Il Mattino scrive a proposito dell'allenatore del Napoli, Antonio Conte e del pareggio in trasferta contro il Bologna: "Conte ha seguito la gara con l'altro Conte, Gianluca. Due fratelli diversissimi: uno sempre in piedi, nella saletta riservata del Dall'Ara. Arrabbiato, urlante, irritato, mai contento. L'altro inchiodato sul suo pc, silenzioso, a battere ripetutamente sui tasti per le statistiche. La corsa per lo scudetto è ancora aperta, anche se per un momento il Napoli, qui a Bologna, ha guardato sopra ed è sembrato che avesse le vertigini. Ma tutti avrebbero messo la firma per restare a -3 dall'Inter dopo questo week end, visto che il vero scivolone è il pari dei nerazzurri a Parma e non questo pareggio. D'altronde, basta vedere la gioia di Italiano per questo punto per capire la forza di questo Napoli. Conte e i suoi lo faranno da domani perché oggi ha concesso una giornata di riposo (non è mai scontata con il tecnico leccese), il secondo tempo in affanno: una ripresa che è sembrata un'altra traversata nel deserto, sofferta come se ai piedi ci fossero zavorre sabbiose, la conferma che le energie forse sono al lumicino".
di Napoli Magazine
08/04/2025 - 08:12
Il Mattino scrive a proposito dell'allenatore del Napoli, Antonio Conte e del pareggio in trasferta contro il Bologna: "Conte ha seguito la gara con l'altro Conte, Gianluca. Due fratelli diversissimi: uno sempre in piedi, nella saletta riservata del Dall'Ara. Arrabbiato, urlante, irritato, mai contento. L'altro inchiodato sul suo pc, silenzioso, a battere ripetutamente sui tasti per le statistiche. La corsa per lo scudetto è ancora aperta, anche se per un momento il Napoli, qui a Bologna, ha guardato sopra ed è sembrato che avesse le vertigini. Ma tutti avrebbero messo la firma per restare a -3 dall'Inter dopo questo week end, visto che il vero scivolone è il pari dei nerazzurri a Parma e non questo pareggio. D'altronde, basta vedere la gioia di Italiano per questo punto per capire la forza di questo Napoli. Conte e i suoi lo faranno da domani perché oggi ha concesso una giornata di riposo (non è mai scontata con il tecnico leccese), il secondo tempo in affanno: una ripresa che è sembrata un'altra traversata nel deserto, sofferta come se ai piedi ci fossero zavorre sabbiose, la conferma che le energie forse sono al lumicino".