A Stile TV nel corso della trasmissione "Salite sulla giostra" di Raffaele Auriemma è intervenuto Sergio Galeazzi, ex allenatore di Gatti: "Ho conosciuto tanti ragazzi, ma Federico Gatti si vedeva che aveva qualcosa in più ed infatti è arrivato dove è arrivato. La qualità migliore è la testa perché lui fa tutto a mille allora. La determinazione contraddistingue la forza del ragazzo. Ha bisogno di crescere in esperienza perché si è affacciato alla serie A solo da due anni. Ho sempre pensato che non avrebbe mai dovuto andare via dalla Juventus perché poteva essere l’erede di Chiellini, ma con Conte potrebbe migliorare. In prospettiva, Gatti e Buongiorno potrebbero diventare la coppia più forte in Europa. Gatti lo sento, non mi permetto di disturbarlo perchè riceverà tante chiamate, ma lui mi chiama, è rimasto umile. Quando era in serie D, chiamai il suo agente e gli segnalai Gatti e lui mi disse che aveva tutti calciatori forti, ma nessuno che veniva dai dilettanti. Ma poi lo prese e sono orgoglioso di questo! A Natale infatti Paolillo mi ha chiamato ribadendogli che aveva un debito con me!".
di Napoli Magazine
21/03/2025 - 13:55
A Stile TV nel corso della trasmissione "Salite sulla giostra" di Raffaele Auriemma è intervenuto Sergio Galeazzi, ex allenatore di Gatti: "Ho conosciuto tanti ragazzi, ma Federico Gatti si vedeva che aveva qualcosa in più ed infatti è arrivato dove è arrivato. La qualità migliore è la testa perché lui fa tutto a mille allora. La determinazione contraddistingue la forza del ragazzo. Ha bisogno di crescere in esperienza perché si è affacciato alla serie A solo da due anni. Ho sempre pensato che non avrebbe mai dovuto andare via dalla Juventus perché poteva essere l’erede di Chiellini, ma con Conte potrebbe migliorare. In prospettiva, Gatti e Buongiorno potrebbero diventare la coppia più forte in Europa. Gatti lo sento, non mi permetto di disturbarlo perchè riceverà tante chiamate, ma lui mi chiama, è rimasto umile. Quando era in serie D, chiamai il suo agente e gli segnalai Gatti e lui mi disse che aveva tutti calciatori forti, ma nessuno che veniva dai dilettanti. Ma poi lo prese e sono orgoglioso di questo! A Natale infatti Paolillo mi ha chiamato ribadendogli che aveva un debito con me!".