Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all'Università di Padova, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il vaccino ha una sua vita e durante questa vita cambia. Si possono classificare delle classi di rischio per certe persone che possono sviluppare delle complicazioni. Molte caratteristiche possono mettere a rischio ma le coincidenze sono bassissime. E' più pericoloso prendere un aereo che fare il vaccino per una persona affetta da trombofilia. I casi fatali sono veramente pochi: uno su un milione e mezzo. Chi si vaccina lo fa per se stesso, lo fa per la famiglia e per ordine pubblico. Le persone potenzialmente a rischio è giusto che abbiamo un vaccino alternativo. Sicuramente la vaccinazione è uno degli strumenti più efficaci per tornare alla normalità. La vaccinazione da sola non risolve il problema se non è accompagnato da sistemi di sorveglianza, da fasi transitorie di misure di medicazione e misure di sicurezza. Serve un programma di tracciamento che spenga focolai. Solo il vaccino non aiuta, però è fondamentale. Non pensiamo che vaccinandoci abbiamo risolto tutto".
di Napoli Magazine
14/04/2024 - 15:29
Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all'Università di Padova, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione sportiva Radio Goal su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": “Il vaccino ha una sua vita e durante questa vita cambia. Si possono classificare delle classi di rischio per certe persone che possono sviluppare delle complicazioni. Molte caratteristiche possono mettere a rischio ma le coincidenze sono bassissime. E' più pericoloso prendere un aereo che fare il vaccino per una persona affetta da trombofilia. I casi fatali sono veramente pochi: uno su un milione e mezzo. Chi si vaccina lo fa per se stesso, lo fa per la famiglia e per ordine pubblico. Le persone potenzialmente a rischio è giusto che abbiamo un vaccino alternativo. Sicuramente la vaccinazione è uno degli strumenti più efficaci per tornare alla normalità. La vaccinazione da sola non risolve il problema se non è accompagnato da sistemi di sorveglianza, da fasi transitorie di misure di medicazione e misure di sicurezza. Serve un programma di tracciamento che spenga focolai. Solo il vaccino non aiuta, però è fondamentale. Non pensiamo che vaccinandoci abbiamo risolto tutto".