Il Punto
IL D.S. - Giuntoli: "ADL è un fuoriclasse, Spalletti ha un'opzione per un altro anno a nostro favore, resterà qui, Kvara lo volevamo già ai tempi di Ancelotti, ma una richiesta del Rubin ci gelò, per Kim vogliamo ridiscutere i termini, avevamo preso Haaland, ma lui scelse il Borussia"
15.11.2022 08:25 di Napoli Magazine

NAPOLI - Cristiano Giuntoli, d.s. del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui ha svelato anche qualche retroscena:

 

Su Kvaratskhelia: "Di lui avevamo cominciato a chiacchierare ai tempi di Ancelotti. La prima richiesta di 30 milioni del Rubin Kazan ci gelò. E ci tirammo indietro. La guerra in Ucraina ha modificato la valutazione e con Khvicha alla Dinamo Batumi ci siamo rifatti avanti. Con il management di Kvara ci sono rapporti consolidati, avremo modo di parlare e di aggiornarci. C’è simpatia e stima tra noi e abbiamo quattro anni e mezzo ancora davanti a noi. Certo, nessuno è insensibile alle risposte ricevute dal campo, ma non ne farei un caso". 

 

Su Kim: "Faccio chiarezza: c’è una clausola, valida solo per l’estero. È variabile, è crescente, è legata al fatturato dell’eventuale acquirente. E soprattutto ci si può accedere solo in una finestra fissata per il prossimo luglio e aperta per quindici giorni. Ma questa è teoria, perché in pratica noi siamo già proiettati alla ridiscussione di quei termini. Kim mi è stato consigliato da Massimiliano Maddaloni, che nel 2011 è stato con me a Carpi. Era il vice di Lippi in Cina e mi disse di tenere d’occhio questo ragazzone. Ci mettemmo all’opera, secondo le nostre abitudini".

 

Rapporti con De Laurentiis: "Gennaio 2021? Non nego le incomprensioni con De Laurentiis ma ditemi voi se dentro un rapporto decennale non possa esserci una fase critica. A lui forse non piacque qualche mio atteggiamento e, visto come andavano le cose allora, magari pensò anche di qualche scelta tecnica sbagliata. Io considero De Laurentiis un fuoriclasse, un manager fuori dal tempo, con una visione straordinaria del futuro. Lungimirante come pochi. Le frizioni sono sparite in fretta, abbiamo ricominciato a dialogare scegliendo questa nuova strada, e abbiamo creato un rapporto familiare. De Laurentiis è il vertice della piramide, e ci mancherebbe, l’ultimo sì è il suo, al quale arriva la mia mail sulla decisione, ma dopo che ho dialogato sulle questioni economiche con Chiavelli, l’amministratore delegato, e di quelle tecniche con Spalletti. Abbiamo un’area scouting di persone competenti: Maurizio Micheli, Leonardo Mantovani, Nicolò De Cobelli, come c’è da sempre Peppe Pompilio, il mio vice storico, e però vorrei citare anche Aldo Pecini, che è stato con noi a lungo. Il Napoli è un club snello, agile, ha figure come il vice presidente, Edoardo De Laurentiis, che offre il proprio contributo. Dal 2004 ad oggi, è stato un bel vivere mi sembra".

 

Spalletti: "Il mister partecipa, ovviamente, e in maniera attiva alla costruzione della squadra. Lui guarda, dà l’assenso oppure no, lascia che Simone Beccaccioli insieme a tutti gli altri dello staff osservino e studino. C’è una sintonia totale. Non si è mai da soli, in queste scelte. Contratto in scadenza nel 2023? C’è una opzione per il rinnovo per un altro anno fissato a favore della società. Resterà qui perchè è una parte fondamentale per il nostro progetto".

 

Contratto Giuntoli in scadenza nel 2024: "Rinnovo? Non ho fretta, venti mesi sono un’eternità. Se ci voltiamo, dov’eravamo venti mesi fa?".

 

Haaland-Napoli, il rimpianto di Giuntoli: "Contratto già fatto con il Salisburgo, riconoscendo loro il pagamento della clausola a venticinque milioni di euro. Ma Haaland preferì il Borussia Dortmund e noi che avevamo messo lui e Osimhen nelle nostre preferenze, ci dirottammo su Victor. Per noi erano alla pari".

 

Sulla stagione del Napoli: "Arrivare così in alto? Se dicessi che me lo aspettavo sarei uno sbruffone. Ma abbiamo un allenatore bravissimo, credevamo nei nostri acquisti e sapevamo che qualcosa di bello, magari in prospettiva, avremmo fatto. Siamo ancora a novembre, a gennaio si entrerà nel vivo, si giocherà ogni tre giorni. Lotteremo per rimanere lassù, per non far sentire il tonfo, come dice Luciano. Errori che ho commesso? Magari ne avessi fatto solo uno... Non si fanno nomi, non sarebbe elegante. Ma è chiaro che ho sbagliato. Però ci ho sempre messo la faccia, sempre. Non mi sono mai nascosto. E non mi monterò la testa ora. Però siamo fieri di questo lavoro, tutti: da Adl in giù".

