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GARELLA - Bruscolotti: "Era una persona timida, ma anche un grande giocherellone"
12.08.2022 13:31 di Napoli Magazine

Giuseppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport 24 ricordando Claudio Garella, ex portiere azzurro scomparso a 67 anni. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Garella era un giocatore con un modo unico di essere e parare. E' stato un grande compagno di viaggi per tutti noi a Napoli, a volte sembrava una persona schiva o che stava sempre sulle sue, ma quel suo modo di essere è stato importante per la vittoria del nostro primo Scudetto. Un episodio bello lo creò il nostro grande direttore Italo Allodi e fu quando in una gara in cui il nostro "Garellik" aveva mancato la presa, decise di invitare noi e le nostre consorti a cena. Allodi fece entrare Garella per ultimo e nel suo posto gli fece trovare un paio di occhialoni dicendo che così la prossima volta avrebbe visto meglio il pallone. Parliamo di un grande personaggio e fu importantissimo per lo scudetto del Napoli. Era una persona timida, ma sapeva essere anche un grande giocherellone. Negli ultimi tempi abbiamo avuto molte difficoltà nel contattarlo e ci è dispiaciuto molto non poter condividere con lui la gioia di varie manifestazioni. E' stato un giocatore eccezionale, poco ortodosso tecnicamente e scherzavamo molto con lui dicendo "come fai a predere il pallone sempre col piede o con lo stinco, perché non ci fai mai vedere una bella parata?" e facevamo delle risate incredibili. L'importante, diceva Garella, è che la palla non entrasse dentro la porta".

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GARELLA - Bruscolotti: "Era una persona timida, ma anche un grande giocherellone"

di Napoli Magazine

12/08/2024 - 13:31

Giuseppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport 24 ricordando Claudio Garella, ex portiere azzurro scomparso a 67 anni. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Garella era un giocatore con un modo unico di essere e parare. E' stato un grande compagno di viaggi per tutti noi a Napoli, a volte sembrava una persona schiva o che stava sempre sulle sue, ma quel suo modo di essere è stato importante per la vittoria del nostro primo Scudetto. Un episodio bello lo creò il nostro grande direttore Italo Allodi e fu quando in una gara in cui il nostro "Garellik" aveva mancato la presa, decise di invitare noi e le nostre consorti a cena. Allodi fece entrare Garella per ultimo e nel suo posto gli fece trovare un paio di occhialoni dicendo che così la prossima volta avrebbe visto meglio il pallone. Parliamo di un grande personaggio e fu importantissimo per lo scudetto del Napoli. Era una persona timida, ma sapeva essere anche un grande giocherellone. Negli ultimi tempi abbiamo avuto molte difficoltà nel contattarlo e ci è dispiaciuto molto non poter condividere con lui la gioia di varie manifestazioni. E' stato un giocatore eccezionale, poco ortodosso tecnicamente e scherzavamo molto con lui dicendo "come fai a predere il pallone sempre col piede o con lo stinco, perché non ci fai mai vedere una bella parata?" e facevamo delle risate incredibili. L'importante, diceva Garella, è che la palla non entrasse dentro la porta".