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DI LORENZO - L'agente: "Non meritava i fischi ma non vuole andar via per quelli, il club non lo reputa indispensabile, valuteremo le offerte"
27.05.2024 22:20 di Napoli Magazine

Mario Giuffredi, agente del capitano azzurro Giovanni Di Lorenzo, è intervenuto ai microfoni di Tele A durante Si Gonfia La Rete: "Io parto dalla cosa più importante, nel senso che voglio chiarire quello che io ho detto stamattina. Sicuramente Di Lorenzo non vuole andare via perché l’hanno fischiato ieri, i fischi fanno parte del lavoro, si accettano e va bene così. Uno li mette in preventivo e in conto che nella vita si può essere acclamati ma anche fischiati. E quello non è non è un problema. Ma soprattutto ci tengo a precisare perché poi li vedo i tuoi colleghi che vanno a prendere delle mie dichiarazioni passate, dove io dico che, due passaggi importanti, dove dico che Di Lorenzo prima rinnova perché vuole rimanere a vita a Napoli; e nella seconda dove dico che chi lascia Napoli questo momento è un vigliacco. Sono due dichiarazioni che ho fatto e che che non nego, ci mancherebbe. Ma ho anche sempre sottolineato che rimarremo a Napoli finché il club ci vuole, e se un club non ci vuole più io non è che devo tenere un mio giocatore per forza nel Napoli. Perché quando viene comunicato a un giocatore che se arriva l’offerta anche lui è sul mercato quindi può essere ceduto, per me vuol dire che tu non credi più in quel giocatore, non lo non lo reputi più indispensabile, soprattutto non lo reputi più al centro del tuo progetto perché io penso che qualsiasi uomo di calcio che arriva in un club, la prima cosa sceglie è i giocatori su cui continuare il progetto. Ti chiama e ti dice guarda pure se dovesse arrivare qualsiasi offerta qui non se ne parla proprio perché io ti incateno a Castel Volturno. Nel caso del Napoli quando invece si dice che il presidente ha detto che se dovesse arrivare un’offerta può andare via, il giocatore già aveva percepito questa sfiducia nei suoi confronti e nell’ultimo periodo queste parole per me sono la conferma. E quindi è normale che a questo punto dico beh benissimo se ci arriva un’offerta vado via come mi state dicendo voi e quindi voglio andare via. Ma questo non vuol dire rinnegare il rinnovo che abbiamo fatto. A volte l'italiano non lo capiscono, o pensano che io parli a vanvera. Io interessi non ne ho, quando Di Lorenzo ha rinnovato non ho preso un euro. Penso di essere stato chiaro e chi vuole capire capisca. I fischi di ieri lasciano il tempo che trovano, anche se sono stati una brutta cosa. Io penso che i fischi di ieri, nonostante le cose che sono successe, il ragazzo non le meritava. Il motivo potrebbe essere il passaggio di una difesa a tre? Di Lorenzo è un grande professionista, non sta a contestare la zona del campo dove va a giocare. È uno predisposto a fare tutto, il braccetto l'ha già fatto in tempi addietro. Ma lui non si addentra in queste cose che sono del pensiero tattico dell'allenatore, queste cose sono fuori discussione. Se Calzona ha dato una spiegazione a Di Lorenzo per averlo sostituito? A fine partita ho chiesto a Giovanni se avevano concordato questo cambio, e lui è rimasto senza parole perché non avevano concordato niente. Detto questo, con Calzona stiamo perdendo fin troppo tempo. Abbiamo preso un professore di scuola media e gli abbiamo dato la cattedra universitaria senza farlo studiare. Questo è Calzona, un professore di scuola media messo ad insegnare all'Università con una cattedra regalata. Quello che ha fatto Calzona ieri sia da persona non poco intelligente, di più. Oppure ci posso vedere dell'altro: sostituire un giocatore a 3 minuti dalla fine quando c'è quel clima, significa che o non ci arrivi col cervello perchè stai rovinato o c'è qualcosa sotto". 

