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IL DATO - Napoli, in quattro partite di campionato già otto giocatori sono andati in gol
27.10.2020 12:58 di Napoli Magazine Fonte: Giovanni Scotto per il Roma

Se non fosse per quel maledetto “tavolino” chissà dove sarebbe il Napoli. Per ora, ha 11 punti con 4 partite giocate. Azzurri a punteggio pieno, se non fosse per il “-1” inflitto dal giudice sportivo e la sconfitta contro la?Juventus dopo lo stop della ASL alla trasferta di Torino. Va bene, così, per ora: perché i ricorsi potrebbero (e dovrebbero) cancellare quel punto di penalità e consentire al Napoli di giocare la partita contro la Juventus. Non si sa come e quando, ma ora non importa. Intanto, nelle prime quattro uscite, il Napoli ha segnato 14 reti subendone appena 3. Numeri importanti, che ricordano quelli della squadra di Sarri, che all’epoca era una macchina da gol. E di questi 14 gol 8 sono stati segnati da giocatori diversi. Non è poco se si considera che si sono giocate appena cinque giornate di campionato, e il Napoli di partite ne ha disputate solo quattro. E infatti in Serie A solo l’Atalanta ha mandato a segno otto calciatori diversi, ma ha un attacco più prolifico.

 

TUTTI?A?SEGNO. Ma c’è anche un altro aspetto che consola l’allenatore Rino Gattuso. L’attacco del Napoli è ricco, pieno di talento: Osimhen, Mertens, Insigne, Politano, Petagna e Politano. Sei attaccanti, e tutti sono già andati in gol almeno una volta. Niente male. Non si contano Llorente e Milik, non hanno mai giocato e probabilmente non lo faranno. Sono “a parcheggio”, ai margini in attesa di cambiare aria in futuro. L’attacco del Napoli vanta una quantità e una qualità non comune. Sei giocatori complementari, soluzioni per tutti i gusti. E tutti hanno già fatto centro. All’appello mancava il solo Petagna, il quale ha “provveduto” domenica nel derby contro il Benevento. Gattuso sta optando per un modulo con quattro calciatori offensivi, e non si lascia pregare quando deve mettere contemporaneamente quattro attaccanti veri e propri. Senza Zielinski, fino a pochi giorni fa positivo al Covid, l’allenatore ha lanciato Lozano, Insigne (o Politano) e Mertens dietro alla prima punta Osimhen. Tutti hanno fatto gol, anche entrando dalla panchina.

 

PANCHINA?RICCA. Chiedere a Politano o Petagna. Entrambi a segno subentrando a gara in corso. In particolare, l’ex Sassuolo e Inter si sta dimostrando un vero e proprio “spacca partite” in grado di fare male quando gioca alto a destra. E poi c’è Lozano che è intercambiabile, può agire su entrambi i lati. Ha fatto meglio a sinistra, ma Gattuso lo “vede”?a destra, in un ruolo che lui conosce bene. Insigne è intoccabile, è rimasto fuori ma solo per un infortunio. A?Benevento un suo eurogol ha dimostrato di come il capitano sia essenziale per l’attacco azzurro. E poi c’è la vivacità di Osimhen, sempre pericoloso in zona gol. Il nigeriano è colui che ha cambiato faccia all’attacco del Napoli. Uno come lui serviva, perché caratteristiche di questo tipo mancavano nella rosa dei partenopei. Tutti hanno fatto gol, compreso il veterano Mertens: forse l’unico “sacrificato” in un ruolo poco congeniale, quello di attaccante centrale nel “tridente basso” dietro la prima punta. “Sottopunta”, come qualcuno chiama questo ruolo. Ma neppure il belga è mancato all’appuntamento con il gol. E infine c’è Petagna: è l’attaccante con meno minuti, ma ha dimostrato di saper incidere a gara in corso, e soprattutto di poter fare coppia con Osimhen. Per Gattuso solo belle notizie.