ULTIMISSIME IL PUNTO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
IL D.S. - Giuntoli: "ADL è un fuoriclasse, Spalletti ha un'opzione per un altro anno a nostro favore, resterà qui, Kvara lo volevamo già ai tempi di Ancelotti, ma una richiesta del Rubin ci gelò, per Kim vogliamo ridiscutere i termini, avevamo preso Haaland, ma lui scelse il Borussia"

di Napoli Magazine

15/11/2024 - 08:25

NAPOLI - Cristiano Giuntoli, d.s. del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport in cui ha svelato anche qualche retroscena:

 

Su Kvaratskhelia: "Di lui avevamo cominciato a chiacchierare ai tempi di Ancelotti. La prima richiesta di 30 milioni del Rubin Kazan ci gelò. E ci tirammo indietro. La guerra in Ucraina ha modificato la valutazione e con Khvicha alla Dinamo Batumi ci siamo rifatti avanti. Con il management di Kvara ci sono rapporti consolidati, avremo modo di parlare e di aggiornarci. C’è simpatia e stima tra noi e abbiamo quattro anni e mezzo ancora davanti a noi. Certo, nessuno è insensibile alle risposte ricevute dal campo, ma non ne farei un caso". 

 

Su Kim: "Faccio chiarezza: c’è una clausola, valida solo per l’estero. È variabile, è crescente, è legata al fatturato dell’eventuale acquirente. E soprattutto ci si può accedere solo in una finestra fissata per il prossimo luglio e aperta per quindici giorni. Ma questa è teoria, perché in pratica noi siamo già proiettati alla ridiscussione di quei termini. Kim mi è stato consigliato da Massimiliano Maddaloni, che nel 2011 è stato con me a Carpi. Era il vice di Lippi in Cina e mi disse di tenere d’occhio questo ragazzone. Ci mettemmo all’opera, secondo le nostre abitudini".

 

Rapporti con De Laurentiis: "Gennaio 2021? Non nego le incomprensioni con De Laurentiis ma ditemi voi se dentro un rapporto decennale non possa esserci una fase critica. A lui forse non piacque qualche mio atteggiamento e, visto come andavano le cose allora, magari pensò anche di qualche scelta tecnica sbagliata. Io considero De Laurentiis un fuoriclasse, un manager fuori dal tempo, con una visione straordinaria del futuro. Lungimirante come pochi. Le frizioni sono sparite in fretta, abbiamo ricominciato a dialogare scegliendo questa nuova strada, e abbiamo creato un rapporto familiare. De Laurentiis è il vertice della piramide, e ci mancherebbe, l’ultimo sì è il suo, al quale arriva la mia mail sulla decisione, ma dopo che ho dialogato sulle questioni economiche con Chiavelli, l’amministratore delegato, e di quelle tecniche con Spalletti. Abbiamo un’area scouting di persone competenti: Maurizio Micheli, Leonardo Mantovani, Nicolò De Cobelli, come c’è da sempre Peppe Pompilio, il mio vice storico, e però vorrei citare anche Aldo Pecini, che è stato con noi a lungo. Il Napoli è un club snello, agile, ha figure come il vice presidente, Edoardo De Laurentiis, che offre il proprio contributo. Dal 2004 ad oggi, è stato un bel vivere mi sembra".

 

Spalletti: "Il mister partecipa, ovviamente, e in maniera attiva alla costruzione della squadra. Lui guarda, dà l’assenso oppure no, lascia che Simone Beccaccioli insieme a tutti gli altri dello staff osservino e studino. C’è una sintonia totale. Non si è mai da soli, in queste scelte. Contratto in scadenza nel 2023? C’è una opzione per il rinnovo per un altro anno fissato a favore della società. Resterà qui perchè è una parte fondamentale per il nostro progetto".

 

Contratto Giuntoli in scadenza nel 2024: "Rinnovo? Non ho fretta, venti mesi sono un’eternità. Se ci voltiamo, dov’eravamo venti mesi fa?".

 

Haaland-Napoli, il rimpianto di Giuntoli: "Contratto già fatto con il Salisburgo, riconoscendo loro il pagamento della clausola a venticinque milioni di euro. Ma Haaland preferì il Borussia Dortmund e noi che avevamo messo lui e Osimhen nelle nostre preferenze, ci dirottammo su Victor. Per noi erano alla pari".

 

Sulla stagione del Napoli: "Arrivare così in alto? Se dicessi che me lo aspettavo sarei uno sbruffone. Ma abbiamo un allenatore bravissimo, credevamo nei nostri acquisti e sapevamo che qualcosa di bello, magari in prospettiva, avremmo fatto. Siamo ancora a novembre, a gennaio si entrerà nel vivo, si giocherà ogni tre giorni. Lotteremo per rimanere lassù, per non far sentire il tonfo, come dice Luciano. Errori che ho commesso? Magari ne avessi fatto solo uno... Non si fanno nomi, non sarebbe elegante. Ma è chiaro che ho sbagliato. Però ci ho sempre messo la faccia, sempre. Non mi sono mai nascosto. E non mi monterò la testa ora. Però siamo fieri di questo lavoro, tutti: da Adl in giù".