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CHAMPIONS LEAGUE - Atalanta-PSG 1-2, in pieno recupero, in due minuti la squadra di Tuchel ribalta il risultato e manda fuori la Dea
12.08.2020 22:57 di Napoli Magazine

Sembrava l'ennesima impresa, mancava tanto così per entrare definitivamente nell'Olimpo, ed invece, la Dea si è fermata sul più bello. E lo ha fatto nel modo più incredibile, beccando due gol in pieno recupero. Al 27° il gol di Pasalic che aveva illuso i nerazzurri, all89° e al 93° i gol di Marquinhos e Choupo-Moting. La favola finisce qui. Nel modo più atroce e beffardo, quando l'ennesimo miracolo atalantino sembrava materializzarsi nello stadio Da Luz. Davide è andato davvero a un soffio dal battere Golia, ma alla fine l'ha spuntata non la squadra che gioca meglio, ma quella che ha le individualità più forti. E se Neymar è stato croce e delizia, a strappare applausi ai pochi privilegiati presenti in tribuna è stato Kylian Mbappé. Più forte del dolore per una distorsione alla caviglia, l'attaccante francese in mezzora ha cambiato la gara e a colpi di accelerazioni e giocate ha buttato giù il muro eretto da Gasperini e mandato in frantumi il sogno di una squadra, di una città e di una provincia intera. Il bel gol di Pasalic è passato nel giro di poco più di 3 minuti dall'essere storico a inutile. Colpa di Marquinhos e Choupo-Moting (entrato per uno spento Icardi), che tra l'89° e il 93° hanno steso una Dea in debito di ossigeno e anche ridotta in 10 per un problema muscolare che ha mandato ko Freuler. Due gol fotocopia, propiziati dai due fuoriclasse della squadra, Neymar e Mbappé. La favola della piccola squadra di provincia che sfida le grandi del calcio europeo, presentandosi al palazzo del principe come Cenerentola, è purtropo finita e il calcio italiano si ritrova ora senza pretendenti al trono del Liverpool. Nulla toglie, ovviamente, allo straordinario cammino della Dea sempre più un simbolo per Bergamo e il suo territorio, negli ultimi drammatici mesi segnati dallo tsunami coronavirus. Tra qualche settimana, dopo le meritate vacanze e aver metabolizzato una sconfitta lacerante, per Gasp e i suoi ragazzi arriva subito la possibilità di rivalsa con la ripresa del cammino europeo. E al prossimo ballo, la Dea non sarà più una semplice debuttante...

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12/08/2024 - 22:57

Sembrava l'ennesima impresa, mancava tanto così per entrare definitivamente nell'Olimpo, ed invece, la Dea si è fermata sul più bello. E lo ha fatto nel modo più incredibile, beccando due gol in pieno recupero. Al 27° il gol di Pasalic che aveva illuso i nerazzurri, all89° e al 93° i gol di Marquinhos e Choupo-Moting. La favola finisce qui. Nel modo più atroce e beffardo, quando l'ennesimo miracolo atalantino sembrava materializzarsi nello stadio Da Luz. Davide è andato davvero a un soffio dal battere Golia, ma alla fine l'ha spuntata non la squadra che gioca meglio, ma quella che ha le individualità più forti. E se Neymar è stato croce e delizia, a strappare applausi ai pochi privilegiati presenti in tribuna è stato Kylian Mbappé. Più forte del dolore per una distorsione alla caviglia, l'attaccante francese in mezzora ha cambiato la gara e a colpi di accelerazioni e giocate ha buttato giù il muro eretto da Gasperini e mandato in frantumi il sogno di una squadra, di una città e di una provincia intera. Il bel gol di Pasalic è passato nel giro di poco più di 3 minuti dall'essere storico a inutile. Colpa di Marquinhos e Choupo-Moting (entrato per uno spento Icardi), che tra l'89° e il 93° hanno steso una Dea in debito di ossigeno e anche ridotta in 10 per un problema muscolare che ha mandato ko Freuler. Due gol fotocopia, propiziati dai due fuoriclasse della squadra, Neymar e Mbappé. La favola della piccola squadra di provincia che sfida le grandi del calcio europeo, presentandosi al palazzo del principe come Cenerentola, è purtropo finita e il calcio italiano si ritrova ora senza pretendenti al trono del Liverpool. Nulla toglie, ovviamente, allo straordinario cammino della Dea sempre più un simbolo per Bergamo e il suo territorio, negli ultimi drammatici mesi segnati dallo tsunami coronavirus. Tra qualche settimana, dopo le meritate vacanze e aver metabolizzato una sconfitta lacerante, per Gasp e i suoi ragazzi arriva subito la possibilità di rivalsa con la ripresa del cammino europeo. E al prossimo ballo, la Dea non sarà più una semplice debuttante...