Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato un'intervista al quotidiano spagnolo AS. "Gli Europei apripista per il ritorno definitivo del pubblico negli stadi dalla prossima stagione? Stiamo lavorando per riaprire gli stadi dalla prima giornata del prossimo campionato. Il calcio senza tifosi perde la sua anima, sono una componente fondamentale di partecipazione e di condivisione: la passione va alimentata giorno dopo giorno, partita dopo partita. Se il calcio è ormai ‘fuori pericolo’? Non ancora. Abbiamo impedito il default ma le criticità rimangono, sia nel campo professionistico che in quello dilettantistico e giovanile. Sono molto preoccupato per il calo dei tesserati nella fascia di età Under 18, dobbiamo recuperare questa gravissima perdita perché ci sono 200mila ragazzi in meno che praticano calcio e che non fanno più sport. Sono un sostenitore dei playoff, ma è riduttivo parlare solo di questo cambio di format. La riforma del sistema deve puntare prima di tutto alla sostenibilità e poi a rendere più accattivante il prodotto. Se l'assenza della Juventus dalla Serie A, del Real Madrid e Barcellona dalla Liga e di tutte e tre dalla Champions League è davvero uno scenario plausibile? Io mi auguro che ciò non avvenga, aspettiamo quale sarà la decisione degli organi competenti. Una cosa è certa, per stare insieme ci deve essere il rispetto delle regole che liberamente ci siamo dati sia negli organismi internazionali che in quelli nazionali".
di Napoli Magazine
12/06/2024 - 16:38
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha rilasciato un'intervista al quotidiano spagnolo AS. "Gli Europei apripista per il ritorno definitivo del pubblico negli stadi dalla prossima stagione? Stiamo lavorando per riaprire gli stadi dalla prima giornata del prossimo campionato. Il calcio senza tifosi perde la sua anima, sono una componente fondamentale di partecipazione e di condivisione: la passione va alimentata giorno dopo giorno, partita dopo partita. Se il calcio è ormai ‘fuori pericolo’? Non ancora. Abbiamo impedito il default ma le criticità rimangono, sia nel campo professionistico che in quello dilettantistico e giovanile. Sono molto preoccupato per il calo dei tesserati nella fascia di età Under 18, dobbiamo recuperare questa gravissima perdita perché ci sono 200mila ragazzi in meno che praticano calcio e che non fanno più sport. Sono un sostenitore dei playoff, ma è riduttivo parlare solo di questo cambio di format. La riforma del sistema deve puntare prima di tutto alla sostenibilità e poi a rendere più accattivante il prodotto. Se l'assenza della Juventus dalla Serie A, del Real Madrid e Barcellona dalla Liga e di tutte e tre dalla Champions League è davvero uno scenario plausibile? Io mi auguro che ciò non avvenga, aspettiamo quale sarà la decisione degli organi competenti. Una cosa è certa, per stare insieme ci deve essere il rispetto delle regole che liberamente ci siamo dati sia negli organismi internazionali che in quelli nazionali".