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FOCUS NM - Mondiali 2022, la sorpresa: Niclas Fullkrug, il bomber che ha salvato la Germania
29.11.2022 14:52 di Napoli Magazine

NAPOLI - Le stelle del mondo del calcio brillano in Qatar. Il Mondiale è il palcoscenico perfetto per chi ha coltivato per anni un’innata fame di successo che vede, nella competizione più importante di questo sport, il perfetto catalizzatore per mostrare tutta la propria luce. Anche ai tifosi la parola “Mondiale” suscita emozioni forti e una voglia matta di vedere la massima espressione della bellezza del calcio. Il concetto di una prestazione esteticamente appagante ha condizionato molte filosofie di gioco, sia per quanto riguarda i club, che le selezioni nazionali, che sono alla continua e spasmodica ricerca del “bello”. Eppure, nella ricca quantità di stelle che illuminano questo Mondiale, capita che a brillare di luce propria non sia uno di quelli “belli da vedere”, ma un ragazzo che rappresenta un ritorno al passato, un calcio che spesso viene dimenticato, ma che è conscio di essere ancora fondamentale. Niclas Fullkrug può far parte di quella batteria di numeri 9 che viene etichettata con una serie di termini che vanno da “punta vecchio stile” a “bomber di provincia”. Ciò che è certo, è che anche la Germania potrebbe aver trovato il proprio Dario Hubner, Jamie Vardy o Totò Schillaci, attaccanti esplosi in età già avanzata, ma che hanno proseguito la propria carriera ritagliandosi uno spazio importante nella grande enciclopedia di questo sport. Era forse scritto nel firmamento che un omone di quasi 190 cm e 82 chili, doveva trasformarsi nell’eroe della settimana nel match che, più di tutti, doveva esprimere l’apoteosi della tecnica individuale e del bel gioco. Nel match dello Stadio Al-Bayt, sito ad Al Khor, l’equilibrio tra Spagna e Germania era palpabile in ogni giocata delle due pluripremiate selezioni di Luis Enrique e Hansi Flick. Nonostante ciò, nella partita tra le due compagini, c’è un prima e un dopo l’entrata in campo delle corrispettive punte, relegate in panchina a inizio match. Per più di 70 minuti, Spagna-Germania è stata la partita dei talentuosi “enfant prodige” Pedri, per la "Roja", e Jamal Musiala, per i tedeschi. Nei tocchi dei due campioncini c’era tutta la voglia di brillare, oltre che l’esuberanza di due giovani ai quali non tremano le gambe di fronte a una competizione che li costringe a misurarsi contro il meglio del calcio. Le due luminose stelle delle rispettive selezioni dettano il gioco e favoriscono la qualità del fraseggio di ambo le squadre che danno vita a una partita tecnicamente divertente, ma con un solo difetto: entrambe le squadre faticano a concretizzare quanto creato. Nel calcio, sono le stelle a farci sognare e divertire, ma serve anche dell’altro, e la Spagna lo capisce, inserendo Morata e portandolo al gol. La Germania ha una