Il Punto
FRANCE FOOTBALL - Malcuit: "Con Ancelotti puoi solo migliorare, a Napoli si respira calcio, si sente il peso della storia, Koulibaly è tra i migliori difensori al mondo, e sogno di giocare in Nazionale"
27.02.2019 11:10 di Napoli Magazine

NAPOLI - Kevin Malcuit, terzino del Napoli, ha rilasciato un'intervista a France Football: "Quando sono arrivato al Napoli ho riscontrato una grandissima differenza a livello tattico rispetto alla Ligue 1. Nei primi giorni spesso ero fuori passo con i miei compagni di squadra, dovevo assimilare il modo di giocare e migliorare nel ruolo, penso di aver lavorato bene in tal senso. Come mi ha aiutato Ancelotti? Mi ha fatto lavorare soprattutto sull'aspetto tattico nella fase difensiva. Quando hai la fortuna di avere il mister, uno dei migliori allenatori al mondo, ascolti ogni sua parola perchè sai che con lui puoi migliorare. Se l'Italia è più preparata tatticamente? Sì, qui c'è molta più attenzione ai dettagli. Durante le partite, qualsiasi disattenzione può essere rapidamente punita. C'è da essere molto più attenti nei 90 minuti, altrimenti si può rischiare molto. Il calore dei tifosi a Saint-Étienne e allo stadio Geoffroy-Guichard e quello dei tifosi del Napoli? L'atmosfera al Saint-Etienne è incredibile, sicuramente una delle più belle di Francia. Ma Napoli è diversa, le persone vivono, mangiano, respirano e dormono pensando calcio. Come a Saint-Etienne, qui sentiamo il peso della storia indossando la maglia del Napoli. Diego Maradona ha giocato qui. Il calcio è una religione, non importa chi sei nella tua vita di tutti i giorni. Ognuno è un sostenitore del Napoli, e questo fervore, questa atmosfera, l'avverti ogni giorno. Quale compagno di squadra mi ha colpito di più? Mi alleno ogni giorno solo con calciatori di livello internazionale, il livello è molto alto, ma, parlando della difesa, dico Kalidou Koulibaly perché oggi è sicuramente uno dei migliori difensori del mondo e possiamo solo migliorare con lui. Monaco, Niort, Saint-Etienne, Lille e oggi Napoli, se pensavo che il percorso verso il livello più alto sarebbe stato più breve? È proprio questa mia carriera atipica che mi ha reso il giocatore che sono. Ho conosciuto molte cose, nulla è stato facile, ma sono riuscito ad arrivare in uno dei migliori club d'Europa. Ogni volta, la regola è la stessa, io sono ottimista di natura, e voglio superare me stesso e soprattutto spingere oltre i miei limiti. La Nazionale? E' un sogno e un obiettivo che ha influito anche sulla mia ultima scelta nella mia carriera.  Sono a Napoli e spero di arrivare alla Nazionale passando attraverso un grande club e grandi partite. Ovviamente, l'allenatore fa le sue scelte. Per quanto mi riguarda, devo continuare così. Il mio ruolo? Mi considero un calciatore che aiuta la fase offensiva cercando dii mantenere un equilibrio difensivo, perché prima di tutto sono un difensore in uno schema tattico. Da quando sono a Napoli, sono più rigoroso nella fase difensiva grazie all'esperienza che acquisisco gara dopo gara".

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27/02/2024 - 11:10

NAPOLI - Kevin Malcuit, terzino del Napoli, ha rilasciato un'intervista a France Football: "Quando sono arrivato al Napoli ho riscontrato una grandissima differenza a livello tattico rispetto alla Ligue 1. Nei primi giorni spesso ero fuori passo con i miei compagni di squadra, dovevo assimilare il modo di giocare e migliorare nel ruolo, penso di aver lavorato bene in tal senso. Come mi ha aiutato Ancelotti? Mi ha fatto lavorare soprattutto sull'aspetto tattico nella fase difensiva. Quando hai la fortuna di avere il mister, uno dei migliori allenatori al mondo, ascolti ogni sua parola perchè sai che con lui puoi migliorare. Se l'Italia è più preparata tatticamente? Sì, qui c'è molta più attenzione ai dettagli. Durante le partite, qualsiasi disattenzione può essere rapidamente punita. C'è da essere molto più attenti nei 90 minuti, altrimenti si può rischiare molto. Il calore dei tifosi a Saint-Étienne e allo stadio Geoffroy-Guichard e quello dei tifosi del Napoli? L'atmosfera al Saint-Etienne è incredibile, sicuramente una delle più belle di Francia. Ma Napoli è diversa, le persone vivono, mangiano, respirano e dormono pensando calcio. Come a Saint-Etienne, qui sentiamo il peso della storia indossando la maglia del Napoli. Diego Maradona ha giocato qui. Il calcio è una religione, non importa chi sei nella tua vita di tutti i giorni. Ognuno è un sostenitore del Napoli, e questo fervore, questa atmosfera, l'avverti ogni giorno. Quale compagno di squadra mi ha colpito di più? Mi alleno ogni giorno solo con calciatori di livello internazionale, il livello è molto alto, ma, parlando della difesa, dico Kalidou Koulibaly perché oggi è sicuramente uno dei migliori difensori del mondo e possiamo solo migliorare con lui. Monaco, Niort, Saint-Etienne, Lille e oggi Napoli, se pensavo che il percorso verso il livello più alto sarebbe stato più breve? È proprio questa mia carriera atipica che mi ha reso il giocatore che sono. Ho conosciuto molte cose, nulla è stato facile, ma sono riuscito ad arrivare in uno dei migliori club d'Europa. Ogni volta, la regola è la stessa, io sono ottimista di natura, e voglio superare me stesso e soprattutto spingere oltre i miei limiti. La Nazionale? E' un sogno e un obiettivo che ha influito anche sulla mia ultima scelta nella mia carriera.  Sono a Napoli e spero di arrivare alla Nazionale passando attraverso un grande club e grandi partite. Ovviamente, l'allenatore fa le sue scelte. Per quanto mi riguarda, devo continuare così. Il mio ruolo? Mi considero un calciatore che aiuta la fase offensiva cercando dii mantenere un equilibrio difensivo, perché prima di tutto sono un difensore in uno schema tattico. Da quando sono a Napoli, sono più rigoroso nella fase difensiva grazie all'esperienza che acquisisco gara dopo gara".