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CHAMPIONS - Napoli, purtroppo la classifica piange, ma si torna a casa sorridendo
18.10.2017 11:08 di Napoli Magazine Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma

Peccato per l’inizio. Quei trenta minuti iniziali all’Etihad Stadium hanno deciso un incontro che il Napoli avrebbe anche potuto pareggiare contro i mostri sacri del Manchester City. Per mezzora gli azzurri sono stati messi in mezzo dai padroni di casa che facevano quello che volevano loro. Hanno palleggiato, corso, dribblato, pressato e anche segnato. C’era timore tra gli uomini di Sarri, nessuno sembrava avere il coraggio di fare ciò che sanno fare molto bene. Gli inglesi in quei momenti avrebbero potuto fare anche altri due gol. Che non sono arrivati. Ad un certo punto il Napoli si è svegliato. E la gara si poteva riaprire subito con il calcio di rigore decretato per fallo su Albiol. Purtroppo Mertens dagli undici metri se lo è fatto parare. Poteva essere l’inizio della fine che portava alla debacle. Ed, invece, no. È uscito fuori la vera forza di un gruppo che si scrollato di dosso le paure e ha iniziato a fare il Napoli. Con passaggi corti e ripartenze veloci che hanno creato non pochi problemi a Guardiola. Si torna a casa a testa alta, dunque. Certo, la classifica del girone non fa sorridere visto il successo dello Shakhtar in casa del Feyenoord ma ci sono degli scontri diretti da disputare che possono fare la differenza. Bisognerà battere gli ucraini al San Paolo e andare a vincere in Olanda. Magari poi si potrà anche incassare qualche punto casalingo proprio con gli inglesi. «Da quando gioco al calcio e faccio l’allenatore non ho mai affrontato una squadra così forte come il Napoli», Pep ha voluto ribadire ancora una volta la qualità tattica della formazione di Sarri. Un elogio importante da parte di chi ha dato una impronta importante al mondo pallonaro mondiale. Nei primi trenta minuti i suoi ragazzi sembravano dei computer. Triangolazioni da playstation e azioni che portavano facilmente al tiro in porta. I numeri a favore dei padroni di casa era impressionanti. «Ma contro il Napoli non puoi pensare di giocare alla grande per novanta minuti e soprattutto vincere 7-0», ha ribadito lo spagnolo. Impossibile, quindi, non essere orgogliosi degli azzurri. Se solo si fosse stati più precisi, addirittura si sarebbe potuto pareggiare. E alla fine dei conti sarebbe stato il risultato più giusto. «Siamo stati scadenti nei primi 25 minuti, siamo stati bravi dopo. Ci sono degli aspetti positivi e giocare per più di un’ora con questi qua è tanta roba», ha spiegato Sarri. È apparso rammaricato il toscano ma anche fiero di ciò che è la sua squadra. Non poteva subire così tanto il Napoli che in Italia sta comandando in lungo e in largo. Guardiola non si era sbilanciato a caso. Sapeva a cosa andava incontro e alla fine ha esultato per essere riuscito a battere i partenopei. Di sicuro si poteva fare meglio. Concedere mezzora all’Atalanta e alla Spal è una cosa, farlo contro una squadra così forte fisicamente e tatticamente è un suicdio. Di sicuro al ritorno al San Paolo non si può replicare. A Fuorigrotta sarà tutta un’altra storia. Lo sa bene Sarri che da oggi si deve concentrare sulla partita di sabato contro l’Inter. Spalletti sicuramente l’avrà vista la partita di ieri sera. I nerazzurri sono a due punti avendo vinto sette gare e incassando un pareggio a Bologna. Non potrà il tecnico dei meneghini affidarsi di nuovo alla buona sorte perché rischia di farsi male seriamente. Spera di trovare un Napoli stanco fisicamente e mentalmente. Ma così non dovrebbe essere. Questo gruppo torna da Manchester molto motivato. Certo, le sconfitte non sono mai belle ma dipendono come arrivano. Se si fosse continuato a far male per l’intero match subendo una goleada era una cosa, ma dopo aver avuto nella ripresa la faccia di cazzo di palleggiare in faccia ai citizens si può pensare solo bene del Napoli.

