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ADL - De Laurentiis: "Il calcio potrebbe portare nelle urne il voto di 30 milioni di tifosi"
22.08.2025 14:38 di Napoli Magazine
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Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista a Sette, il magazine del Corriere della Sera.

Esiste un precedente di campionato in chiaro, in Argentina, con il governo di Cristina Kirchner. Un classico esempio di panem et circenses che andò in onda dal 2009 al 2017 e naufragò tra accuse di propaganda politica, corruzione e distrazione di fondi.

"Beh, l'Italia non è l'Argentina, che tutti conosciamo come un Paese in cui fare economia è impossibile. In ogni caso bisogna fare qualcosa per affrontare la concorrenza delle grandi competizioni internazionali: lei sa bene che i denari destinati dalle televisioni e dalle piattaforme ai tornei organizzati da Fifa e Uefa sottraggono risorse ai campionati nazionali. Quindi le soluzioni sono due: o andare in chiaro, dando ai club i ricavi della pubblicità, o puntare sui tifosi attraverso la pay per view, in modo tale che oltre a vendere i biglietti per lo stadio reale, si possano vendere anche quelli per lo stadio virtuale. Ma non mi faccio troppe illusioni sulla possibilità che i politici obblighino Rai e Mediaset a trasmettere le partite di serie A. Ignorano un dato importante: il calcio potrebbe portare nelle urne il voto di 30 milioni di tifosi. Alla fine, superficialmente, per i politici i proprietari dei club calcistici restano i ricchi scemi di cui parlava Giulio Onesti".

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ADL - De Laurentiis: "Il calcio potrebbe portare nelle urne il voto di 30 milioni di tifosi"

di Napoli Magazine

22/08/2025 - 14:38

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista a Sette, il magazine del Corriere della Sera.

Esiste un precedente di campionato in chiaro, in Argentina, con il governo di Cristina Kirchner. Un classico esempio di panem et circenses che andò in onda dal 2009 al 2017 e naufragò tra accuse di propaganda politica, corruzione e distrazione di fondi.

"Beh, l'Italia non è l'Argentina, che tutti conosciamo come un Paese in cui fare economia è impossibile. In ogni caso bisogna fare qualcosa per affrontare la concorrenza delle grandi competizioni internazionali: lei sa bene che i denari destinati dalle televisioni e dalle piattaforme ai tornei organizzati da Fifa e Uefa sottraggono risorse ai campionati nazionali. Quindi le soluzioni sono due: o andare in chiaro, dando ai club i ricavi della pubblicità, o puntare sui tifosi attraverso la pay per view, in modo tale che oltre a vendere i biglietti per lo stadio reale, si possano vendere anche quelli per lo stadio virtuale. Ma non mi faccio troppe illusioni sulla possibilità che i politici obblighino Rai e Mediaset a trasmettere le partite di serie A. Ignorano un dato importante: il calcio potrebbe portare nelle urne il voto di 30 milioni di tifosi. Alla fine, superficialmente, per i politici i proprietari dei club calcistici restano i ricchi scemi di cui parlava Giulio Onesti".