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FOCUS NM – Napoli, manita al Palermo! Da Ngonge a Neres, è show al Maradona, ma non chiamatele riserve: l’uomo in più è Conte
27.09.2024 18:27 di Napoli Magazine

NAPOLI – Il Napoli cala la manita al Maradona contro il Palermo e conquista gli ottavi di Coppa Italia, dove affronterà la Lazio di Marco Baroni. Conte cambia 10/11 della squadra titolare a Torino contro la Juventus e trova subito uno scatenato Ngonge che trascina gli azzurri con una doppietta in pochi minuti, chiudendo di fatto virtualmente il match. La fievole speranza del Palermo si infrange sotto i colpi di Juan Jesus, Neres e McTominay.

NON CHIAMATELE RISERVE – Antonio Conte si presenta al Maradona con una formazione completamente stravolta, trovando nel match contro il Palermo l’occasione giusta per testare la crescita di chi ha avuto poco spazio in queste giornate. Il risultato? Anche il Napoli 2 è travolgente, senza lasciare nulla al caso. Da Ngonge a Neres, fino a Gilmour e Rafa Marin: esperimenti riusciti e buoni appunti per l’allenatore del Napoli. La verità è che i flash di guerra delle scorse partite di Coppa Italia, dove gli allenatori passati sulla panchina del Napoli operavano un massiccio turnover, sono tornati davanti agli occhi anche alla lettura di questa formazione, ma questo Napoli seconda versione ha dimostrato che nessuno ha il posto assicurato e che tutti hanno ritrovato quella cattiveria che tanto mancava la scorsa stagione. Tutti sono pronti ad approfittare dell’opportunità che gli da Conte, per lasciare il segno. E’ pur vero che, rispetto agli anni passati, questa è probabilmente la rosa meglio strutturata, ma la mentalità che questo allenatore è riuscito a inculcare nella mente di tutti, è una grande speranza per il futuro. Notte magica per Cyril Ngonge, che si prende la scena con una doppietta e non fa rimpiangere l’assenza di Kvaratskhelia. Neres si conferma inarrestabile, mettendo sul suo personale taccuino un altro assist e, finalmente, il primo gol in azzurro. Trova il gol anche Juan Jesus, spesso ritenuto dall’ambiente non all’altezza di una squadra che lotta per il vertice e, a chiudere lo show, ci pensa il nuovo idolo di casa: Scott McTominay. Ho trovato interessante anche l’esperimento con i due play a centrocampo Lobotka e Gilmour. Lo scozzese è stato acquistato per essere l’alter ego dello slovacco, ma insieme possono essere una buona opzione per il futuro. Bene anche Rafa Marin all’esordio con il Napoli, ma va sistemato l’aspetto del calo di concentrazione, anche se il risultato è assicurato, ma con Conte questa cosa non verrà lasciata al caso. Chi ho visto in difficoltà è Raspadori, nonostante qualche spunto positivo e il massimo impegno, dannandosi l’anima per tutta la partita. Spero davvero che questo calciatore possa trovare la sua dimensione nel Napoli di Conte, perché comunque ha le qualità per dare il suo contributo.

L’UOMO IN PIU’ – Dopo una funesta stagione, solo l’annuncio del suo arrivo ha acceso le speranze e l’entusiasmo dell’intera piazza. Antonio Conte ha ridato nuova linfa a questa squadra, buttando giù tutta l’impalcatura pericolante e gettando basi solide per costruire un futuro roseo. Uomo vincente e determinato che già aveva dimostrato ampiamente in carriera quanto fosse abile a tirare il meglio e il massimo da ogni singolo calciatore. Il Napoli gli ha consegnato dei calciatori abili per la sua idea di calcio, che hanno rafforzato la rinascita di una squadra senza anima e senza identità. Ha voluto con forza la permanenza di Di Lorenzo e Kvaratskhelia, che lo hanno ripagato dando il via alla sua era sulla panchina del Napoli. Ha rianimato calciatori che hanno patito le sofferenze della scorsa stagione e ha caricato anche quelli che fino ad oggi hanno avuto poco spazio in campo. E’ riuscito a ridare a questa squadra quello spirito di gruppo e di sacrificio che non si vedevano dai tempi del Napoli scudettato di Spalletti. Il lavoro è ancora lungo, ma il Napoli 2 gli ha dato delle ottime risposte e, soprattutto, garanzie per affrontare anche quelli che saranno i momenti delicati che verranno a crearsi nel corso di questa stagione. Ha rischiato schierando una formazione completamente stravolta e loro hanno ripagato la sua fiducia mettendo in campo una prestazione solida e sontuosa.

MENZIONE SPECIALE – Sono bastati 30 secondi e un pallone toccato, per accendere gli animi del Maradona. Scott McTominay, in pochi istanti, ha messo a segno la prima rete in azzurro, ha baciato la maglia del Napoli in segno di “nuova unione” e fatto infuriare i tifosi del Manchester United per il gesto: come si suol dire, è lui l’uomo al centro del meccanismo, che con poco si prende la copertina. Le sue qualità tecniche, come già detto, non sorprendono, ma quello che mi ha stupito è quanto poco tempo ha impiegato per entrare così tanto in sintonia con l’ambiente. Forza e personalità, questo ragazzo ci regalerà grandi gioie in futuro.

