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CDM - Gattuso ha vinto la sfida dello spogliatoio, schierando le uniche formazioni che gli davano garanzia, con Allan è già passata
20.02.2020 10:52 di Napoli Magazine

La giornalista Monica Scozzafava nel suo editoriale per il Corriere del Mezzogiorno, scrive: "La sfida dello spogliatoio Gattuso l’ha vinta, utilizzando la tecnica del pane al pane e vino al vino. Schierando le uniche formazioni che gli davano garanzia, a prescindere dal valore del cartellino del singolo giocatore, senza neanche stare troppo a pensare ai musi lunghi dei big. Esser chiari gli ha garantito credibilità e rispetto da parte dei giocatori. La sfuriata con Allan è già passata, il brasiliano ha capito e gli ha anche chiesto scusa. Con Meret, il portiere del futuro, pure è stato chiaro: se Ospina è più funzionale al nuovo corso, gioca lui. Così come ha dovuto mettere da parte Llorente pur riconoscendogli doti tecniche e soprattutto esperienza.Adesso però è chiamato a un’ulteriore sfida: due giocatori per ruolo, per la maggior parte dei casi di eguale valore. Chi non gioca deve sentirsi sempre parte del progetto".

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CDM - Gattuso ha vinto la sfida dello spogliatoio, schierando le uniche formazioni che gli davano garanzia, con Allan è già passata

di Napoli Magazine

20/02/2024 - 10:52

La giornalista Monica Scozzafava nel suo editoriale per il Corriere del Mezzogiorno, scrive: "La sfida dello spogliatoio Gattuso l’ha vinta, utilizzando la tecnica del pane al pane e vino al vino. Schierando le uniche formazioni che gli davano garanzia, a prescindere dal valore del cartellino del singolo giocatore, senza neanche stare troppo a pensare ai musi lunghi dei big. Esser chiari gli ha garantito credibilità e rispetto da parte dei giocatori. La sfuriata con Allan è già passata, il brasiliano ha capito e gli ha anche chiesto scusa. Con Meret, il portiere del futuro, pure è stato chiaro: se Ospina è più funzionale al nuovo corso, gioca lui. Così come ha dovuto mettere da parte Llorente pur riconoscendogli doti tecniche e soprattutto esperienza.Adesso però è chiamato a un’ulteriore sfida: due giocatori per ruolo, per la maggior parte dei casi di eguale valore. Chi non gioca deve sentirsi sempre parte del progetto".