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BARI - L'ex Masiello: "Napoli, la preparazione con Conte è dura, ma ti dà una marcia in più"
08.07.2024 17:08 di Napoli Magazine

“Sono sicuro - ha detto l’ex laterale del Bari Salvatore Masiello a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - che Conte farà lavorare tanto la squadra sin dal ritiro. Parliamo di giocatori professionisti, ma sarà comunque un periodo intenso. Ho visto compagni vomitare per la fatica… Sarà dura, però col tempo capiranno l'importanza d'aver messo tanta benzina nelle gambe con la preparazione che fa Conte: fisicamente, ti dà una marcia in più. E lo stesso anche dal punto di vista mentale. Spinazzola è un buon acquisto, giocatore utile alle idee del mister, ma io ero più forte... Potevo dare di più di quanto non abbia fatto, ed è un peccato. Avrei fatto carte false per giocare nel Napoli: indossare la maglia azzurra sarebbe stata una grande soddisfazione per me, la mia famiglia e i miei amici. Per un paio d'anni mi hanno cercato, ma io ho rifiutato perché il Napoli, all'epoca, aveva un po' di problemi. Quando mi sono deciso, sono stati loro a non prendermi. Un giorno, Reja mi chiama e dice: 'Mi spieghi cos'hai fatto al direttore Pierpaolo Marino, che non ne vuole sapere, appena sente il tuo nome?'. Fu allora che associai: forse, non aveva dimenticato i miei rifiuti precedenti”.

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BARI - L'ex Masiello: "Napoli, la preparazione con Conte è dura, ma ti dà una marcia in più"

di Napoli Magazine

08/07/2024 - 17:08

“Sono sicuro - ha detto l’ex laterale del Bari Salvatore Masiello a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre - che Conte farà lavorare tanto la squadra sin dal ritiro. Parliamo di giocatori professionisti, ma sarà comunque un periodo intenso. Ho visto compagni vomitare per la fatica… Sarà dura, però col tempo capiranno l'importanza d'aver messo tanta benzina nelle gambe con la preparazione che fa Conte: fisicamente, ti dà una marcia in più. E lo stesso anche dal punto di vista mentale. Spinazzola è un buon acquisto, giocatore utile alle idee del mister, ma io ero più forte... Potevo dare di più di quanto non abbia fatto, ed è un peccato. Avrei fatto carte false per giocare nel Napoli: indossare la maglia azzurra sarebbe stata una grande soddisfazione per me, la mia famiglia e i miei amici. Per un paio d'anni mi hanno cercato, ma io ho rifiutato perché il Napoli, all'epoca, aveva un po' di problemi. Quando mi sono deciso, sono stati loro a non prendermi. Un giorno, Reja mi chiama e dice: 'Mi spieghi cos'hai fatto al direttore Pierpaolo Marino, che non ne vuole sapere, appena sente il tuo nome?'. Fu allora che associai: forse, non aveva dimenticato i miei rifiuti precedenti”.