Sinisa Mihajlovic ha stupito ancora una volta il mondo intero presentandosi a Verona dopo 40 giorni di ricovero in ospedale per combattere la leucemia. L'allenatore serbo ha guidato il Bologna dalla panchina mettendo in mostra grande coraggio e forza. Secondo Sante Tura, padre dell'ematologia italiana, "è un buon segnale. E' forte ma serve prudenza".
"Il fatto che i medici gli abbiano dato il permesso significa che c'è una risposta positiva dell'organismo, vuol dire che con ogni probabilità ha avuto un ripopolamento del midollo - sottolinea l'ex direttore dell'Istituto Seragnoli del Sant'Orsola (qui si sta curando il tecnico rossoblù) in un'intervista al Resto del Carlino - E' chiaro che come qualunque malato dimesso dall'ospedale dovrà avere un po' di riguardo. Si tratta di un grosso convalescente, che verrà seguito anche a casa".
Il luminare fa in seguito un ulteriore punto della situazione clinica: "E' stato fatto il primo passo verso la guarigione, ma la malattia andrà tenuta sicuramente sotto controllo. Sicuramente un paziente in questa condizione deve sottoporsi almeno a un secondo ciclo di cure, e quindi a un nuovo ricovero, in vista di untrapianto di midollo, E' la soluzione più probabile per i malati di leucemia mieloide. La medicina in questi anni ha fatto passi da gigante in questo campo, nel 2019 è molto facile trovare un donatore adatto, perché è sufficiente che fra i due midolli vi sia una compatibilità del 50%".
di Napoli Magazine
26/08/2024 - 10:47
Sinisa Mihajlovic ha stupito ancora una volta il mondo intero presentandosi a Verona dopo 40 giorni di ricovero in ospedale per combattere la leucemia. L'allenatore serbo ha guidato il Bologna dalla panchina mettendo in mostra grande coraggio e forza. Secondo Sante Tura, padre dell'ematologia italiana, "è un buon segnale. E' forte ma serve prudenza".
"Il fatto che i medici gli abbiano dato il permesso significa che c'è una risposta positiva dell'organismo, vuol dire che con ogni probabilità ha avuto un ripopolamento del midollo - sottolinea l'ex direttore dell'Istituto Seragnoli del Sant'Orsola (qui si sta curando il tecnico rossoblù) in un'intervista al Resto del Carlino - E' chiaro che come qualunque malato dimesso dall'ospedale dovrà avere un po' di riguardo. Si tratta di un grosso convalescente, che verrà seguito anche a casa".
Il luminare fa in seguito un ulteriore punto della situazione clinica: "E' stato fatto il primo passo verso la guarigione, ma la malattia andrà tenuta sicuramente sotto controllo. Sicuramente un paziente in questa condizione deve sottoporsi almeno a un secondo ciclo di cure, e quindi a un nuovo ricovero, in vista di untrapianto di midollo, E' la soluzione più probabile per i malati di leucemia mieloide. La medicina in questi anni ha fatto passi da gigante in questo campo, nel 2019 è molto facile trovare un donatore adatto, perché è sufficiente che fra i due midolli vi sia una compatibilità del 50%".