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FERLAINO - La figlia Francesca: "Mio padre aveva un rapporto speciale con Maradona, andavo a casa sua per giocare con le sue figlie"
09.05.2023 14:24 di Napoli Magazine

Francesca Ferlaino, figlia di Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, ha rilasciato un'intervista a La Repubblica:

 

Il Napoli calcio è stata la sua casa da bambina?

 

"Avevamo un rapporto intimo con la squadra. Ricordo le grandi tavolate, i lunghi ritiri e i viaggi per le trasferte. Un giorno mio padre mi venne a prendere all’improvviso a scuola, al liceo. Andiamo a Parigi, mi disse, giochiamo col Paris Saint-Germain".
 
 
Com'erano i calciatori?
 
 
"Ragazzi che avevano lasciato casa giovanissimi per coltivare la loro passione. Spesso dei calciatori abbiamo un’idea frivola, di ragazzi ricchi e viziati. Io ho visto il lavoro dietro alla loro carriera".
 
 
Ricorda qualcuno in particolare?
 
 
"Maradona, perché mio padre aveva un rapporto davvero speciale con lui. Andava spesso a trovarlo a casa. Aveva delle figlie più piccole di me e io venivo per giocare con loro. Carnevale poi era supersimpatico. La squadra era un prolungamento della mia quotidianità. Ricordo l’entourage, i tecnici, i preparatori. Tavolate lunghissime, cibo squisito".
 
 
I suoi figli tifano Napoli?
 
 
"In modo sfegatato. Abbiamo festeggiato come pazzi, da veri napoletani emigrati al Nord. È l’effetto della nostalgia e dell’amore".
 
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FERLAINO - La figlia Francesca: "Mio padre aveva un rapporto speciale con Maradona, andavo a casa sua per giocare con le sue figlie"

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09/05/2023 - 14:24

Francesca Ferlaino, figlia di Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, ha rilasciato un'intervista a La Repubblica:

 

Il Napoli calcio è stata la sua casa da bambina?

 

"Avevamo un rapporto intimo con la squadra. Ricordo le grandi tavolate, i lunghi ritiri e i viaggi per le trasferte. Un giorno mio padre mi venne a prendere all’improvviso a scuola, al liceo. Andiamo a Parigi, mi disse, giochiamo col Paris Saint-Germain".
 
 
Com'erano i calciatori?
 
 
"Ragazzi che avevano lasciato casa giovanissimi per coltivare la loro passione. Spesso dei calciatori abbiamo un’idea frivola, di ragazzi ricchi e viziati. Io ho visto il lavoro dietro alla loro carriera".
 
 
Ricorda qualcuno in particolare?
 
 
"Maradona, perché mio padre aveva un rapporto davvero speciale con lui. Andava spesso a trovarlo a casa. Aveva delle figlie più piccole di me e io venivo per giocare con loro. Carnevale poi era supersimpatico. La squadra era un prolungamento della mia quotidianità. Ricordo l’entourage, i tecnici, i preparatori. Tavolate lunghissime, cibo squisito".
 
 
I suoi figli tifano Napoli?
 
 
"In modo sfegatato. Abbiamo festeggiato come pazzi, da veri napoletani emigrati al Nord. È l’effetto della nostalgia e dell’amore".