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COVID - Ascierto: "Non condivido ciò che ha detto CR7, i tamponi restano l'unico modo per darci l'indice di positività di un soggetto"
28.10.2020 15:09 di Napoli Magazine

L'oncologo Paolo Ascierto ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli: "Cristiano Ronaldo? Non condivido ciò che ha detto! Ha sbagliato ad utilizzare quelle parole. Il tampone resta l’unico modo, oggi, come test molecolare, in grado di darci l’indice di positività di un soggetto. È una cosa seria, non una cavolata. In questo momento in Campania dove c’è questa curva terribilmente in salita, c’è una diffusione molto importante. La soluzione migliore per spezzare la catena dei contagi sarebbe quella di un lockdown, come abbiamo visto a marzo e ad aprile, ma che per la condizione economica del Paese, non possiamo permettercelo e quindi ci sono i compromessi. Questi compressi non sono misure ideali, se c’è un andamento in salita nei prossimi giorni, con gli ospedali in sofferenza credo che sia una misura necessaria. Per il momento dobbiamo indossare le mascherine, rimanere distanziati e lavarci frequentemente le mani, questi sono gli unici accorgimenti che ci possono aiutare. Il lockdown programmato non ha senso, dobbiamo spezzare la catena quanto prima".

 

Nella stessa famiglia ci sono soggetti positivi e altri negativi, esistono dei recettori particolari sui quali il virus si attacca? "La chiave è nell’immunità genetica dei soggetti. In questo non conosciamo questi fattori, abbiamo un progetto con diversi comuni per l’HLA, cioè compatibilità nei trapianti. Lì ci può essere la chiave per capire chi è più soggetto all’infezione".

 

Per quanto tempo si resta immuni dopo essere guariti? "Chi l'ha già preso ha sicuramente una protezione avendo sviluppato gli anticorpi, ma non sappiamo se per mesi o anni, di sicuro non è protetto per sempre".

 

L’Asl ha fatto bene a bloccare il Napoli in partenza per Torino? "Se in quel momento c’è stato un contatto con dei positivi, bisogna stare in isolamento fino a quando non si ha l’esito del tampone. Sicuramente fare partire la squadra in quel momento era un rischio, poi la bolla famosa è un altro discorso. Se deve esserci bisogna farla bene come in NBA".

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COVID - Ascierto: "Non condivido ciò che ha detto CR7, i tamponi restano l'unico modo per darci l'indice di positività di un soggetto"

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28/10/2024 - 15:09

L'oncologo Paolo Ascierto ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli: "Cristiano Ronaldo? Non condivido ciò che ha detto! Ha sbagliato ad utilizzare quelle parole. Il tampone resta l’unico modo, oggi, come test molecolare, in grado di darci l’indice di positività di un soggetto. È una cosa seria, non una cavolata. In questo momento in Campania dove c’è questa curva terribilmente in salita, c’è una diffusione molto importante. La soluzione migliore per spezzare la catena dei contagi sarebbe quella di un lockdown, come abbiamo visto a marzo e ad aprile, ma che per la condizione economica del Paese, non possiamo permettercelo e quindi ci sono i compromessi. Questi compressi non sono misure ideali, se c’è un andamento in salita nei prossimi giorni, con gli ospedali in sofferenza credo che sia una misura necessaria. Per il momento dobbiamo indossare le mascherine, rimanere distanziati e lavarci frequentemente le mani, questi sono gli unici accorgimenti che ci possono aiutare. Il lockdown programmato non ha senso, dobbiamo spezzare la catena quanto prima".

 

Nella stessa famiglia ci sono soggetti positivi e altri negativi, esistono dei recettori particolari sui quali il virus si attacca? "La chiave è nell’immunità genetica dei soggetti. In questo non conosciamo questi fattori, abbiamo un progetto con diversi comuni per l’HLA, cioè compatibilità nei trapianti. Lì ci può essere la chiave per capire chi è più soggetto all’infezione".

 

Per quanto tempo si resta immuni dopo essere guariti? "Chi l'ha già preso ha sicuramente una protezione avendo sviluppato gli anticorpi, ma non sappiamo se per mesi o anni, di sicuro non è protetto per sempre".

 

L’Asl ha fatto bene a bloccare il Napoli in partenza per Torino? "Se in quel momento c’è stato un contatto con dei positivi, bisogna stare in isolamento fino a quando non si ha l’esito del tampone. Sicuramente fare partire la squadra in quel momento era un rischio, poi la bolla famosa è un altro discorso. Se deve esserci bisogna farla bene come in NBA".