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FOCUS NM - F1, Gp di Las Vegas: Ferrari tradita dalla sfortuna e da una discutibile penalità, Leclerc illumina, la pista americana diverte
20.11.2023 22:21 di Napoli Magazine

NAPOLI - È proprio il caso di dirlo: “Viva Las Vegas!”. Il circuito cittadino americano, alla sua prima apparizione in Formula 1 con questo layout di pista, ha dipanato i dubbi sorti da tifosi e addetti ai lavori, compreso Max Verstappen, dando vita a una delle gare più emozionanti e divertenti dell’intera annata. Oltre lo sfarzo e il clima festoso, pienamente in linea con lo spirito americano, lo spettacolo mostrato in pista è stato il vero protagonista di un weekend. Il tracciato con i suoi rettilinei e le curve, è stato un perfetto vestito per le monoposto di questa generazione. Tra nuove livree che celebravano la città, grafiche in stile casinò e cordoli raffiguranti i semi delle carte da gioco, l’esito della gara ha dato ragione al pilota sul quale avrebbero scommesso tutti, ovvero Max Verstappen e la sua Red Bull. Eppure, c’è stato un momento in cui la roulette sembrava potersi fermare sul “16 Rosso”, rappresentato da Charles Leclerc. Mai come nella gara di Las Vegas, la Ferrari aveva in mano le carte giuste per fare “all-in” sulla vittoria. La pista, che favoriva le Scuderia con un ottimo motore, grazie a una conformazione fatta da lunghi rettilinei e poche curve, ha sprigionato tutto il potenziale della SF-23, totalmente dominante in qualifica e autrice di una gara ad altissimo ritmo, rallentato solo dalle, ormai, solite gomme dure che, seppur funzionando in maniera ottimale sulla Rossa di Maranello, hanno dato un vantaggio alla Red Bull. Nonostante ciò, gli elementi che hanno fatto saltare il banco sono entrambi al di fuori di ogni reale responsabilità della Scuderia di Maranello, quasi impeccabile, se non per un pit stop leggermente lento e una partenza non proprio perfetta delle monoposto in rosso. Appare piuttosto sconcertante che un evento presentato in pompa magna, abbia dovuto interrompersi dopo soli 8 minuti dall’inizio delle prime prove libere del venerdì, a causa di un’inadempienza che ha permesso a un tombino, non asfaltato bene, di rompere il fondo della malcapitata Ferrari di Carlos Sainz. Ancor più grave, però, è che la FIA non solo abbia fatto mancare le proprie scuse per l’accaduto, ma ha rincarato la dose dando10 posizioni di penalità in griglia lo spagnolo della Rossa per la sostituzione di alcuni componenti, negando un’indulgenza che, ai più, sembrava scontata. La gara, con il povero Carlos relegato nelle posizioni di fondo, doveva prevedere una lotta con due Ferrari in prima fila, invece, a causa della penalità, la Scuderia di Maranello si è ritrovata in mano un solo asso, contro i due della Red Bull. Nonostante tutto, la Ferrari di Leclerc si è comportata benissimo nel primo stint con le gomme medie e il monegasco ha confermato di essere in grande spolvero e voglioso di vincere. A separare il numero 16 della Ferrari dalla prima vittoria stagionale, è stata una sfortunata Safety Car uscita proprio nel momento in cui il muretto box della Rossa aveva attuato la propria strategia risultata, dunque, inefficace. Restano molte le note positive della gara della Ferrari, tra cui spicca la prestazione di Leclerc che ha combattuto ad armi pari contro le Red Bull di Verstappen e Perez, cedendo al primo che volava con gomme meno usurate e lottando strenuamente con il secondo per la posizione. Un piccolo errore in frenata, sembrava poter costare caro a Charles nella lotta contro Perez, invece è stato solo il preludio di un ultimo giro fantastico e adrenalinico che ha visto il pilota della Ferrari completare uno sbalorditivo sorpasso in staccata per assicurarsi almeno il secondo gradino del podio. Il jackpot, dietro i tre protagonisti più illustri, l’hanno preso sicuramente Esteban Ocon (in Alpine) e Lance Stroll (in Aston Martin) che sfruttando il caotico inizio di gara hanno compiuto due rimonte da applausi fino a conquistare il quarto e quinto posto. Sesto, in rimonta, Carlos Sainz con l’altra Ferrari. Chi ha ottenuto un magro bottino, invece, è stata la Mercedes, mai realmente competitiva. La Formula 1 lascia Las Vegas consapevole di aver trovato una pista divertente e di grande interesse da mettere nel proprio calendario e corre alla volta di Abu Dhabi per l’ultima gara della stagione. Se, per la vittoria delle due classifiche il dado è tratto già da un po’, nella tappa conclusiva Ferrari e Mercedes sono chiamate alla resa dei conti per un secondo posto nel Mondiale costruttori, con la Rossa che deve (e può) recuperare 4 punti rispetto alle Frecce Argento dopo un weekend in cui, nonostante la vittoria non sia arrivata, la Scuderia italiana è tornata a divertire il pubblico.

