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CAGLIARI - Prati: "Col Napoli non meritavamo la sconfitta, che gioia il gol di Luvumbo"
29.02.2024 22:30 di Napoli Magazine

Matteo Prati, centrocampista del Cagliari, ha rilasciato una lunga intervista a Videolina, partendo dall'esultanza della squadra al gol di Luvumbo contro il Napoli: "È stata una cosa che ci sentivamo, abbiamo giocato molto bene e non meritavamo di perdere. Quando ha fatto gol Zito siamo tutti esplosi. I pasticcini però non li ha portati. Che aria si respira? Già da Udine si era visto un Cagliari diverso, siamo arrivati a giocare la sfida con il Napoli sapendo le nostre qualità. Abbiamo fatto una bella partita, non meritavamo la sconfitta e l'abbiamo presa con gli artigli. Ora abbiamo tanti scontri salvezza e dobbiamo crederci fino alla fine e dare il massimo. Le minacce di Ranieri di dimettersi? Sono cose che rimangono un po' nello spogliatoio, ma quando il mister ha detto questo ci ha dato ancora più unità e compattezza. Siamo consapevoli che dobbiamo salvarci perché lo dobbiamo a tutti i sardi. È iniziato un nuovo campionato. L'arrivo a Cagliari? Una settimana dopo la fine del mondiale ho cominciato a parlare con il procuratore. Quando ho saputo che c'era il Cagliari, volevo andarci subito. Ranieri era uno stimolo in più ed è stata una scelta facile: poi c'è voluto un po' di tempo per arrivarci. Ora sono qui e sono contentissimo, ringrazio il presidente e il direttore. Qual'è stato il salto di carriera più difficile? Dalla Serie B alla Serie A il salto più difficile. Dalla D alla B è sempre un grande salto, ma penso che la Serie A sia un campionato difficilissimo. Non puoi sbagliare mai una cosa. Quando sono arrivato ero in ritardo di condizione, i ritmi molto alti. Mi hanno sempre aiutato tutti i compagni e anche il mister. Esordio da terzino? Ero in panchina, si era fatto male un 2003 e quindi ho fatto la mia prima partita da terzino sinistro. Dovevo dare il massimo per la squadra e aiutarli, anche se non era il mio ruolo. Come mi sono trovato con De Rossi alla SPAL? Daniele anche quando non giocavo dall'inizio mi ha sempre aiutato. Mi disse di andare in campo e fare quello che sapevo fare alla prima da titolare, la sua fiducia cresceva. L'impatto con Cagliari? Nainggolan mi aveva detto di andare a Cagliari che la città era fantastica. Mi sono accorto che la gente è sempre sorridente e sempre gentile. Mi sono sempre stati vicini, poi io adoro il mare e mi piace il caldo. Meglio di così non potrebbe essere. Affascinato da Pavoletti? Il primo giorno è stata un'emozione incredibile, ma penso che il giocatore che più di tutti volevo vedere era probabilmente Pavoletti. È il nostro punto di riferimento e ogni giorno è lui la persona a cui dobbiamo molto. Ora ha avuto un infortunio, ma siamo sicuri che lui è sempre con noi anche se non è in campo. Con chi mi trovo meglio? Abbiamo fatto un bel trio io Oristanio e Obert, abbiamo la stessa età quasi e ci troviamo anche fuori dal campo per una cena. Loro due sono i ragazzi con cui ho più legami, ma con tutta la squadra ho un bellissimo rapporto. Gli scontri diretti? Mese tosto di scontri diretti, dobbiamo pensare partita dopo partita e ora pensiamo ad Empoli per portare a casa i tre punti. Loro hanno giocatori forti e il cambio di allenatore li ha aiutati, ma dobbiamo portare a casa tre punti. Un giocatore del Cagliari che ammiro? Ho visto parecchi video di Radja e ho avuto la fortuna di giocarci assieme. Ha fatto vedere delle cose che ho in pochi giocatori".

