Il netto successo all'esordio contro la Turchia ha alimentato l'entusiasmo attorno alla Nazionale di Roberto Mancini. Una passione che si percepisce in tutto il Paese e che rende molto felice anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina. "L’Europeo, se continuiamo a coltivare questi valori e questo entusiasmo, lo abbiamo già vinto, almeno sotto il profilo di alcune dimensioni a cui tengo particolarmente - ha spiegato a Sky Sport -. Sul campo dobbiamo continuare a restare concentrati, non dobbiamo abbandonare quello spirito di sacrificio che ha contraddistinto la nostra preparazione e il percorso degli ultimi due anni. Manteniamo i piedi per terra, non impedendoci di sognare, ma dobbiamo farlo con realismo e grande determinazione. Se riusciamo a coniugare tutti questi aspetti il nostro obiettivo minimo è andare a Wembley, poi ce la giocheremo fino in fondo. La passione del pubblico? Ho investito molto in termini di energia e sacrifici personali per ricostruire questo rapporto con i tifosi. È vero che è stato agevolato dai risultati, ma credo che sia diventato ormai talmente solido che possiamo andare avanti tanti anni. Stiamo costruendo il futuro di questa Nazionale". E sulla possibilità di aumentare la capienza prevista all'Olimpico ha aggiunto: "Noi ci proveremo, avremo un confronto con l’Uefa e le altre federazioni: sottoporremo, sulla base anche dell’ottimo comportamento dei tifosi e del grande senso di responsabilità che stanno dimostrando tutte le parti in causa, affinché il Cts, il Ministro Speranza e il sottosegretario Vezzali possano condividere con noi quest’opportunità".
Inevitabile poi tornare su quanto accaduto a Christian Eriksen: "Dobbiamo dare una risposta anche noi - ha detto Gravina -. Abbiamo apprezzato tutti quello che ha fatto Kjaer, lo hanno detto anche i medici che il suo intervento è stato determinante per salvare la vita di Eriksen. Credo che sia giusto mettere a disposizione le nostre strutture scientifiche e i nostri medici affinché tutti gli atleti in campo, i tecnici e gli addetti ai lavori possano avere una conoscenza elementare su cosa fare in momenti così drammatici, con la speranza che possano verificarsi sempre più raramente. Noi abbiamo l’obbligo, a prescindere da quelle che possono essere le ricerche legate alla scienza e alle tecnologie nel ricercare le cause di questi eventi, di incentivare la conoscenza e la formazione di coloro che sono in campo. Inizieremo prestissimo, la nostra Commissione Medico-Federale sta già lavorando, faremo una sorta di protocollo e metteremo a disposizione di tutte le società professionistiche e dilettantistiche una disponibilità di formazione che noi renderemo, comunque, obbligatoria all’interno delle licenze nazionali".
In precedenza Gravina si è espresso in conferenza stampa sulla possibilità di ospitare nel nostro Paese un grande evento calcistico come Euro 2028 o i Mondiali del 2030: "L'Italia ha bisogno di un grande evento, lo merita, ci manca da tantissimi anni - ha affermato il presidente della Figc -. È il mio obiettivo e ci sto lavorando da tempo, nella speranza di trovare adesioni fondamentali per avere un'assegnazione".
di Napoli Magazine
14/06/2024 - 15:48
Il netto successo all'esordio contro la Turchia ha alimentato l'entusiasmo attorno alla Nazionale di Roberto Mancini. Una passione che si percepisce in tutto il Paese e che rende molto felice anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina. "L’Europeo, se continuiamo a coltivare questi valori e questo entusiasmo, lo abbiamo già vinto, almeno sotto il profilo di alcune dimensioni a cui tengo particolarmente - ha spiegato a Sky Sport -. Sul campo dobbiamo continuare a restare concentrati, non dobbiamo abbandonare quello spirito di sacrificio che ha contraddistinto la nostra preparazione e il percorso degli ultimi due anni. Manteniamo i piedi per terra, non impedendoci di sognare, ma dobbiamo farlo con realismo e grande determinazione. Se riusciamo a coniugare tutti questi aspetti il nostro obiettivo minimo è andare a Wembley, poi ce la giocheremo fino in fondo. La passione del pubblico? Ho investito molto in termini di energia e sacrifici personali per ricostruire questo rapporto con i tifosi. È vero che è stato agevolato dai risultati, ma credo che sia diventato ormai talmente solido che possiamo andare avanti tanti anni. Stiamo costruendo il futuro di questa Nazionale". E sulla possibilità di aumentare la capienza prevista all'Olimpico ha aggiunto: "Noi ci proveremo, avremo un confronto con l’Uefa e le altre federazioni: sottoporremo, sulla base anche dell’ottimo comportamento dei tifosi e del grande senso di responsabilità che stanno dimostrando tutte le parti in causa, affinché il Cts, il Ministro Speranza e il sottosegretario Vezzali possano condividere con noi quest’opportunità".
Inevitabile poi tornare su quanto accaduto a Christian Eriksen: "Dobbiamo dare una risposta anche noi - ha detto Gravina -. Abbiamo apprezzato tutti quello che ha fatto Kjaer, lo hanno detto anche i medici che il suo intervento è stato determinante per salvare la vita di Eriksen. Credo che sia giusto mettere a disposizione le nostre strutture scientifiche e i nostri medici affinché tutti gli atleti in campo, i tecnici e gli addetti ai lavori possano avere una conoscenza elementare su cosa fare in momenti così drammatici, con la speranza che possano verificarsi sempre più raramente. Noi abbiamo l’obbligo, a prescindere da quelle che possono essere le ricerche legate alla scienza e alle tecnologie nel ricercare le cause di questi eventi, di incentivare la conoscenza e la formazione di coloro che sono in campo. Inizieremo prestissimo, la nostra Commissione Medico-Federale sta già lavorando, faremo una sorta di protocollo e metteremo a disposizione di tutte le società professionistiche e dilettantistiche una disponibilità di formazione che noi renderemo, comunque, obbligatoria all’interno delle licenze nazionali".
In precedenza Gravina si è espresso in conferenza stampa sulla possibilità di ospitare nel nostro Paese un grande evento calcistico come Euro 2028 o i Mondiali del 2030: "L'Italia ha bisogno di un grande evento, lo merita, ci manca da tantissimi anni - ha affermato il presidente della Figc -. È il mio obiettivo e ci sto lavorando da tempo, nella speranza di trovare adesioni fondamentali per avere un'assegnazione".