso, lui che ama i cavalli. Prendetevi le vostre responsabilità, ha tuonato ai giocatori nelle prime ore del ritiro antifurlano. Fossi stato in uno qualunque dei giocatori avrei obiettato: è giusto, ma lei mister ci confonde! Formazioni strampalate, elementi spesso fuori ruolo, cambi non logici ma disperati. Una stagione che sta per essere gettata alle ortiche. Se è vero che l'Europa è birichina ma porta soldi a palate, allo stato delle cose, bisognerà vincerla per non far piangere il presidente sul rosso e che dovrà dire ai familiari: ragazzi, non c'è un euro da dividere! Andando di questo passo sarà un'impresa perfino qualificarsi per la zona Uefa. Ho visto Cagliari-Samp e voi? Facevo fatica a catalogarla come una partita del campionato nostrano: gol stupendi, alternanza, vittoria infine dei sardi, al 96', e con Cerri subentrato dalla panca. Tutti i ragazzi di Maran - e bravi anche i doriani, Quagliarella che golazo - hanno dimostrato di avere gli attributi. E vi raccomando quel Nainggolan (e pure Rog) uomo squadra di livello superiore. Mister chewingum - attento, che logora il cervello - sceglierà gli undici che dovranno affrontare l'Udinese bisognosa di punti. I prescelti, anche se in campo dovessero andare quei due o tre che si guardano in cagnesco, dimostrino di avere attaccamento alla squadra (in futuro, farete ciò che riterrete più opportuno) e cerchino di ricordarsi che l'ultimo successo è datato 19 ottobre, il doppio Milik al Verona. E se, corna e bicorna, dovesse andare male anche in Friuli, Mister chewingum o se vi piace di più Sopracciglio Alzato, faccia le valigie. Insieme con figlio e genero. Prima che il vescovo ti mandi via. Sarebbe più inglese.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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