Il Punto
ADL - De Laurentiis: "Stadio? Firmeremo una convenzione per un decennio, scudetto dell'anno scorso? Ferita nell'anima, Icardi? Certe cotte hanno un loro momento, Lozano e Fornals mi piacciono, Ancelotti a Napoli per sempre? Magari! Zielinski e Milik? Fanno parte della famiglia"
02.03.2019 15:17 di Napoli Magazine

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "Napoli e Juventus sono i due club che sono riusciti a rianimarsi dopo gli sconquassi del passato, il fallimento per noi e Calciopoli per loro. Si possono considerare due regine europee da fare anche invidia ad altre Nazioni. Ci piacerebbe poter ospitare in un contesto più italiano e meno discriminante. Riferimento all'apertura agli ospiti? Senza entrare nel merito della decisione, non posso notare la diversità di trattamento dell’Osservatorio che, con leggerezza, permette agli juventini di venire a Napoli, mentre è stato vietato ai nostri tifosi di andare a Torino. Sarebbe bello poter far vivere questa nottata a chi vorrà esserci in uno stadio bello come lo è quello della Juventus. A breve firmeremo una convenzione con il Comune per un decennio e dopo le Universiadi cominceremo, mi auguro, a ragionare su un impianto all’altezza di una squadra che da quando è rinata ha dimostrato sempre di volersi migliorare e di puntare in alto. Ferita per lo Scudetto? Le ferite, quando sono profonde, restano nell’anima e non nella carne. E quella è aperta e lo resterà per un po’, penso. Che gatta ci covi, sulla conduzione dei campionati, è un sospetto di parecchi, mica il mio. E che ciò sia un male comune diffuso in altri tornei, è un fatto. Però vorrei fosse chiaro un aspetto: il Var è stato istituito per evitare errori arbitrali. E se non viene usato con coscienza, pensar male è inevitabile. E di dubbi ne ho avuti tanti nella passata stagione. Allegri? Quando lo chiamai, era ancora impegnato. E quando si liberò, io avevo già stretto la mano a Benitez. Però chapeau per tutto quello che ha saputo fare, per i trofei vinti, per la capacità di essere sempre padrone delle varie situazioni. Non so se abbia qualcosa in comune con Carlo, certamente sono diversi nella loro espressione calcistica: con Ancelotti ci si diverte di più, mentre Allegri mi pare abbia l’ossessione del risultato. Icardi? Certe cotte hanno un loro momento. Non facciamo collezioni di numeri 9. Abbiamo abbassato l’età media e continuiamo su questa nostra strada che ci ha portati a Meret e a Fabian Ruiz, tanto per fare due nomi. Ma anche Malcuit, che si sta imponendo: quanti avrebbero pensato che sarebbe diventato così funzionale? Lozano e Fornals? Ed è vero che mi piacciono sia l’uno che l’altro, ma questo non basta, come sapete. Ogni anno entrano nuovi attori, che mesi prima non godevano di attenzione: noi stiamo al gioco, anche se adesso le figure dei procuratori rendono più complicate situazioni apparentemente semplici. Zielinski e Milik? Fanno parte della famiglia. E a meno che qualcuno di noi non si innamori di altri, immagino che siano dei nostri anche in futuro e per lungo tempo. Ancelotti a Napoli per sempre? Magari! Così potrei andare più spesso a Los Angeles, per fare tutte quelle cose che mi sono mancate negli ultimi quindici anni".

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ADL - De Laurentiis: "Stadio? Firmeremo una convenzione per un decennio, scudetto dell'anno scorso? Ferita nell'anima, Icardi? Certe cotte hanno un loro momento, Lozano e Fornals mi piacciono, Ancelotti a Napoli per sempre? Magari! Zielinski e Milik? Fanno parte della famiglia"

di Napoli Magazine

02/03/2024 - 15:17

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "Napoli e Juventus sono i due club che sono riusciti a rianimarsi dopo gli sconquassi del passato, il fallimento per noi e Calciopoli per loro. Si possono considerare due regine europee da fare anche invidia ad altre Nazioni. Ci piacerebbe poter ospitare in un contesto più italiano e meno discriminante. Riferimento all'apertura agli ospiti? Senza entrare nel merito della decisione, non posso notare la diversità di trattamento dell’Osservatorio che, con leggerezza, permette agli juventini di venire a Napoli, mentre è stato vietato ai nostri tifosi di andare a Torino. Sarebbe bello poter far vivere questa nottata a chi vorrà esserci in uno stadio bello come lo è quello della Juventus. A breve firmeremo una convenzione con il Comune per un decennio e dopo le Universiadi cominceremo, mi auguro, a ragionare su un impianto all’altezza di una squadra che da quando è rinata ha dimostrato sempre di volersi migliorare e di puntare in alto. Ferita per lo Scudetto? Le ferite, quando sono profonde, restano nell’anima e non nella carne. E quella è aperta e lo resterà per un po’, penso. Che gatta ci covi, sulla conduzione dei campionati, è un sospetto di parecchi, mica il mio. E che ciò sia un male comune diffuso in altri tornei, è un fatto. Però vorrei fosse chiaro un aspetto: il Var è stato istituito per evitare errori arbitrali. E se non viene usato con coscienza, pensar male è inevitabile. E di dubbi ne ho avuti tanti nella passata stagione. Allegri? Quando lo chiamai, era ancora impegnato. E quando si liberò, io avevo già stretto la mano a Benitez. Però chapeau per tutto quello che ha saputo fare, per i trofei vinti, per la capacità di essere sempre padrone delle varie situazioni. Non so se abbia qualcosa in comune con Carlo, certamente sono diversi nella loro espressione calcistica: con Ancelotti ci si diverte di più, mentre Allegri mi pare abbia l’ossessione del risultato. Icardi? Certe cotte hanno un loro momento. Non facciamo collezioni di numeri 9. Abbiamo abbassato l’età media e continuiamo su questa nostra strada che ci ha portati a Meret e a Fabian Ruiz, tanto per fare due nomi. Ma anche Malcuit, che si sta imponendo: quanti avrebbero pensato che sarebbe diventato così funzionale? Lozano e Fornals? Ed è vero che mi piacciono sia l’uno che l’altro, ma questo non basta, come sapete. Ogni anno entrano nuovi attori, che mesi prima non godevano di attenzione: noi stiamo al gioco, anche se adesso le figure dei procuratori rendono più complicate situazioni apparentemente semplici. Zielinski e Milik? Fanno parte della famiglia. E a meno che qualcuno di noi non si innamori di altri, immagino che siano dei nostri anche in futuro e per lungo tempo. Ancelotti a Napoli per sempre? Magari! Così potrei andare più spesso a Los Angeles, per fare tutte quelle cose che mi sono mancate negli ultimi quindici anni".