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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Napoli, ogni partita come una finale"
10.02.2024 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - Concentriamoci sul da farsi per tentare di agganciare il quarto posto e salvare una stagione iniziata in modo disastroso. Non si ritorni più sul passato recente, non interessa più di tanto fare ammenda, cercare comprensione, chiedere scusa, parlare di chi non c'è più nella casa azzurra. Basta. Ci vuole serenità, inutile e dannoso l'eterno j'accuse per difendere se stesso. Sul campo, una piccola svolta s'era già notata durante la Supercoppa araba (altro che italiana!), due partite più che onorevoli. Col Verona s'è tornati alla vittoria dopo un tremore che è durato un tempo infinito. La nota lieta è il ritorno al gol di Kvara. Ora si deve andare avanti prendendo coscienza che ogni partita - da qui alla fine del campionato - deve essere preparata, vissuta e giocata come una finale. Altrimenti dei miliardi della Champions si sentirà soltanto il profumo. La sfida con il Milan - bestia nera degli azzurri - dovrà confermare i recenti progressi. Si vada in campo con orgoglio: ci avete rovinato alcune giornate nell'anno del trionfo, ora proveremo a togliervi dalla testa grilli malsani, tipo il sogno di poter rientrare ancora nella lotta scudetto. Una sfida delicata ma col conforto di aver recuperato un paio di titolari. L'ostracismo a Zielinski onestamente non lo comprendo. La serietà del polacco promessosi all'Inter non va messa in dubbio. E' questa un'altra scoria, conseguenza degli evidenti errori di programmazione commessi nel periodo euforico del post-scudetto. Anche Osimhen, in finale con la sua Nigeria in coppa d'Africa giocherà la prossima stagione con la maglia di una squadra della Premier e allora che si fa, si mette in panchina anche Zolla Gialla? Suvvia! Questione stadio: si cerchi un accordo per il Maradona, la cui concessione è stata un vantaggio economico per la società di Aurelio Primo. Soltanto ora, nel momento in cui è preferibile stornare l'attenzione, si parla di campi d'allenamento moderni e magari di una più attenta cura verso il vivaio, si promette il ritorno allo scudetto nel giro di tre anni. Sognare non costa nulla. Parlare, neanche. Perché le parole se le porta via il vento. Ma per carità! Afragola, no!

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Napoli, ogni partita come una finale"

di Napoli Magazine

10/02/2024 - 23:55

NAPOLI - Concentriamoci sul da farsi per tentare di agganciare il quarto posto e salvare una stagione iniziata in modo disastroso. Non si ritorni più sul passato recente, non interessa più di tanto fare ammenda, cercare comprensione, chiedere scusa, parlare di chi non c'è più nella casa azzurra. Basta. Ci vuole serenità, inutile e dannoso l'eterno j'accuse per difendere se stesso. Sul campo, una piccola svolta s'era già notata durante la Supercoppa araba (altro che italiana!), due partite più che onorevoli. Col Verona s'è tornati alla vittoria dopo un tremore che è durato un tempo infinito. La nota lieta è il ritorno al gol di Kvara. Ora si deve andare avanti prendendo coscienza che ogni partita - da qui alla fine del campionato - deve essere preparata, vissuta e giocata come una finale. Altrimenti dei miliardi della Champions si sentirà soltanto il profumo. La sfida con il Milan - bestia nera degli azzurri - dovrà confermare i recenti progressi. Si vada in campo con orgoglio: ci avete rovinato alcune giornate nell'anno del trionfo, ora proveremo a togliervi dalla testa grilli malsani, tipo il sogno di poter rientrare ancora nella lotta scudetto. Una sfida delicata ma col conforto di aver recuperato un paio di titolari. L'ostracismo a Zielinski onestamente non lo comprendo. La serietà del polacco promessosi all'Inter non va messa in dubbio. E' questa un'altra scoria, conseguenza degli evidenti errori di programmazione commessi nel periodo euforico del post-scudetto. Anche Osimhen, in finale con la sua Nigeria in coppa d'Africa giocherà la prossima stagione con la maglia di una squadra della Premier e allora che si fa, si mette in panchina anche Zolla Gialla? Suvvia! Questione stadio: si cerchi un accordo per il Maradona, la cui concessione è stata un vantaggio economico per la società di Aurelio Primo. Soltanto ora, nel momento in cui è preferibile stornare l'attenzione, si parla di campi d'allenamento moderni e magari di una più attenta cura verso il vivaio, si promette il ritorno allo scudetto nel giro di tre anni. Sognare non costa nulla. Parlare, neanche. Perché le parole se le porta via il vento. Ma per carità! Afragola, no!

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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