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IL DATO - Napoli, in quattro partite di campionato già otto giocatori sono andati in gol

di Napoli Magazine

27/10/2024 - 12:58

Se non fosse per quel maledetto “tavolino” chissà dove sarebbe il Napoli. Per ora, ha 11 punti con 4 partite giocate. Azzurri a punteggio pieno, se non fosse per il “-1” inflitto dal giudice sportivo e la sconfitta contro la?Juventus dopo lo stop della ASL alla trasferta di Torino. Va bene, così, per ora: perché i ricorsi potrebbero (e dovrebbero) cancellare quel punto di penalità e consentire al Napoli di giocare la partita contro la Juventus. Non si sa come e quando, ma ora non importa. Intanto, nelle prime quattro uscite, il Napoli ha segnato 14 reti subendone appena 3. Numeri importanti, che ricordano quelli della squadra di Sarri, che all’epoca era una macchina da gol. E di questi 14 gol 8 sono stati segnati da giocatori diversi. Non è poco se si considera che si sono giocate appena cinque giornate di campionato, e il Napoli di partite ne ha disputate solo quattro. E infatti in Serie A solo l’Atalanta ha mandato a segno otto calciatori diversi, ma ha un attacco più prolifico.

 

TUTTI?A?SEGNO. Ma c’è anche un altro aspetto che consola l’allenatore Rino Gattuso. L’attacco del Napoli è ricco, pieno di talento: Osimhen, Mertens, Insigne, Politano, Petagna e Politano. Sei attaccanti, e tutti sono già andati in gol almeno una volta. Niente male. Non si contano Llorente e Milik, non hanno mai giocato e probabilmente non lo faranno. Sono “a parcheggio”, ai margini in attesa di cambiare aria in futuro. L’attacco del Napoli vanta una quantità e una qualità non comune. Sei giocatori complementari, soluzioni per tutti i gusti. E tutti hanno già fatto centro. All’appello mancava il solo Petagna, il quale ha “provveduto” domenica nel derby contro il Benevento. Gattuso sta optando per un modulo con quattro calciatori offensivi, e non si lascia pregare quando deve mettere contemporaneamente quattro attaccanti veri e propri. Senza Zielinski, fino a pochi giorni fa positivo al Covid, l’allenatore ha lanciato Lozano, Insigne (o Politano) e Mertens dietro alla prima punta Osimhen. Tutti hanno fatto gol, anche entrando dalla panchina.

 

PANCHINA?RICCA. Chiedere a Politano o Petagna. Entrambi a segno subentrando a gara in corso. In particolare, l’ex Sassuolo e Inter si sta dimostrando un vero e proprio “spacca partite” in grado di fare male quando gioca alto a destra. E poi c’è Lozano che è intercambiabile, può agire su entrambi i lati. Ha fatto meglio a sinistra, ma Gattuso lo “vede”?a destra, in un ruolo che lui conosce bene. Insigne è intoccabile, è rimasto fuori ma solo per un infortunio. A?Benevento un suo eurogol ha dimostrato di come il capitano sia essenziale per l’attacco azzurro. E poi c’è la vivacità di Osimhen, sempre pericoloso in zona gol. Il nigeriano è colui che ha cambiato faccia all’attacco del Napoli. Uno come lui serviva, perché caratteristiche di questo tipo mancavano nella rosa dei partenopei. Tutti hanno fatto gol, compreso il veterano Mertens: forse l’unico “sacrificato” in un ruolo poco congeniale, quello di attaccante centrale nel “tridente basso” dietro la prima punta. “Sottopunta”, come qualcuno chiama questo ruolo. Ma neppure il belga è mancato all’appuntamento con il gol. E infine c’è Petagna: è l’attaccante con meno minuti, ma ha dimostrato di saper incidere a gara in corso, e soprattutto di poter fare coppia con Osimhen. Per Gattuso solo belle notizie.

Fonte: Giovanni Scotto per il Roma