Il professor Walter Della Frera, membro della Commissione medico scientifica della Figc, ha parlato a Radio Sportiva.
SU 1000 SPETTATORI NEGLI STADI - "Riporto le parole del mio presidente Gravina, è senz'altro troppo poco, ma è un primo passo per quella che noi speriamo possa essere una riapertura più ampia, con una percentuale rispetto alla capienza degli impianti. Avevamo proposto il 30%, ma può essere il 25 come il 40, dipende dall'andamento epidemiologico. La nostra responsabilità ora è quella di aspettare, ma al tempo stesso abbiamo già inviato un protocollo al CTS per regolare i vari aspetti".
SUL PROTOCOLLO PER LA RIAMMISSIONE DEI TIFOSI ALLO STADIO - "Avevamo già presentato un protocollo da Lega, dalla segreteria della FIGC, dalla FIGC e da noi come Commissione Medico Scientifica in cui era scritto in maniera dettagliata cosa fare. Il problema non è tanto all'interno dello stadio con la presenza dei tifosi, ma dividerli, farli entrare, misurare la temperatura, verificare le distanze, l'uscita che deve essere contingentata e quindi tutto deve essere fatto bene. Pacifico che senza pubblico non è vero calcio, andiamo avanti ma con giudizio perché non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Chiediamo di poter riaprire velocemente gli stadi, ma sappiamo anche che fino al 7 ottobre dobbiamo aspettare".
SULLA QUESTIONE TAMPONI - "Noi come Commissione Medico Scientifica, supportati da vari scienziati che lo sostengono, continuiamo a ritenere utile e sufficiente un tampone ogni sette giorni. Da parte dei calciatori c'è grande senso di responsabilità. Prima di tutto c'è la tutela della salute".
di Napoli Magazine
21/09/2024 - 17:26
Il professor Walter Della Frera, membro della Commissione medico scientifica della Figc, ha parlato a Radio Sportiva.
SU 1000 SPETTATORI NEGLI STADI - "Riporto le parole del mio presidente Gravina, è senz'altro troppo poco, ma è un primo passo per quella che noi speriamo possa essere una riapertura più ampia, con una percentuale rispetto alla capienza degli impianti. Avevamo proposto il 30%, ma può essere il 25 come il 40, dipende dall'andamento epidemiologico. La nostra responsabilità ora è quella di aspettare, ma al tempo stesso abbiamo già inviato un protocollo al CTS per regolare i vari aspetti".
SUL PROTOCOLLO PER LA RIAMMISSIONE DEI TIFOSI ALLO STADIO - "Avevamo già presentato un protocollo da Lega, dalla segreteria della FIGC, dalla FIGC e da noi come Commissione Medico Scientifica in cui era scritto in maniera dettagliata cosa fare. Il problema non è tanto all'interno dello stadio con la presenza dei tifosi, ma dividerli, farli entrare, misurare la temperatura, verificare le distanze, l'uscita che deve essere contingentata e quindi tutto deve essere fatto bene. Pacifico che senza pubblico non è vero calcio, andiamo avanti ma con giudizio perché non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Chiediamo di poter riaprire velocemente gli stadi, ma sappiamo anche che fino al 7 ottobre dobbiamo aspettare".
SULLA QUESTIONE TAMPONI - "Noi come Commissione Medico Scientifica, supportati da vari scienziati che lo sostengono, continuiamo a ritenere utile e sufficiente un tampone ogni sette giorni. Da parte dei calciatori c'è grande senso di responsabilità. Prima di tutto c'è la tutela della salute".