Gennaro Scarlato, ex calciatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Numericamente ci sono anche i cambi, forse sotto l’aspetto della qualità non proprio come i titolari. Quando è mancato Neres c’è stata una mancanza sull’out sinistro. Il fatto che col Venezia siano avvenuti un po’ tardivi ci può stare. Il Napoli avendo subito l’infortunio di Neres non ha alternative che saltano l’uomo, è statico come gioco, le soluzioni offensive scarseggiano un po’. La cosa positiva, secondo me, è che tutte nelle ultime sei o sette partite hanno avuto delle difficoltà. Il Venezia sta giocando bene, ovviamente la qualità è differente rispetto alle squadre che stanno su. Ricordo un intervento di Meret con salvataggio di Rrahmani, ha anche cercato di vincere. Il Napoli deve creare delle situazioni differenti. Conte è condizionato dal sistema di gioco, perché Raspadori è in forma e per farlo giocare deve schierare per forza le due punte. A Venezia ha schierato un 4-4-2 con McTominay a sinistra, che non ha il passo per saltare l’uomo. Forse è mancato proprio sugli esterni, dove non è riuscito a creare superiorità numerica. È obbligato, a meno che non dia fiducia dall’inizio a Okafor. Non è una difesa alla squadra, però giocare a Venezia alle 12:30 vuol dire mangiare alle 9:30, poi arrivi al campo sulla barchetta e non con il pullman. Sono tutte situazioni diverse. Parecchio demerito è dell’Atalanta nel match contro l’Inter. La palla gira lenta perché la squadra la fa girare lenta. Il gioco di quest’anno non è come quello di Sarri e Spalletti con velocità del passaggio. Il Napoli contro il Venezia è sceso in campo con un 4-4-2 con McTominay largo a sinistra. Penso che il Napoli contro il Milan si metta con un 4-3-3 con Neres dall’inizio, è la soluzione ideale per avere più spinta sugli esterni e Politano più fresco in fase offensiva. La maggior parte degli allenatori dentro dicono una cosa e fuori ne dicono un’altra. Si vede l’esperienza di Conte, preserva il gruppo, perché sa che la prestazione non è stata all’altezza. È normale che non lo va dire a tutti. Il calciatore in generale di per sé è permaloso ed egoista, se sente che il suo ‘capo’ dice qualcosina subito lo va a rimarcare e si crea scompiglio all’interno. La maggior parte delle squadre oggi marcano in maniera differente rispetto a prima, forse solo l’Inter ha fatto una marcatura differente. Il capitano deve dire le stesse cose dell’allenatore, ai miei tempi io e lo zoccolo duro tenevamo a galla tutto il gruppo e si sobbarcava un po’ tutti gli animi, soprattutto nelle grandi piazze. Gatti penso che non alzi il livello della difesa avendo Rrahmani e Buongiorno. Nell’impostazione difetta tanto”.
di Napoli Magazine
19/03/2025 - 23:23
Gennaro Scarlato, ex calciatore del Napoli, ha parlato ai microfoni di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero: “Numericamente ci sono anche i cambi, forse sotto l’aspetto della qualità non proprio come i titolari. Quando è mancato Neres c’è stata una mancanza sull’out sinistro. Il fatto che col Venezia siano avvenuti un po’ tardivi ci può stare. Il Napoli avendo subito l’infortunio di Neres non ha alternative che saltano l’uomo, è statico come gioco, le soluzioni offensive scarseggiano un po’. La cosa positiva, secondo me, è che tutte nelle ultime sei o sette partite hanno avuto delle difficoltà. Il Venezia sta giocando bene, ovviamente la qualità è differente rispetto alle squadre che stanno su. Ricordo un intervento di Meret con salvataggio di Rrahmani, ha anche cercato di vincere. Il Napoli deve creare delle situazioni differenti. Conte è condizionato dal sistema di gioco, perché Raspadori è in forma e per farlo giocare deve schierare per forza le due punte. A Venezia ha schierato un 4-4-2 con McTominay a sinistra, che non ha il passo per saltare l’uomo. Forse è mancato proprio sugli esterni, dove non è riuscito a creare superiorità numerica. È obbligato, a meno che non dia fiducia dall’inizio a Okafor. Non è una difesa alla squadra, però giocare a Venezia alle 12:30 vuol dire mangiare alle 9:30, poi arrivi al campo sulla barchetta e non con il pullman. Sono tutte situazioni diverse. Parecchio demerito è dell’Atalanta nel match contro l’Inter. La palla gira lenta perché la squadra la fa girare lenta. Il gioco di quest’anno non è come quello di Sarri e Spalletti con velocità del passaggio. Il Napoli contro il Venezia è sceso in campo con un 4-4-2 con McTominay largo a sinistra. Penso che il Napoli contro il Milan si metta con un 4-3-3 con Neres dall’inizio, è la soluzione ideale per avere più spinta sugli esterni e Politano più fresco in fase offensiva. La maggior parte degli allenatori dentro dicono una cosa e fuori ne dicono un’altra. Si vede l’esperienza di Conte, preserva il gruppo, perché sa che la prestazione non è stata all’altezza. È normale che non lo va dire a tutti. Il calciatore in generale di per sé è permaloso ed egoista, se sente che il suo ‘capo’ dice qualcosina subito lo va a rimarcare e si crea scompiglio all’interno. La maggior parte delle squadre oggi marcano in maniera differente rispetto a prima, forse solo l’Inter ha fatto una marcatura differente. Il capitano deve dire le stesse cose dell’allenatore, ai miei tempi io e lo zoccolo duro tenevamo a galla tutto il gruppo e si sobbarcava un po’ tutti gli animi, soprattutto nelle grandi piazze. Gatti penso che non alzi il livello della difesa avendo Rrahmani e Buongiorno. Nell’impostazione difetta tanto”.