grande occasione con Musiala stesso, ma spara a salve colpendo il portiere della “Roja”. Forse, proprio in quel momento, Flick capisce che il calcio spumeggiante non può bastare e che affrontare la Spagna, massima esponente del Tiki Taka e del “Falso Nove”, sul piano del gioco non avrebbe portato i risultati sperati. Per questo motivo l’ingresso in campo di Niclas Fullkrug rappresenta un meteorite che si imbatte sullo stadio e “spacca” la partita riportando a galla una Germania che stava vendendo sfumare ogni speranza di qualificazione. Fullkrug è l’opposto di ciò che è stato raccontato: un 29enne che ha fatto tanta gavetta prima di trovare continuità indossando i colori del Werder Brema. Stilisticamente è noto più per la sua efficacia che per la sua tecnica e, nonostante possa giocare anche sugli esterni, è preferibile usarlo come punta centrale. Nella Germania dei grandi nomi e dei grandi talenti, Fullkrug ci è arrivato a suon di gol, fatti prima nelle categorie minori e poi, quest’anno, in Bundesliga dove ha firmato 10 reti in 14 presenze. La sua convocazione è stata una sorpresa per tutti, un attestato di merito per il suo lavoro, ma anche un segno del destino, visti gli infortuni in attacco per i tedeschi (Werner su tutti). Tatticamente, Fullkrug si inserisce perfettamente nella Germania e dona profondità a una squadra abituata a giocare nello stretto, abbassando, dunque, le linee difensive della Spagna e togliendo un po’ di fiducia nel palleggio dal basso della Roja. Proprio gli attacchi alla profondità del numero 9 permettono alla Germania di avere nuovi spazi e l’occasione da gol di Musiala arriva proprio sfruttando la preoccupazione dei difensori vista la presenza di una punta in area di rigore. E’ il minuto 83 quando arriva l’occasione della vita per “Lucke” (soprannome che richiama il fatto che è nato con un dente mancante) che si ritrova in una posizione analoga all'opportunità fallita da Musiala, ma l’esito, questa volta, è diverso. Il 9 spacca la porta con una forte conclusione che sorprende Unai Simon e regala il pareggio alla Germania. Ai tedeschi non serviva più il bel gioco, la qualità o le stelle da far brillare in campo, ma la praticità e il cinismo che Fullkrug ha prontamente donato alla squadra. Il calciatore del Werder Brema ha coronato il suo sogno e si è messo in mostra nel calcio mondiale prendendosi le copertine dei giornali tedeschi. E’ la rivincita dei numeri 9 di vecchio stile, di chi sa essere dominante dal punto di vista tattico e di chi fonda la propria carriera sul “fare gol a ogni costo”. La Germania si gode il proprio anti-eroe: Niclas Fullkrug, un meteorite che ha oscurato le stelle e che, a 29 anni, sente di poter essere nel momento migliore della sua carriera. Il bomber tedesco sarà sicuramente un giocatore da tenere d’occhio, nonché una fortuna per qualsiasi squadra decida di credere in lui, Werder Brema compreso.