Preziosa Lombardi

Napoli Magazine

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FOCUS NM – Napoli, manita al Palermo! Da Ngonge a Neres, è show al Maradona, ma non chiamatele riserve: l’uomo in più è Conte

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27/09/2024 - 18:27

NAPOLI – Il Napoli cala la manita al Maradona contro il Palermo e conquista gli ottavi di Coppa Italia, dove affronterà la Lazio di Marco Baroni. Conte cambia 10/11 della squadra titolare a Torino contro la Juventus e trova subito uno scatenato Ngonge che trascina gli azzurri con una doppietta in pochi minuti, chiudendo di fatto virtualmente il match. La fievole speranza del Palermo si infrange sotto i colpi di Juan Jesus, Neres e McTominay.

NON CHIAMATELE RISERVE – Antonio Conte si presenta al Maradona con una formazione completamente stravolta, trovando nel match contro il Palermo l’occasione giusta per testare la crescita di chi ha avuto poco spazio in queste giornate. Il risultato? Anche il Napoli 2 è travolgente, senza lasciare nulla al caso. Da Ngonge a Neres, fino a Gilmour e Rafa Marin: esperimenti riusciti e buoni appunti per l’allenatore del Napoli. La verità è che i flash di guerra delle scorse partite di Coppa Italia, dove gli allenatori passati sulla panchina del Napoli operavano un massiccio turnover, sono tornati davanti agli occhi anche alla lettura di questa formazione, ma questo Napoli seconda versione ha dimostrato che nessuno ha il posto assicurato e che tutti hanno ritrovato quella cattiveria che tanto mancava la scorsa stagione. Tutti sono pronti ad approfittare dell’opportunità che gli da Conte, per lasciare il segno. E’ pur vero che, rispetto agli anni passati, questa è probabilmente la rosa meglio strutturata, ma la mentalità che questo allenatore è riuscito a inculcare nella mente di tutti, è una grande speranza per il futuro. Notte magica per Cyril Ngonge, che si prende la scena con una doppietta e non fa rimpiangere l’assenza di Kvaratskhelia. Neres si conferma inarrestabile, mettendo sul suo personale taccuino un altro assist e, finalmente, il primo gol in azzurro. Trova il gol anche Juan Jesus, spesso ritenuto dall’ambiente non all’altezza di una squadra che lotta per il vertice e, a chiudere lo show, ci pensa il nuovo idolo di casa: Scott McTominay. Ho trovato interessante anche l’esperimento con i due play a centrocampo Lobotka e Gilmour. Lo scozzese è stato acquistato per essere l’alter ego dello slovacco, ma insieme possono essere una buona opzione per il futuro. Bene anche Rafa Marin all’esordio con il Napoli, ma va sistemato l’aspetto del calo di concentrazione, anche se il risultato è assicurato, ma con Conte questa cosa non verrà lasciata al caso. Chi ho visto in difficoltà è Raspadori, nonostante qualche spunto positivo e il massimo impegno, dannandosi l’anima per tutta la partita. Spero davvero che questo calciatore possa trovare la sua dimensione nel Napoli di Conte, perché comunque ha le qualità per dare il suo contributo.

L’UOMO IN PIU’ – Dopo una funesta stagione, solo l’annuncio del suo arrivo ha acceso le speranze e l’entusiasmo dell’intera piazza. Antonio Conte ha ridato nuova linfa a questa squadra, buttando giù tutta l’impalcatura pericolante e gettando basi solide per costruire un futuro roseo. Uomo vincente e determinato che già aveva dimostrato ampiamente in carriera quanto fosse abile a tirare il meglio e il massimo da ogni singolo calciatore. Il Napoli gli ha consegnato dei calciatori abili per la sua idea di calcio, che hanno rafforzato la rinascita di una squadra senza anima e senza identità. Ha voluto con forza la permanenza di Di Lorenzo e Kvaratskhelia, che lo hanno ripagato dando il via alla sua era sulla panchina del Napoli. Ha rianimato calciatori che hanno patito le sofferenze della scorsa stagione e ha caricato anche quelli che fino ad oggi hanno avuto poco spazio in campo. E’ riuscito a ridare a questa squadra quello spirito di gruppo e di sacrificio che non si vedevano dai tempi del Napoli scudettato di Spalletti. Il lavoro è ancora lungo, ma il Napoli 2 gli ha dato delle ottime risposte e, soprattutto, garanzie per affrontare anche quelli che saranno i momenti delicati che verranno a crearsi nel corso di questa stagione. Ha rischiato schierando una formazione completamente stravolta e loro hanno ripagato la sua fiducia mettendo in campo una prestazione solida e sontuosa.

MENZIONE SPECIALE – Sono bastati 30 secondi e un pallone toccato, per accendere gli animi del Maradona. Scott McTominay, in pochi istanti, ha messo a segno la prima rete in azzurro, ha baciato la maglia del Napoli in segno di “nuova unione” e fatto infuriare i tifosi del Manchester United per il gesto: come si suol dire, è lui l’uomo al centro del meccanismo, che con poco si prende la copertina. Le sue qualità tecniche, come già detto, non sorprendono, ma quello che mi ha stupito è quanto poco tempo ha impiegato per entrare così tanto in sintonia con l’ambiente. Forza e personalità, questo ragazzo ci regalerà grandi gioie in futuro.

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