In Evidenza
GAZZETTA - Napoli-Sassuolo, Osimhen nuova stella, Caputo finora ha segnato più di tutti
31.10.2020 13:24 di Napoli Magazine

La Gazzetta dello Sport scrive che quando Victor Osimhen nasceva a Lagos, nel dicembre del ‘98, Ciccio Caputo aveva 11 anni e dava i primi calci a un pallone ad Altamura e sognava un giorno di giocare in Serie A. "Il nigeriano è la nuova stella che sta cominciando a brillare nel nostro campionato. Esordio dirompente entrando nel secondo tempo a Parma, poi una prova da applausi contro l’Atalanta. Di quelle prestazioni che lasciano a bocca aperta. Poi, come ogni giovane, qualche passo a vuoto, ma di quelli che fanno crescere. Come la prova anonima contro l’AZ Alkmaar e quella di lotta a Benevento. Poi giovedì sera a San Sebastian la serata decisamente no", si legge sul quotidiano. Caputo invece sta al nostro calcio, come Totò Schillaci stava alla Nazionale nel Mondiale ‘90: "Elogiato proprio da De Laurentiis come esempio di serietà. Cioè è il centravanti che non ti aspetti e può risolvere i problemi di Mancini, c.t. che lo ha cominciato a convocare a 33 anni. Il pugliese non si illude e ha ripreso da dove aveva finito: 21 gol nel passato torneo, già 5 in questo. Con una continuità strabiliante. Nel post-lockdown ha segnato più di tutti: 13 reti, gli sono stati pari solo CR7 e Ibrahimovic", si legge sul quotidiano..

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
GAZZETTA - Napoli-Sassuolo, Osimhen nuova stella, Caputo finora ha segnato più di tutti

di Napoli Magazine

31/10/2024 - 13:24

La Gazzetta dello Sport scrive che quando Victor Osimhen nasceva a Lagos, nel dicembre del ‘98, Ciccio Caputo aveva 11 anni e dava i primi calci a un pallone ad Altamura e sognava un giorno di giocare in Serie A. "Il nigeriano è la nuova stella che sta cominciando a brillare nel nostro campionato. Esordio dirompente entrando nel secondo tempo a Parma, poi una prova da applausi contro l’Atalanta. Di quelle prestazioni che lasciano a bocca aperta. Poi, come ogni giovane, qualche passo a vuoto, ma di quelli che fanno crescere. Come la prova anonima contro l’AZ Alkmaar e quella di lotta a Benevento. Poi giovedì sera a San Sebastian la serata decisamente no", si legge sul quotidiano. Caputo invece sta al nostro calcio, come Totò Schillaci stava alla Nazionale nel Mondiale ‘90: "Elogiato proprio da De Laurentiis come esempio di serietà. Cioè è il centravanti che non ti aspetti e può risolvere i problemi di Mancini, c.t. che lo ha cominciato a convocare a 33 anni. Il pugliese non si illude e ha ripreso da dove aveva finito: 21 gol nel passato torneo, già 5 in questo. Con una continuità strabiliante. Nel post-lockdown ha segnato più di tutti: 13 reti, gli sono stati pari solo CR7 e Ibrahimovic", si legge sul quotidiano..