NAPOLI - Non è vero ma ci credo. Insomma, la vecchia storia che gli occhi possono più delle fucilate. In due settimane dal primo al quarto posto con l'ultima sberla presa in casa dall'Empoli subendo un gollonzo di quelli che avrebbero reso felice la Gialappa's. La dichiarazione di Andreazzoli, persona e tecnico che stimo, secondo cui questi tipi di gol sono preparati in allenamento mi ha lasciato basìto. Si vede che ad Empoli si allenano sul bigliardo: sponda, carambola e fungo. Da Milano (Inter) è cominciata la serie nera. Fu quella una sconfitta immeritata e da lì in poi il diluvio tranne quel raggio di sole con la inguardabile Lazio di Sarri. Il Napoli con la sua formazione titolare è squadra da scudetto. Il Napoli vessato da infortuni quasi tutti muscolari è una squadra abbordabile anche da ciurme ai primi arrembaggi. La serie di accidenti di natura non traumatica lascia aperta la porta al dubbio che qualcosa non funzioni a dovere: preparazione, tenuta, allenamenti, ripetute. Un po' tutte le squadre hanno acciacchi di questo tipo, tranne l'Inter che sembra godere di ottima salute in tutti i sensi. La prossima sfida al Meazza, in casa del Milan, si preannuncia come una riunione di convalescenti degli ospedali riuniti. E' la contesa che, per entrambe, potrebbe indirizzare verso un principio di guarigione con tutte le conseguenze sul futuro immediato. Soltanto una vittoria, dell'una o dell'altra, produrrà l'effetto pratico di restare incollati all'Inter che a Salerno potrebbe portarsi dietro un pallottoliere. Intanto, l'urna di Nyon (che casino con quelle palline sbagliate, che figuraccia ha fatto l'Uefa!) ha decretato che sarà partissima con il Barcellona da poco affidato a Xavi. Se per il 17 febbraio Spalletti avrà a disposizione tutti i titolarissimi potremo assistere a due scontri tutti da gustare. Una doppia sfida in Europa League che ha il sapore della Champions.

Adolfo Mollichelli

Napoli Magazine

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