Il Mattino scrive di Kevin De Bruyne e della sua prestazione in Milan-Napoli: "Non sono passati inosservati gli errori in campo di De Bruyne così come la sua smorfia di disappunto al momento del cambio dopo oltre un'ora. Antonio Conte lo ha richiamato in panchina quando il Napoli aveva accorciato le distanze (con un rigore segnato proprio dal belga) e il Milan era rimasto in 10. Kevin probabilmente immaginava di far parte anche lui dell'assalto alla difesa rossonera ridotta all'osso dopo l'espulsione di Estupinan. Ma niente. Antonio lo ha richiamato in panchina, probabilmente a sorpresa. È già un caso? Di sicuro è troppo presto, ma è altrettanto vero che la gestione di De Bruyne (già sostituito a Manchester dopo appena 25 minuti dopo l'espulsione) rischia di diventare un problema per questo Napoli. I mugugni al momento del cambio del Meazza sembrano finiti lì. "Cose di campo", nulla di più. Anche perché in questi casi subentra un fattore che si chiama esperienza: quella che sia Conte che De Buyne hanno da vendere. Adesso è già tempo di voltare pagina, dimenticare sia il ko di Milano che il malcontento e pensare allo Sporting (...). Ma De Bruyne voleva incidere, voleva restare in campo. E per questo non ha nemmeno incrociato lo sguardo di Conte oltre a non avergli stretto la mano (cosa che invece hanno fatto sia Hojlund che McTominay sostituiti insieme al belga). "Mi auguro che fosse contrariato per il risultato, perché altrimenti ha sbagliato persona", il commento di Conte al termine della gara".