 

 

Emanuele Petrarca

 

 

Napoli Magazine

 

 

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29/11/2022 - 14:52

NAPOLI - Le stelle del mondo del calcio brillano in Qatar. Il Mondiale è il palcoscenico perfetto per chi ha coltivato per anni un’innata fame di successo che vede, nella competizione più importante di questo sport, il perfetto catalizzatore per mostrare tutta la propria luce. Anche ai tifosi la parola “Mondiale” suscita emozioni forti e una voglia matta di vedere la massima espressione della bellezza del calcio. Il concetto di una prestazione esteticamente appagante ha condizionato molte filosofie di gioco, sia per quanto riguarda i club, che le selezioni nazionali, che sono alla continua e spasmodica ricerca del “bello”. Eppure, nella ricca quantità di stelle che illuminano questo Mondiale, capita che a brillare di luce propria non sia uno di quelli “belli da vedere”, ma un ragazzo che rappresenta un ritorno al passato, un calcio che spesso viene dimenticato, ma che è conscio di essere ancora fondamentale. Niclas Fullkrug può far parte di quella batteria di numeri 9 che viene etichettata con una serie di termini che vanno da “punta vecchio stile” a “bomber di provincia”. Ciò che è certo, è che anche la Germania potrebbe aver trovato il proprio Dario Hubner, Jamie Vardy o Totò Schillaci, attaccanti esplosi in età già avanzata, ma che hanno proseguito la propria carriera ritagliandosi uno spazio importante nella grande enciclopedia di questo sport. Era forse scritto nel firmamento che un omone di quasi 190 cm e 82 chili, doveva trasformarsi nell’eroe della settimana nel match che, più di tutti, doveva esprimere l’apoteosi della tecnica individuale e del bel gioco. Nel match dello Stadio Al-Bayt, sito ad Al Khor, l’equilibrio tra Spagna e Germania era palpabile in ogni giocata delle due pluripremiate selezioni di Luis Enrique e Hansi Flick. Nonostante ciò, nella partita tra le due compagini, c’è un prima e un dopo l’entrata in campo delle corrispettive punte, relegate in panchina a inizio match. Per più di 70 minuti, Spagna-Germania è stata la partita dei talentuosi “enfant prodige” Pedri, per la "Roja", e Jamal Musiala, per i tedeschi. Nei tocchi dei due campioncini c’era tutta la voglia di brillare, oltre che l’esuberanza di due giovani ai quali non tremano le gambe di fronte a una competizione che li costringe a misurarsi contro il meglio del calcio. Le due luminose stelle delle rispettive selezioni dettano il gioco e favoriscono la qualità del fraseggio di ambo le squadre che danno vita a una partita tecnicamente divertente, ma con un solo difetto: entrambe le squadre faticano a concretizzare quanto creato. Nel calcio, sono le stelle a farci sognare e divertire, ma serve anche dell’altro, e la Spagna lo capisce, inserendo Morata e portandolo al gol. La Germania ha una grande occasione con Musiala stesso, ma spara a salve colpendo il portiere della “Roja”. Forse, proprio in quel momento, Flick capisce che il calcio spumeggiante non può bastare e che affrontare la Spagna, massima esponente del Tiki Taka e del “Falso Nove”, sul piano del gioco non avrebbe portato i risultati sperati. Per questo motivo l’ingresso in campo di Niclas Fullkrug rappresenta un meteorite che si imbatte sullo stadio e “spacca” la partita riportando a galla una Germania che stava vendendo sfumare ogni speranza di qualificazione. Fullkrug è l’opposto di ciò che è stato raccontato: un 29enne che ha fatto tanta gavetta prima di trovare continuità indossando i colori del Werder Brema. Stilisticamente è noto più per la sua efficacia che per la sua tecnica e, nonostante possa giocare anche sugli esterni, è preferibile usarlo come punta centrale. Nella Germania dei grandi nomi e dei grandi talenti, Fullkrug ci è arrivato a suon di gol, fatti prima nelle categorie minori e poi, quest’anno, in Bundesliga dove ha firmato 10 reti in 14 presenze. La sua convocazione è stata una sorpresa per tutti, un attestato di merito per il suo lavoro, ma anche un segno del destino, visti gli infortuni in attacco per i tedeschi (Werner su tutti). Tatticamente, Fullkrug si inserisce perfettamente nella Germania e dona profondità a una squadra abituata a giocare nello stretto, abbassando, dunque, le linee difensive della Spagna e togliendo un po’ di fiducia nel palleggio dal basso della Roja. Proprio gli attacchi alla profondità del numero 9 permettono alla Germania di avere nuovi spazi e l’occasione da gol di Musiala arriva proprio sfruttando la preoccupazione dei difensori vista la presenza di una punta in area di rigore. E’ il minuto 83 quando arriva l’occasione della vita per “Lucke” (soprannome che richiama il fatto che è nato con un dente mancante) che si ritrova in una posizione analoga all'opportunità fallita da Musiala, ma l’esito, questa volta, è diverso. Il 9 spacca la porta con una forte conclusione che sorprende Unai Simon e regala il pareggio alla Germania. Ai tedeschi non serviva più il bel gioco, la qualità o le stelle da far brillare in campo, ma la praticità e il cinismo che Fullkrug ha prontamente donato alla squadra. Il calciatore del Werder Brema ha coronato il suo sogno e si è messo in mostra nel calcio mondiale prendendosi le copertine dei giornali tedeschi. E’ la rivincita dei numeri 9 di vecchio stile, di chi sa essere dominante dal punto di vista tattico e di chi fonda la propria carriera sul “fare gol a ogni costo”. La Germania si gode il proprio anti-eroe: Niclas Fullkrug, un meteorite che ha oscurato le stelle e che, a 29 anni, sente di poter essere nel momento migliore della sua carriera. Il bomber tedesco sarà sicuramente un giocatore da tenere d’occhio, nonché una fortuna per qualsiasi squadra decida di credere in lui, Werder Brema compreso.

 

 

Emanuele Petrarca

 

 

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