Niente da fare. Nonostante le mille premure se deve succedere succede. Sembrava un oscuro presagio quello della pausa per le nazionali. Tante precauzioni, per qualche timore malcelato. Il Napoli ha fatto di tutto per evitare infortuni e preservare per quanto possibile la forma fisica (anche perché le gare europee erano amichevoli): rientrati Hamsik e Hysaj prima del tempo. Cautela massima anche per Mertens, che si è fermato giorni fa ma è rimasto in ritiro col Belgio. E occhi su Higuaìn che oggi rientrerà finalmente in Italia. Ma tutte queste premure non sono servite. In attesa di conoscere le condizioni dell’argentino (ma non dovrebbero esserci problemi nonostante le due partite giocate con Brasile e Colombia) si fanno i conti con i cocci: stop per Mertens e Gabbiadini.
SI SAPEVA DEL PROBLEMA per il belga, che tuttavia non è rientrato a Napoli ma è rimasto con la sua nazionale. Questa cosa sembrava potesse attutire l’allarme, ma in realtà l’infortunio c’è eccome: problema muscolare, praticamente il riacutizzarsi di quello avuto a più riprese con il Napoli. E anche se non fosse collegato, Mertens deve comunque fare i conti con qualche acciacco da circa un mese. Diverso il problema per Manolo Gabbiadini. Il suo infortunio è di tipo traumatico. Dopo il gol alla Romania nell’amichevole di martedì è arrivato il contrasto piuttosto brusco che ha causato la distorsione della caviglia. Gabbiadini è uscito dolorante, sorretto a braccia dallo staff medico della nazionale italiana. Rientrato ieri a Castelvolturno, così come Mertens, è stato sottoposto a esami. Per l’italiano c’è la conferma della distorsione, ma il problema non sembra essere allarmante. Per Gabbiadini una settimana di riposo e poi nuovi esami per capire se potrà giocare contro l’Inter il 30 novembre al San Paolo.
DIFFICILE MA NON IMPOSSIBILE. Ciò che è sicuro è che l’ex Sampdoria salterà il Verona domenica e l’Europa League contro il Bruges di giovedì. Anche per Mertens la prognosi è simile: una settimana di riposo e altri esami in vista tra circa sette giorni. Pure per l’ex Psv niente Verona domenica e neanche Bruges giovedì prossimo. Si spera di recuperare entrambi entro lunedì 30, quando al San Paolo arriverà l’Inter.
INTANTO SARRI oggi aspetta Higuaìn: dall’Argentina sono arrivate notizie confortanti. Nonostante un pestone rimediato nella partita con il Brasile (e un giorno di allenamento differenziato) le condizioni dell’argentino sono buone. L’unica riserva è sul rientro dopo un lungo viaggio intercontinentale. Sarri lo valuterà con attenzione prima di dare il via libera per il Verona, ma l’infortunio di Gabbiadini di fatto obbliga l’allenatore a fare una sola scelta. Considerando anche l’infortunio di Mertens non ci sono alternative in avanti, e neanche pescando tra i vari giovani in rosa ci sono scelte possibili.
PROBABILE, QUINDI, CHE IL PIPITA giocherà anche se non al top contro il Verona, mentre per l’Europa League Sarri potrà fare a meno sia di lui che degli altri infortunati, e magari varare un attacco sperimentale, o chissà, il ritorno al 4-3-1-2 o 4-3-2-1 con Callejon falso nueve, El Kaddouri trequartista e Insigne in coppia con lo spagnolo.
di Napoli Magazine
19/11/2015 - 11:27
Niente da fare. Nonostante le mille premure se deve succedere succede. Sembrava un oscuro presagio quello della pausa per le nazionali. Tante precauzioni, per qualche timore malcelato. Il Napoli ha fatto di tutto per evitare infortuni e preservare per quanto possibile la forma fisica (anche perché le gare europee erano amichevoli): rientrati Hamsik e Hysaj prima del tempo. Cautela massima anche per Mertens, che si è fermato giorni fa ma è rimasto in ritiro col Belgio. E occhi su Higuaìn che oggi rientrerà finalmente in Italia. Ma tutte queste premure non sono servite. In attesa di conoscere le condizioni dell’argentino (ma non dovrebbero esserci problemi nonostante le due partite giocate con Brasile e Colombia) si fanno i conti con i cocci: stop per Mertens e Gabbiadini.
SI SAPEVA DEL PROBLEMA per il belga, che tuttavia non è rientrato a Napoli ma è rimasto con la sua nazionale. Questa cosa sembrava potesse attutire l’allarme, ma in realtà l’infortunio c’è eccome: problema muscolare, praticamente il riacutizzarsi di quello avuto a più riprese con il Napoli. E anche se non fosse collegato, Mertens deve comunque fare i conti con qualche acciacco da circa un mese. Diverso il problema per Manolo Gabbiadini. Il suo infortunio è di tipo traumatico. Dopo il gol alla Romania nell’amichevole di martedì è arrivato il contrasto piuttosto brusco che ha causato la distorsione della caviglia. Gabbiadini è uscito dolorante, sorretto a braccia dallo staff medico della nazionale italiana. Rientrato ieri a Castelvolturno, così come Mertens, è stato sottoposto a esami. Per l’italiano c’è la conferma della distorsione, ma il problema non sembra essere allarmante. Per Gabbiadini una settimana di riposo e poi nuovi esami per capire se potrà giocare contro l’Inter il 30 novembre al San Paolo.
DIFFICILE MA NON IMPOSSIBILE. Ciò che è sicuro è che l’ex Sampdoria salterà il Verona domenica e l’Europa League contro il Bruges di giovedì. Anche per Mertens la prognosi è simile: una settimana di riposo e altri esami in vista tra circa sette giorni. Pure per l’ex Psv niente Verona domenica e neanche Bruges giovedì prossimo. Si spera di recuperare entrambi entro lunedì 30, quando al San Paolo arriverà l’Inter.
INTANTO SARRI oggi aspetta Higuaìn: dall’Argentina sono arrivate notizie confortanti. Nonostante un pestone rimediato nella partita con il Brasile (e un giorno di allenamento differenziato) le condizioni dell’argentino sono buone. L’unica riserva è sul rientro dopo un lungo viaggio intercontinentale. Sarri lo valuterà con attenzione prima di dare il via libera per il Verona, ma l’infortunio di Gabbiadini di fatto obbliga l’allenatore a fare una sola scelta. Considerando anche l’infortunio di Mertens non ci sono alternative in avanti, e neanche pescando tra i vari giovani in rosa ci sono scelte possibili.
PROBABILE, QUINDI, CHE IL PIPITA giocherà anche se non al top contro il Verona, mentre per l’Europa League Sarri potrà fare a meno sia di lui che degli altri infortunati, e magari varare un attacco sperimentale, o chissà, il ritorno al 4-3-1-2 o 4-3-2-1 con Callejon falso nueve, El Kaddouri trequartista e Insigne in coppia con lo spagnolo.