 

 

Emanuele Petrarca
 
 
 
Napoli Magazine
 
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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20/11/2023 - 22:21

NAPOLI - È proprio il caso di dirlo: “Viva Las Vegas!”. Il circuito cittadino americano, alla sua prima apparizione in Formula 1 con questo layout di pista, ha dipanato i dubbi sorti da tifosi e addetti ai lavori, compreso Max Verstappen, dando vita a una delle gare più emozionanti e divertenti dell’intera annata. Oltre lo sfarzo e il clima festoso, pienamente in linea con lo spirito americano, lo spettacolo mostrato in pista è stato il vero protagonista di un weekend. Il tracciato con i suoi rettilinei e le curve, è stato un perfetto vestito per le monoposto di questa generazione. Tra nuove livree che celebravano la città, grafiche in stile casinò e cordoli raffiguranti i semi delle carte da gioco, l’esito della gara ha dato ragione al pilota sul quale avrebbero scommesso tutti, ovvero Max Verstappen e la sua Red Bull. Eppure, c’è stato un momento in cui la roulette sembrava potersi fermare sul “16 Rosso”, rappresentato da Charles Leclerc. Mai come nella gara di Las Vegas, la Ferrari aveva in mano le carte giuste per fare “all-in” sulla vittoria. La pista, che favoriva le Scuderia con un ottimo motore, grazie a una conformazione fatta da lunghi rettilinei e poche curve, ha sprigionato tutto il potenziale della SF-23, totalmente dominante in qualifica e autrice di una gara ad altissimo ritmo, rallentato solo dalle, ormai, solite gomme dure che, seppur funzionando in maniera ottimale sulla Rossa di Maranello, hanno dato un vantaggio alla Red Bull. Nonostante ciò, gli elementi che hanno fatto saltare il banco sono entrambi al di fuori di ogni reale responsabilità della Scuderia di Maranello, quasi impeccabile, se non per un pit stop leggermente lento e una partenza non proprio perfetta delle monoposto in rosso. Appare piuttosto sconcertante che un evento presentato in pompa magna, abbia dovuto interrompersi dopo soli 8 minuti dall’inizio delle prime prove libere del venerdì, a causa di un’inadempienza che ha permesso a un tombino, non asfaltato bene, di rompere il fondo della malcapitata Ferrari di Carlos Sainz. Ancor più grave, però, è che la FIA non solo abbia fatto mancare le proprie scuse per l’accaduto, ma ha rincarato la dose dando10 posizioni di penalità in griglia lo spagnolo della Rossa per la sostituzione di alcuni componenti, negando un’indulgenza che, ai più, sembrava scontata. La gara, con il povero Carlos relegato nelle posizioni di fondo, doveva prevedere una lotta con due Ferrari in prima fila, invece, a causa della penalità, la Scuderia di Maranello si è ritrovata in mano un solo asso, contro i due della Red Bull. Nonostante tutto, la Ferrari di Leclerc si è comportata benissimo nel primo stint con le gomme medie e il monegasco ha confermato di essere in grande spolvero e voglioso di vincere. A separare il numero 16 della Ferrari dalla prima vittoria stagionale, è stata una sfortunata Safety Car uscita proprio nel momento in cui il muretto box della Rossa aveva attuato la propria strategia risultata, dunque, inefficace. Restano molte le note positive della gara della Ferrari, tra cui spicca la prestazione di Leclerc che ha combattuto ad armi pari contro le Red Bull di Verstappen e Perez, cedendo al primo che volava con gomme meno usurate e lottando strenuamente con il secondo per la posizione. Un piccolo errore in frenata, sembrava poter costare caro a Charles nella lotta contro Perez, invece è stato solo il preludio di un ultimo giro fantastico e adrenalinico che ha visto il pilota della Ferrari completare uno sbalorditivo sorpasso in staccata per assicurarsi almeno il secondo gradino del podio. Il jackpot, dietro i tre protagonisti più illustri, l’hanno preso sicuramente Esteban Ocon (in Alpine) e Lance Stroll (in Aston Martin) che sfruttando il caotico inizio di gara hanno compiuto due rimonte da applausi fino a conquistare il quarto e quinto posto. Sesto, in rimonta, Carlos Sainz con l’altra Ferrari. Chi ha ottenuto un magro bottino, invece, è stata la Mercedes, mai realmente competitiva. La Formula 1 lascia Las Vegas consapevole di aver trovato una pista divertente e di grande interesse da mettere nel proprio calendario e corre alla volta di Abu Dhabi per l’ultima gara della stagione. Se, per la vittoria delle due classifiche il dado è tratto già da un po’, nella tappa conclusiva Ferrari e Mercedes sono chiamate alla resa dei conti per un secondo posto nel Mondiale costruttori, con la Rossa che deve (e può) recuperare 4 punti rispetto alle Frecce Argento dopo un weekend in cui, nonostante la vittoria non sia arrivata, la Scuderia italiana è tornata a divertire il pubblico.

 

 

Emanuele Petrarca
 
 
 
Napoli Magazine
 
 
 
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