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CRONACHE DI SPOGLIATOIO - Buongiorno: "Atalanta? Gasperini mi chiamò, c'era una trattativa avanzata tra i due club, ma sentivo di poter dare ancora qualcosa al Torino"
02.12.2024 16:45 di Napoli Magazine

Nell'intervista a Cronache di Spogliatoio, Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, ha raccontato l'incontro con Gian Piero Gasperini di quest'anno in occasione della sfida con l'Atalanta ed ha parlato della trattativa con l'Atalanta quando vestiva la maglia del Torino: "Ci siamo salutati e non abbiamo parlato di questa cosa. Ci eravamo sentiti durante quei giorni lì, mi aveva fatto un'ottima impressione, come tutto nel club Atalanta. C'era questa trattativa molto avanzata tra Torino e Atalanta, ma io in quel momento non me la sentivo perché dentro di me sentivo di poter dare ancora qualcosa al Torino e sentivo di poter dare qualcosa in più a me stesso rimanendo lì. Facemmo una chiamata col presidente Cairo, che subito fu disponibile e capì la situazione. Non è stato facile perché ci sono tanti ragionamenti da fare quando entrano in ballo queste cose, ma io sono così di mio, quando scelgo qualcosa non tendo ad avere rimorsi o a guardarmi indietro, cerco di andare dritto sulla via che ho scelto".

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CRONACHE DI SPOGLIATOIO - Buongiorno: "Atalanta? Gasperini mi chiamò, c'era una trattativa avanzata tra i due club, ma sentivo di poter dare ancora qualcosa al Torino"

di Napoli Magazine

02/12/2024 - 16:45

Nell'intervista a Cronache di Spogliatoio, Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, ha raccontato l'incontro con Gian Piero Gasperini di quest'anno in occasione della sfida con l'Atalanta ed ha parlato della trattativa con l'Atalanta quando vestiva la maglia del Torino: "Ci siamo salutati e non abbiamo parlato di questa cosa. Ci eravamo sentiti durante quei giorni lì, mi aveva fatto un'ottima impressione, come tutto nel club Atalanta. C'era questa trattativa molto avanzata tra Torino e Atalanta, ma io in quel momento non me la sentivo perché dentro di me sentivo di poter dare ancora qualcosa al Torino e sentivo di poter dare qualcosa in più a me stesso rimanendo lì. Facemmo una chiamata col presidente Cairo, che subito fu disponibile e capì la situazione. Non è stato facile perché ci sono tanti ragionamenti da fare quando entrano in ballo queste cose, ma io sono così di mio, quando scelgo qualcosa non tendo ad avere rimorsi o a guardarmi indietro, cerco di andare dritto sulla via che ho scelto".