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IL COMMENTO - Cucci: "Spalletti profeta della Nuova Italia, è pronto a mille spot"
16.06.2024 13:15 di Napoli Magazine

Italo Cucci, giornalista, ha commentato sul Corriere dello Sport la vittoria della Nazionale italiana nel match d'esordio contro l'Albania a Euro 2024, soffermandosi soprattutto sul c.t. Luciano Spalletti: "Spaventato? No. Esagerato. Come con gli eroi cantati alla vigilia. Sfortunato il Paese che ne ha bisogno. L’Aquila di Castriota lo artiglia al primo sospiro, la testa di Bastoni lo rallegra, la spingardata di Barella gli scoppia dentro, Luciano è il profeta della Nuova Italia… nerazzurra. Peripatetico, pensa sui passi. Cancella, meditabondo, mille immagini a bocca spalancata e occhi di bragia. Poi finalmente grida, grida vittoria. Signori del marketing, Spallettone è pronto a mille spot. Più di Mancini. Viene da Certaldo, paese di Boccaccio, ma è un frate domenicano, dei Domini Canes, i cani del Signore che abbaiano la fede pallonara contro gli eretici. È apparso in tivù, al Tg1, prima d’Italia-Albania. Laico, non sembrava in Westfalia, ma fra San Pietro e il Quirinale. Serio ma sereno, avrei pagato chissà cosa per vederlo davanti alla tivù mentre la nemica Spagna malmenava la Croazia. Paura? No. Non è il tipo".

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IL COMMENTO - Cucci: "Spalletti profeta della Nuova Italia, è pronto a mille spot"

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16/06/2024 - 13:15

Italo Cucci, giornalista, ha commentato sul Corriere dello Sport la vittoria della Nazionale italiana nel match d'esordio contro l'Albania a Euro 2024, soffermandosi soprattutto sul c.t. Luciano Spalletti: "Spaventato? No. Esagerato. Come con gli eroi cantati alla vigilia. Sfortunato il Paese che ne ha bisogno. L’Aquila di Castriota lo artiglia al primo sospiro, la testa di Bastoni lo rallegra, la spingardata di Barella gli scoppia dentro, Luciano è il profeta della Nuova Italia… nerazzurra. Peripatetico, pensa sui passi. Cancella, meditabondo, mille immagini a bocca spalancata e occhi di bragia. Poi finalmente grida, grida vittoria. Signori del marketing, Spallettone è pronto a mille spot. Più di Mancini. Viene da Certaldo, paese di Boccaccio, ma è un frate domenicano, dei Domini Canes, i cani del Signore che abbaiano la fede pallonara contro gli eretici. È apparso in tivù, al Tg1, prima d’Italia-Albania. Laico, non sembrava in Westfalia, ma fra San Pietro e il Quirinale. Serio ma sereno, avrei pagato chissà cosa per vederlo davanti alla tivù mentre la nemica Spagna malmenava la Croazia. Paura? No. Non è il tipo".