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27/05/2024 - 22:20

Mario Giuffredi, agente del capitano azzurro Giovanni Di Lorenzo, è intervenuto ai microfoni di Tele A durante Si Gonfia La Rete: "Io parto dalla cosa più importante, nel senso che voglio chiarire quello che io ho detto stamattina. Sicuramente Di Lorenzo non vuole andare via perché l’hanno fischiato ieri, i fischi fanno parte del lavoro, si accettano e va bene così. Uno li mette in preventivo e in conto che nella vita si può essere acclamati ma anche fischiati. E quello non è non è un problema. Ma soprattutto ci tengo a precisare perché poi li vedo i tuoi colleghi che vanno a prendere delle mie dichiarazioni passate, dove io dico che, due passaggi importanti, dove dico che Di Lorenzo prima rinnova perché vuole rimanere a vita a Napoli; e nella seconda dove dico che chi lascia Napoli questo momento è un vigliacco. Sono due dichiarazioni che ho fatto e che che non nego, ci mancherebbe. Ma ho anche sempre sottolineato che rimarremo a Napoli finché il club ci vuole, e se un club non ci vuole più io non è che devo tenere un mio giocatore per forza nel Napoli. Perché quando viene comunicato a un giocatore che se arriva l’offerta anche lui è sul mercato quindi può essere ceduto, per me vuol dire che tu non credi più in quel giocatore, non lo non lo reputi più indispensabile, soprattutto non lo reputi più al centro del tuo progetto perché io penso che qualsiasi uomo di calcio che arriva in un club, la prima cosa sceglie è i giocatori su cui continuare il progetto. Ti chiama e ti dice guarda pure se dovesse arrivare qualsiasi offerta qui non se ne parla proprio perché io ti incateno a Castel Volturno. Nel caso del Napoli quando invece si dice che il presidente ha detto che se dovesse arrivare un’offerta può andare via, il giocatore già aveva percepito questa sfiducia nei suoi confronti e nell’ultimo periodo queste parole per me sono la conferma. E quindi è normale che a questo punto dico beh benissimo se ci arriva un’offerta vado via come mi state dicendo voi e quindi voglio andare via. Ma questo non vuol dire rinnegare il rinnovo che abbiamo fatto. A volte l'italiano non lo capiscono, o pensano che io parli a vanvera. Io interessi non ne ho, quando Di Lorenzo ha rinnovato non ho preso un euro. Penso di essere stato chiaro e chi vuole capire capisca. I fischi di ieri lasciano il tempo che trovano, anche se sono stati una brutta cosa. Io penso che i fischi di ieri, nonostante le cose che sono successe, il ragazzo non le meritava. Il motivo potrebbe essere il passaggio di una difesa a tre? Di Lorenzo è un grande professionista, non sta a contestare la zona del campo dove va a giocare. È uno predisposto a fare tutto, il braccetto l'ha già fatto in tempi addietro. Ma lui non si addentra in queste cose che sono del pensiero tattico dell'allenatore, queste cose sono fuori discussione. Se Calzona ha dato una spiegazione a Di Lorenzo per averlo sostituito? A fine partita ho chiesto a Giovanni se avevano concordato questo cambio, e lui è rimasto senza parole perché non avevano concordato niente. Detto questo, con Calzona stiamo perdendo fin troppo tempo. Abbiamo preso un professore di scuola media e gli abbiamo dato la cattedra universitaria senza farlo studiare. Questo è Calzona, un professore di scuola media messo ad insegnare all'Università con una cattedra regalata. Quello che ha fatto Calzona ieri sia da persona non poco intelligente, di più. Oppure ci posso vedere dell'altro: sostituire un giocatore a 3 minuti dalla fine quando c'è quel clima, significa che o non ci arrivi col cervello perchè stai rovinato o c'è qualcosa sotto".