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18/10/2017 - 11:08

Peccato per l’inizio. Quei trenta minuti iniziali all’Etihad Stadium hanno deciso un incontro che il Napoli avrebbe anche potuto pareggiare contro i mostri sacri del Manchester City. Per mezzora gli azzurri sono stati messi in mezzo dai padroni di casa che facevano quello che volevano loro. Hanno palleggiato, corso, dribblato, pressato e anche segnato. C’era timore tra gli uomini di Sarri, nessuno sembrava avere il coraggio di fare ciò che sanno fare molto bene. Gli inglesi in quei momenti avrebbero potuto fare anche altri due gol. Che non sono arrivati. Ad un certo punto il Napoli si è svegliato. E la gara si poteva riaprire subito con il calcio di rigore decretato per fallo su Albiol. Purtroppo Mertens dagli undici metri se lo è fatto parare. Poteva essere l’inizio della fine che portava alla debacle. Ed, invece, no. È uscito fuori la vera forza di un gruppo che si scrollato di dosso le paure e ha iniziato a fare il Napoli. Con passaggi corti e ripartenze veloci che hanno creato non pochi problemi a Guardiola. Si torna a casa a testa alta, dunque. Certo, la classifica del girone non fa sorridere visto il successo dello Shakhtar in casa del Feyenoord ma ci sono degli scontri diretti da disputare che possono fare la differenza. Bisognerà battere gli ucraini al San Paolo e andare a vincere in Olanda. Magari poi si potrà anche incassare qualche punto casalingo proprio con gli inglesi. «Da quando gioco al calcio e faccio l’allenatore non ho mai affrontato una squadra così forte come il Napoli», Pep ha voluto ribadire ancora una volta la qualità tattica della formazione di Sarri. Un elogio importante da parte di chi ha dato una impronta importante al mondo pallonaro mondiale. Nei primi trenta minuti i suoi ragazzi sembravano dei computer. Triangolazioni da playstation e azioni che portavano facilmente al tiro in porta. I numeri a favore dei padroni di casa era impressionanti. «Ma contro il Napoli non puoi pensare di giocare alla grande per novanta minuti e soprattutto vincere 7-0», ha ribadito lo spagnolo. Impossibile, quindi, non essere orgogliosi degli azzurri. Se solo si fosse stati più precisi, addirittura si sarebbe potuto pareggiare. E alla fine dei conti sarebbe stato il risultato più giusto. «Siamo stati scadenti nei primi 25 minuti, siamo stati bravi dopo. Ci sono degli aspetti positivi e giocare per più di un’ora con questi qua è tanta roba», ha spiegato Sarri. È apparso rammaricato il toscano ma anche fiero di ciò che è la sua squadra. Non poteva subire così tanto il Napoli che in Italia sta comandando in lungo e in largo. Guardiola non si era sbilanciato a caso. Sapeva a cosa andava incontro e alla fine ha esultato per essere riuscito a battere i partenopei. Di sicuro si poteva fare meglio. Concedere mezzora all’Atalanta e alla Spal è una cosa, farlo contro una squadra così forte fisicamente e tatticamente è un suicdio. Di sicuro al ritorno al San Paolo non si può replicare. A Fuorigrotta sarà tutta un’altra storia. Lo sa bene Sarri che da oggi si deve concentrare sulla partita di sabato contro l’Inter. Spalletti sicuramente l’avrà vista la partita di ieri sera. I nerazzurri sono a due punti avendo vinto sette gare e incassando un pareggio a Bologna. Non potrà il tecnico dei meneghini affidarsi di nuovo alla buona sorte perché rischia di farsi male seriamente. Spera di trovare un Napoli stanco fisicamente e mentalmente. Ma così non dovrebbe essere. Questo gruppo torna da Manchester molto motivato. Certo, le sconfitte non sono mai belle ma dipendono come arrivano. Se si fosse continuato a far male per l’intero match subendo una goleada era una cosa, ma dopo aver avuto nella ripresa la faccia di cazzo di palleggiare in faccia ai citizens si può pensare solo bene del Napoli.

Fonte: Salvatore Caiazza per il Roma