Katia Ancelotti, figlia dell'ex allenatore del Napoli Carlo Ancelotti, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli: "Mio padre era venuto a Napoli per vincere e per lui farlo lì ed invece per lui è stata una grande delusione. Le cose andavano male, ma non era una stagione da buttare. Ora tutto è al proprio posto: lui è felice lì a Madrid e il Napoli sta competendo per lo scudetto. Rapporto con Napoli? Ora sono a Madrid, ma a Napoli stavo benissimo, ho sofferto tanto quando me ne sono andata. A Napoli ho vissuto dei momenti indimenticabili e quando posso torno sempre a Napoli. Posso dire che Napoli è la mia città. Ibrahimovic? Il rapporto fra lui e mio padre è ottimo, dai tempi di Parigi. Lo svedese è una grande persona anche se dall’esterno può sembrare molto scontroso, ma è molto umile in realtà. Ibra a Napoli con lui avrebbe fatto molto bene. Il futuro di mio padre? Nasce come calciatore, e non lo vedo come CT. Fare il Commissario tecnico è un lavoro diverso. In futuro magari ci arriverà, ma lui al momento è un uomo da campo e quindi ha bisogno di vivere i calciatori nel quotidiano".
di Napoli Magazine
01/12/2024 - 15:23
Katia Ancelotti, figlia dell'ex allenatore del Napoli Carlo Ancelotti, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli: "Mio padre era venuto a Napoli per vincere e per lui farlo lì ed invece per lui è stata una grande delusione. Le cose andavano male, ma non era una stagione da buttare. Ora tutto è al proprio posto: lui è felice lì a Madrid e il Napoli sta competendo per lo scudetto. Rapporto con Napoli? Ora sono a Madrid, ma a Napoli stavo benissimo, ho sofferto tanto quando me ne sono andata. A Napoli ho vissuto dei momenti indimenticabili e quando posso torno sempre a Napoli. Posso dire che Napoli è la mia città. Ibrahimovic? Il rapporto fra lui e mio padre è ottimo, dai tempi di Parigi. Lo svedese è una grande persona anche se dall’esterno può sembrare molto scontroso, ma è molto umile in realtà. Ibra a Napoli con lui avrebbe fatto molto bene. Il futuro di mio padre? Nasce come calciatore, e non lo vedo come CT. Fare il Commissario tecnico è un lavoro diverso. In futuro magari ci arriverà, ma lui al momento è un uomo da campo e quindi ha bisogno di vivere i calciatori nel quotidiano".