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CAGLIARI - Scuffet: "All'Udinese c'era competizione con Meret, Vicario scelse la D"
16.10.2024 21:43 di Napoli Magazine

Simone Scuffet, portiere del Cagliari, ha parlato al Corriere della Sera.

Vicario, Meret, Provedel, Perisan, lei: è stata una competizione feroce?

"Siamo molto amici, ma il livello era davvero alto e la competizione c’è sempre stata: la scelta che fece Vicario di andare a giocare in D perché aveva davanti Meret e Perisan, è stato un esempio di coraggio".

Gli allenatori capiscono di portieri?

"Non tutti hanno la voglia di immedesimarsi in un mondo a parte. Nicola ad esempio ha grande curiosità, si avvicina per vederci lavorare in allenamento, fa domande. E questo fa bene al nostro ruolo".

La solitudine del portiere esiste?

"Per molti aspetti sì, ma in un gruppo è bello sapere che puoi contare sugli altri. E che gli altri possono contare su di te". 

Si può farle un’intervista senza nominare il suo rifiuto all’Atletico?

"Spero che un giorno si riesca. È stata una scelta particolare, volevo continuare il mio percorso a Udine e il giudizio degli altri è stato condizionato dal fatto che l’anno dopo sono rimasto in panchina. Ma in quel momento lì non si poteva sapere".

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CAGLIARI - Scuffet: "All'Udinese c'era competizione con Meret, Vicario scelse la D"

di Napoli Magazine

16/10/2024 - 21:43

Simone Scuffet, portiere del Cagliari, ha parlato al Corriere della Sera.

Vicario, Meret, Provedel, Perisan, lei: è stata una competizione feroce?

"Siamo molto amici, ma il livello era davvero alto e la competizione c’è sempre stata: la scelta che fece Vicario di andare a giocare in D perché aveva davanti Meret e Perisan, è stato un esempio di coraggio".

Gli allenatori capiscono di portieri?

"Non tutti hanno la voglia di immedesimarsi in un mondo a parte. Nicola ad esempio ha grande curiosità, si avvicina per vederci lavorare in allenamento, fa domande. E questo fa bene al nostro ruolo".

La solitudine del portiere esiste?

"Per molti aspetti sì, ma in un gruppo è bello sapere che puoi contare sugli altri. E che gli altri possono contare su di te". 

Si può farle un’intervista senza nominare il suo rifiuto all’Atletico?

"Spero che un giorno si riesca. È stata una scelta particolare, volevo continuare il mio percorso a Udine e il giudizio degli altri è stato condizionato dal fatto che l’anno dopo sono rimasto in panchina. Ma in quel momento lì non si poteva sapere".