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FOCUS NM - Napoli, è tornato l’eroe mascherato! Osimhen è l’uomo in più col Barcellona
22.02.2024 15:43 di Napoli Magazine

NAPOLI – Il Napoli strappa il pari, nel match di andata di Champions League contro il Barcellona. Il Maradona indossa il vestito delle grandi serate, in attesa di vedere uno spiraglio di luce negli azzurri. Le ultime ore in casa Napoli sono state scombussolate dall’esonero di Mazzarri e l’arrivo di Calzona, che ha avuto un solo allenamento per capire come preparare un match importante contro il Barcellona. Come da previsione, parte forte il Barcellona, ma nonostante qualche svarione difensivo, non riesce a sfondare, grazie a un super Meret che porta a casa una prestazione impressionante, visto che più volte ha tenuto in piedi un Napoli che ha sofferto il pressing alto dei catalani. Il Napoli ha tenuto botta agli assalti del Barcellona, ha sofferto e preso lo schiaffo da Lewandowski, ma ha saputo reagire e, a testa bassa, riuscire a strappare un pari che, vista la situazione rocambolesca, è veramente oro colato. Se c’è una cosa evidente, però, è che la presenza di Osimhen in campo dà un altro volto al Napoli: la sua potenza devastante ha avuto la meglio anche su una condizione non ottimale. Per 75 minuti ha fatto fatica ad accendersi, ma è bastata una sola occasione nitida per mettere la firma sul tabellino e regalare al Napoli una buona iniezione di fiducia in un momento surreale e complicato. Analizzare tatticamente questo match mi sembra alquanto inopportuno, anche per il pochissimo tempo avuto a disposizione da Calzona, qualcosa si è sicuramente visto, ma è veramente troppo presto per avere delle certezze. Una cosa, però, potrebbe far ben sperare per un prosieguo più sereno, è che almeno nell’orgoglio sembra che si sia smosso qualcosa in questa squadra. Certamente c’è da considerare che i match di Champions League danno altri stimoli e, paradossalmente, a Cagliari inizieremo a capire se questa voglia di rivalsa sia stata soltanto un’eccezione dovuta alla caratura della sfida, oppure alla voglia di intraprendere un cammino più dignitoso per sperare in un piazzamento più adeguato alla qualità di questo club. Francesco Calzona ha accettato una sfida complicatissima: ridare vita a questo Napoli nel gioco, ma soprattutto nella mentalità dei calciatori. Il suo lavoro non sarà semplice, perché tanti aspetti sono da migliorare e tanti calciatori da rivitalizzare (anche Kvaratskhelia che col Barcellona ha fatto un pò fatica). Il fatto che, però, sia stato uno dei fedeli di Sarri e Spalletti (che hanno saputo regalare al popolo napoletano delle gioie indelebili), mi fa ben sperare per il suo lavoro. Vada come vada, però, resterà l’immensa stima per un uomo che ha accettato una sfida delicatissima, così come resta per Walter Mazzarri che, conoscendo il suo passato al Napoli, ci ha messo anche stavolta anima e corpo, ma a volte purtroppo non basta. Menzione speciale per Anguissa. Una partita dai due volti per il camerunense: primo tempo passivo e arrendevole, ma nella ripresa prende le misure e la sua prestazione va in crescendo, fino ad arrivare all’assist al bacio per il gol di Osimhen. Il Napoli vede ancora la luce ed è ancora in corsa per i quarti di finale. Non sarà un finale di stagione facile, ma questa squadra può ancora puntare sull’orgoglio, in attesa di vedere qualche accorgimento tattico, per salvare la stagione. Napoli, ora meno parole e più fatti, perché dopo tre cambi allenatore, non ci sono più scuse.

 

Preziosa Lombardi

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte www.napolimagazine.com

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FOCUS NM - Napoli, è tornato l’eroe mascherato! Osimhen è l’uomo in più col Barcellona

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22/02/2024 - 15:43

NAPOLI – Il Napoli strappa il pari, nel match di andata di Champions League contro il Barcellona. Il Maradona indossa il vestito delle grandi serate, in attesa di vedere uno spiraglio di luce negli azzurri. Le ultime ore in casa Napoli sono state scombussolate dall’esonero di Mazzarri e l’arrivo di Calzona, che ha avuto un solo allenamento per capire come preparare un match importante contro il Barcellona. Come da previsione, parte forte il Barcellona, ma nonostante qualche svarione difensivo, non riesce a sfondare, grazie a un super Meret che porta a casa una prestazione impressionante, visto che più volte ha tenuto in piedi un Napoli che ha sofferto il pressing alto dei catalani. Il Napoli ha tenuto botta agli assalti del Barcellona, ha sofferto e preso lo schiaffo da Lewandowski, ma ha saputo reagire e, a testa bassa, riuscire a strappare un pari che, vista la situazione rocambolesca, è veramente oro colato. Se c’è una cosa evidente, però, è che la presenza di Osimhen in campo dà un altro volto al Napoli: la sua potenza devastante ha avuto la meglio anche su una condizione non ottimale. Per 75 minuti ha fatto fatica ad accendersi, ma è bastata una sola occasione nitida per mettere la firma sul tabellino e regalare al Napoli una buona iniezione di fiducia in un momento surreale e complicato. Analizzare tatticamente questo match mi sembra alquanto inopportuno, anche per il pochissimo tempo avuto a disposizione da Calzona, qualcosa si è sicuramente visto, ma è veramente troppo presto per avere delle certezze. Una cosa, però, potrebbe far ben sperare per un prosieguo più sereno, è che almeno nell’orgoglio sembra che si sia smosso qualcosa in questa squadra. Certamente c’è da considerare che i match di Champions League danno altri stimoli e, paradossalmente, a Cagliari inizieremo a capire se questa voglia di rivalsa sia stata soltanto un’eccezione dovuta alla caratura della sfida, oppure alla voglia di intraprendere un cammino più dignitoso per sperare in un piazzamento più adeguato alla qualità di questo club. Francesco Calzona ha accettato una sfida complicatissima: ridare vita a questo Napoli nel gioco, ma soprattutto nella mentalità dei calciatori. Il suo lavoro non sarà semplice, perché tanti aspetti sono da migliorare e tanti calciatori da rivitalizzare (anche Kvaratskhelia che col Barcellona ha fatto un pò fatica). Il fatto che, però, sia stato uno dei fedeli di Sarri e Spalletti (che hanno saputo regalare al popolo napoletano delle gioie indelebili), mi fa ben sperare per il suo lavoro. Vada come vada, però, resterà l’immensa stima per un uomo che ha accettato una sfida delicatissima, così come resta per Walter Mazzarri che, conoscendo il suo passato al Napoli, ci ha messo anche stavolta anima e corpo, ma a volte purtroppo non basta. Menzione speciale per Anguissa. Una partita dai due volti per il camerunense: primo tempo passivo e arrendevole, ma nella ripresa prende le misure e la sua prestazione va in crescendo, fino ad arrivare all’assist al bacio per il gol di Osimhen. Il Napoli vede ancora la luce ed è ancora in corsa per i quarti di finale. Non sarà un finale di stagione facile, ma questa squadra può ancora puntare sull’orgoglio, in attesa di vedere qualche accorgimento tattico, per salvare la stagione. Napoli, ora meno parole e più fatti, perché dopo tre cambi allenatore, non ci sono più scuse.

 

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