Con l'Italia già sicura di essere testa di serie alle qualificazioni ai Mondiali del 2026, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, è tornato a parlare in una lunga intervista concessa al Messaggero Veneto sottolineando l'imperativo categorico per la Nazionale di Spalletti di qualificarsi al prossimo torneo iridato: "È un mio cruccio - ha detto - Ne ho mancato uno da presidente, quello del 2022, anche se mi attribuiscono anche quello prima. Solo partecipare a un Mondiale per un paese è una vetrina, un motivo di aggregazione per la gente".

Il discorso si sposta poi sulle nazionali giovanili e sui grandi risultati ottenuti negli ultimi anni e Gravina ne approfitta per una frecciatina ai club di Serie A e in particolatre al Milan: "Negli ultimi cinque anni di nostra governance abbiamo avuto i risultati migliori nelle giovanili. Dalla 20 alla 19 fino al nostro orgoglio: la Nazionale Under 17, il simbolo di una progettualità. Quei ragazzi hanno battuto 3-0 il fortissimo Portogallo anche in intensità e gioco. Ecco, non mancherà molto che l’Italia tornerà a essere riferimento con la nazionale maggiore, tornerà nella ristretta cerchia dei grandi mondiali - ha spiegato il numero della Figc - Perché i talenti li abbiamo, rincresce vedere però come spesso non vengono utilizzati dai club, penso a Camarda del Milan. Il talento ha bisogno di opportunità, all’estero le danno".