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CAGLIARI - Prati: "Col Napoli non meritavamo la sconfitta, che gioia il gol di Luvumbo"

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29/02/2024 - 22:30

Matteo Prati, centrocampista del Cagliari, ha rilasciato una lunga intervista a Videolina, partendo dall'esultanza della squadra al gol di Luvumbo contro il Napoli: "È stata una cosa che ci sentivamo, abbiamo giocato molto bene e non meritavamo di perdere. Quando ha fatto gol Zito siamo tutti esplosi. I pasticcini però non li ha portati. Che aria si respira? Già da Udine si era visto un Cagliari diverso, siamo arrivati a giocare la sfida con il Napoli sapendo le nostre qualità. Abbiamo fatto una bella partita, non meritavamo la sconfitta e l'abbiamo presa con gli artigli. Ora abbiamo tanti scontri salvezza e dobbiamo crederci fino alla fine e dare il massimo. Le minacce di Ranieri di dimettersi? Sono cose che rimangono un po' nello spogliatoio, ma quando il mister ha detto questo ci ha dato ancora più unità e compattezza. Siamo consapevoli che dobbiamo salvarci perché lo dobbiamo a tutti i sardi. È iniziato un nuovo campionato. L'arrivo a Cagliari? Una settimana dopo la fine del mondiale ho cominciato a parlare con il procuratore. Quando ho saputo che c'era il Cagliari, volevo andarci subito. Ranieri era uno stimolo in più ed è stata una scelta facile: poi c'è voluto un po' di tempo per arrivarci. Ora sono qui e sono contentissimo, ringrazio il presidente e il direttore. Qual'è stato il salto di carriera più difficile? Dalla Serie B alla Serie A il salto più difficile. Dalla D alla B è sempre un grande salto, ma penso che la Serie A sia un campionato difficilissimo. Non puoi sbagliare mai una cosa. Quando sono arrivato ero in ritardo di condizione, i ritmi molto alti. Mi hanno sempre aiutato tutti i compagni e anche il mister. Esordio da terzino? Ero in panchina, si era fatto male un 2003 e quindi ho fatto la mia prima partita da terzino sinistro. Dovevo dare il massimo per la squadra e aiutarli, anche se non era il mio ruolo. Come mi sono trovato con De Rossi alla SPAL? Daniele anche quando non giocavo dall'inizio mi ha sempre aiutato. Mi disse di andare in campo e fare quello che sapevo fare alla prima da titolare, la sua fiducia cresceva. L'impatto con Cagliari? Nainggolan mi aveva detto di andare a Cagliari che la città era fantastica. Mi sono accorto che la gente è sempre sorridente e sempre gentile. Mi sono sempre stati vicini, poi io adoro il mare e mi piace il caldo. Meglio di così non potrebbe essere. Affascinato da Pavoletti? Il primo giorno è stata un'emozione incredibile, ma penso che il giocatore che più di tutti volevo vedere era probabilmente Pavoletti. È il nostro punto di riferimento e ogni giorno è lui la persona a cui dobbiamo molto. Ora ha avuto un infortunio, ma siamo sicuri che lui è sempre con noi anche se non è in campo. Con chi mi trovo meglio? Abbiamo fatto un bel trio io Oristanio e Obert, abbiamo la stessa età quasi e ci troviamo anche fuori dal campo per una cena. Loro due sono i ragazzi con cui ho più legami, ma con tutta la squadra ho un bellissimo rapporto. Gli scontri diretti? Mese tosto di scontri diretti, dobbiamo pensare partita dopo partita e ora pensiamo ad Empoli per portare a casa i tre punti. Loro hanno giocatori forti e il cambio di allenatore li ha aiutati, ma dobbiamo portare a casa tre punti. Un giocatore del Cagliari che ammiro? Ho visto parecchi video di Radja e ho avuto la fortuna di giocarci assieme. Ha fatto vedere delle cose che ho in pochi giocatori".